Aua a diciotto anni comincia a cantare con un gruppo di suoi compagni di classe, quasi per gioco, in vari locali del Lago di Garda, dove è nata e dove ha vissuto fino ai 24 anni.
Proprio durante una di queste esibizioni, fatte per divertimento e per passione, viene notata da una gruppo della zona, i Pincapallina, che la sceglie come cantante. Lei ha 20 anni, il genere è pop, spensierato. L’avventura con questo gruppo sfocia in un’inaspettata partecipazione al Festival di Sanremo nel 2001. Ma l’esperienza con i Pincapallina si conclude di lì a poco tempo, facendo nascere però una nuova passione, oltre a quella del canto: scrivere canzoni.
Così, ispirandosi ad alcune cantautrici, tra cui Aimee Mann e Lisa Germano, ma anche alla musica pop più leggera e radiofonica, e soprattutto, al suo temperamento “agrodolceâ€, compone alcuni brani con l’aiuto della chitarra acustica, che saranno registrati per primi con i colori musicali di Giovanni Ferraio (come "sfere"). Quando si trasferisce a Milano, il giornalista Franco Zanetti, che già conosceva per la comune origine bresciana, le propone di partecipare ad un progetto dedicato alla cantante Nico. Lei accetta e nel 2004 esce un EP intitolato icoN (novunque), creato dalla chitarra acustica e dal pianoforte di Franci Omi (video di "all tomorrow's parties" by Moira - mo' plummer). Non smette, però, di scrivere ed il primo brano pubblicato è Anticamere (di cui il video "Anticamere", ideato da Stefano Carugati e i ragazzi dello IED), parte di Minuta - Cose piccole con strumenti piccoli - compilation di musica elettro-minimale (N3) in collaborazione con il gruppo svizzero Table. La compilation avrà anche un seguito, Minuta - Sogninfranti, dove Aua reinterpreta “Legata ad un granello di sabbiaâ€, sulle idee musicali dei NoGossos (2005). Oggi? tutto ancora da scoprire....