"Allo stato puro, in concetti tangentemente figurativi e volontari, senza alcun veicolo se non il corpo, espressioni vive e perdute per sempre nell’ inquietudine.
Tre risvegli eterni, buoni e cattivi, nella favola o nel torpore sfrenati e stridenti, avvolgono lo sguardo nell’ombra e nel colore, la consapevolezza annienta, dolce, sfrenata, possiede, strappa, invita, ruba.
Un triplice sentiero solitario disturbato nel tutto e nel niente.
Inquieta e racchiusa, oscura o illuminata, nascosta ed evidente, inquieta disinvoltura aggrappata.
I sensi più nobili compiono il riprodursi dell’istinto inesprimibile, passaggi individuali tra le braccia dell’ immortalità .
Eclissi graduale che lascia traccia veloce e struggente,vivace scruta, e libera.
Se vuoi puoi scappare, ma ti resta dentro come una pretesa gentile.
Sei invitato ad ascoltarla oppure ad annegarci dentro.
In ogni caso ti è spesso affine e ti avvolge. Una fuga che ti abita dentro".