Back in 2004 Dariush remixed a track that was sung in a way which intrigued him, only later he came to know who was the singer. In 2005 that voice took an identity; in a chance meeting, he finally put a face to the name when he met Giio. There was an immediate creative connection, the desire to meet again but next time in the studio, to discover if they would be able to create something special together.
Their first collaborations flowed and were inspiring. They quickly understood each other’s musical personalities. Giio was pleased with Dariush’s style of instrumental tracks; Dariush was equally enamored with Giio’s melodies. What followed was an interesting blending of their roles, their talents, twisting into an exchange of ideas, notes and arrangements. Each song will be the organic fruit of their great musical complicity and confidence.
Dariush found in Giio some musical competences which were difficult to identify up until that moment. Giio had studied piano for years, played guitar, sang with a classical choir, knew the harmony. At the “Music Academy 2000†of Bologna Giio graduated with a certification of a Professional Singer. There he had his first taste of blues and jazz. For years Giio wrote music for other singers and also sang in dance music tracks collaborating with DJs, creating the basis for his educacion in music production. Giio did not yet savour the possibility of giving life to the music he had in his head. At that time he was limited by his lack of technological competence, so he couldn’t do everything by himself. Furthermore, up until this point, the constituents surrounding him limited Giio’s ideas, for the intrinsic limitations of the genre of music they were producing. Dariush changed that. Being filtered through a different mindset became a simulating and purposeful moment of art. His work inspired and advocated artistic freedom. This fact allowed for intellectual respect to grow between them.
Against logic, their differences didn’t present any obstacles. They have a variety of complexities starting with personality differences, life experiences and musical imposition differences. They are both charmed from what could be originality. Without thinking they have to search for it who knows where, they dedicate themselves to let go. Listening to the music that comes from within; and listening to each other, they have so much to learn from their differences, one from another.
Originally from Iran, Dariush moved to Italy when he was eight years old. He comprehends the meaning of moving between different cultural contexts, he learned from an early age the capacity to adapt the spirit. Dariush decided at that point music would be his life. He began using the first technologies that he could get his hand on. He studied courses in audio engineering. In 2000 he opened the electronic music label “Kadabraâ€, which began his numerous productions. Throughout the years, he worked as a DJ and become a well known artist across Europe with important productions as “Ira†(2001). Then he decided to experience new genres, new sonorities. First experimenting in house music, peaking in 2005 with the single “Across the ocean†produced by Deep Dish with the Yoshitoshi label. All of this happened right before meeting Giio. Dariush’s dream was to enter the world of “popâ€, to be able to express his passions and his intuitions, without being dictated by the limitations of the music markets he had already experimented. After meeting Giio, Dariush not only began to believe this new style of music was possible, he began to devote himself entirely to creating this shared diverting ambition.
Dariush and Giio discovered how to construct a sacred place where free expressions of thought leads to its own destiny. Musical sensations are created through expressed emotions. Two conflicting minds discover great possibilities through each other’s artistic capacity. They both grow exponentially by collaborating and filtering to comprehend the other’s point of view and sensibility. Two artists united through the love of creation, and through what music means for them both.
Recognizing in one another the sweet possibility of realizing their dream, possibility to spread their melodies and their rhythms, possibility to narrative some of their personal intimate experiences, possibility to look for comparisons in others and in themselves. Music is mystical expression with endless meaning.
"...Jiving since our first collaboration, it was obvious that the moment arrived to try to do something important. An entire album, to touch many genres in our own way, where each song represents a small part of the world. Since we enjoy all types of music, and we want to play together the challenge to be part of all we like to listen. This is the birth of LUNATIQ project... and it is just the beginning...".Nel 2004 Dariush stava già remixando un pezzo cantato da una voce che lo incuriosiva, senza ancora sapere a chi appartenesse. Nel 2005 quella voce prese un’identità , per caso ci fu l’incontro con Giio, e quindi la curiosità di trovarsi in studio per vedere come si sarebbe potuto lavorare insieme, se si sarebbe potuto creare insieme qualcosa di speciale.
Le prime collaborazioni risultarono comode e soddisfacenti, una rapida intesa musicale li fece desiderare di continuare a mettersi reciprocamente in gioco. Giio era affascinato dallo stile delle basi musicali di Dariush, al quale piaceva la musicalità delle melodie dell’altro. In seguito i ruoli si intrecceranno, fondendosi in uno scambio di idee, di note e di arrangiamenti; ogni canzone sarà organico frutto di queste complicità e fiducia musicali reciproche.
Dariush ha trovato in Giio delle competenze di cui ancora non disponeva nel contesto musicale in cui lavorava. Giio aveva studiato pianoforte per anni, suonava la chitarra, aveva cantato in un coro di musica classica, conosceva l’armonia. Aveva appena finito di assaggiare il blues e il jazz diplomandosi al “Music Academy 2000†di Bologna nel corso Professional di canto. Da alcuni anni scriveva per altri cantanti e aveva cantato in produzioni di musica dance, collaborando con svariati DJs, che tuttavia non potevano valorizzare le sue competenze provenienti da un mondo musicale così diverso, ma che sono serviti ad educarlo nella produzione musicale. Giio non aveva ancora assaporato la possibilità di concretizzare pienamente la musica che aveva in testa, per i propri limiti tecnologico-informatici di allora, e per le limitazioni di espressione intrinseche al genere musicale prodotto nell'ambiente in cui si era trovato a collaborare. Con Dariush le cose cambiarono: l’essere filtrati da un altro punto di vista è diventato momento costruttivo e stimolante, cosa che non poteva avvenire senza il rispetto intellettuale che si andava via via creando tra i due musicisti.
L’essere diversi non rappresentò per loro un ostacolo, il risultato fu la piena libertà di espressione artistica. Entrambi erano affascinati dal concetto di originalità , e senza pensare di doverla ricercare chissà dove si dedicarono a lasciarsi andare, ascoltando la musica che proveniva da dentro, e ascoltandosi reciprocamente, essendo così differenti tra loro c'era molto da scoprire e da imparare. Diversità di impostazione musicale da cui provenivano, diversità nelle esperienze vissute, diversità di carattere.
Dariush lasciò l’Iran per venire in Italia quando aveva otto anni, quindi sa cosa vuol dire spostarsi tra contesti culturali differenti, e ha già ben sviluppato il suo spirito di adattamento! Da piccolissimo decise che la musica era la sua vita. Iniziò a lavorare con le prime tecnologie disponibili, seguì corsi di tecnico del suono. Nel 2000 aprì l’etichetta di musica elettronica "Kadabra" e cominciò così le sue numerose produzioni, lavorando per anni come DJ e facendosi conoscere in Europa con dischi di successo come “Ira†(2001). Decise quindi di voler sperimentare nuove sonorità e si spostò in direzione dell’house music, culminando con il singolo “Across the Ocean†prodotto dai Deep Dish e uscito con la Yoshitoshi nel 2005, subito prima di incontrare Giio. Il sogno di Dariush era di provare ad entrare nel mondo del “popâ€, per poter esprimere le proprie passioni e le proprie intuizioni, senza i limiti dettati da un mercato musicale più circoscritto come era quello dell’elettronica e della techno da cui proveniva. Dall’incontro con Giio cominciò non solo a crederci ma a volerci dedicare anima e corpo, inseguendo questo divertente sogno comune.
Dariush e Giio scoprirono di costituire insieme un prezioso spazio dove lasciare libera espressione ai propri pensieri, sensazioni ed emozioni musicali. Due teste che confrontandosi scoprirono non solo la maggior possibilità di sfogo attraverso le capacità dell’altro, ma anche l’aumento delle proprie potenzialità attraverso il filtro di un altro punto di vista, un’altra sensibilità , comunque musicalmente affine, accomunata dall’amore per la creazione e per quello che rappresenta la musica per entrambi. Riconoscendo nell’altro una piacevole possibilità di concretizzazione del proprio sogno, di far sentire a tutti le proprie sonorità , di raccontare al mondo le proprie intime esperienze, di cercare un riscontro negli altri e con se stessi, di tutto quello che una canzone può esprimere e significare."...Divertiti dalle prime canzoni composte insieme ci siamo resi conto che era il momento giusto per provare a fare qualcosa di importante, un intero album, un album per toccare a modo nostro più generi, dove ogni canzone rappresenta una piccola parte di mondo, visto che la musica ci piace tutta, e giochiamo insieme a poter essere in grado di fare parte di tutto quello che ci piace ascoltare. Nasce così il progetto LUNATIQ... ed è solo l’inizio...".