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ArmidA

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About Me

Armida, a pagan and esoteric character in Torquato Tasso’s poetical “Liberated Jerusalem”, who first intrigues and then stirs the emotions. Her self-referential nature, in love with herself and herself alone, nonetheless needs to reflect itself in the being that it has succeeeded in subjugating, Rinaldo: necessary as the proof of her romantic power and essential for upholding her seductive identity. All of this places her inexhorably in a condition of fragility, to the point where she undergoes an uncontrollable evolution, withdrawing from her role as an expert manipulator of diabolical magic arts and gradually moving closer to the universe of affection and sentiment. Her story, in the year 2000, lays the foundations of the group “ArmidA”, born through the meeting of four individuals who mix their musical ideas and search at the same time for a common and distinctive identity. Like the historical character, theirs is a continuing research for hidden emotional states, brought to the light by a sound that oscillates from psychedelic to progressive while remaining faithful to a strong postgrunge matrix. It is the meeting point between breathtaking atmospheres and walls of granite sound that shatter on contact with harsh melodies wrapped in whirling rhythmic spirals. Live shows in local circuits are met with glowing response from the public and from the critics: a response which accompanies the band right up to 2006, the release year of their first ep “Ring a ring‘o roses” which, notwithstanding the burning down of the recording studio and all the instruments, still records 2,879 downloads from the official site in just one year. With glowing reviews in various specialized websites, the performances in local and national competitions, as leading band or as support band, continue. Amongst their various perfomances in 2007, the ArmidA reached the semifinals of the national “Angeli del Rock” competition, they were amongst the 80 groups chosen nationally for the “Music Village”, their track “The Big Flare” was used to open the national radio show “Demo” on Radio 1, and they were selected for the soundtrack in an upcoming short movie. ------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------- Armida, invenzione poetica di Torquato Tasso, personaggio pagano e esoterico nella sua Gerusalemme Liberata, che prima affascina poi commuove. La sua autoreferenzialità, innamorata solo di se stessa, necessita tuttavia di un rispecchiamento nell'essere che ella è riuscita a soggiogare, Rinaldo, necessario come prova del suo potere amoroso, ma indispensabile al mantenimento della sua identità di seduttrice. Tutto questo la pone inesorabilmente in una condizione di fragilità, tanto da farle subire un'evoluzione incontrollabile, che la fa recedere dal proprio ruolo di esperta manipolatrice di diaboliche arti magiche e la avvicina gradatamente all'universo degli affetti e dei sentimenti. La sua storia, nel 2000, pone le basi del gruppo, nato dall’incontro dei quattro elementi che fondono le loro idee musicali, ricercando al contempo un sound comune e particolare. La loro, come per il personaggio letterario, è una ricerca continua di stati emozionali nascosti, portati alla luce da un suono che oscilla dalla psichedelica al progressive, non snaturando una forte matrice postgrunge. E' un incontro tra atmosfere mozzafiato e granitici muri di suono che si infrangono a contatto con le graffianti melodie avvolte in vorticose spirali ritmiche. Le esibizioni live nei circuiti cittadini portano un ottimo riscontro tra il pubblico e su stampa ed accompagnano la band fino al 2006, anno d’uscita del primo ep intitolato “Ring a ring’o roses” che, nonostante un incendio abbia distrutto completamente la sala prove e l’intera strumentazione rendendoli inattivi per diversi mesi, registra in un anno 2.879 download dal sito ufficiale. Ottime recensioni su portali specializzati e diverse (grazie a proficue collaborazioni e ad un discreto supporto) le esibizioni in vari contesti regionali e nazionali, come headliner o a supporto di importanti band. Tra le varie performance del 2007, gli ArmidA raggiungono la semifinale nazionale del concorso “Angeli del Rock”, sono tra gli 80 gruppi nazionali selezionati per il Music Village, aprono con il brano “The big flare” il programma radiofonico nazionale “Demo” di Radio 1 e vengono selezionati per la colonna sonora di un cortometraggio di prossima uscita.

My Interests

Music:

Member Since: 5/29/2006
Band Website: armidaband.it
Band Members: Salvatore Paone (Batteria) Luca Maione (Basso) Guglielmo Pinto (Voce) Peppe Diotaiuti (Chitarra)
Influences: Misera Armida, allor dovevi, e degno ben era, in quel crudele incrudelire che tu prigion l'avesti; or tardo sdegno t'infiamma, e movi neghittosa a l'ire. Pur se beltà può nulla o scaltro ingegno, non fia vòto d'effetto il mio desire. O mia sprezzata forma, a te s'aspetta (ché tua l'ingiuria fu) l'altra vendetta. Torquato tasso, Gerusalemme liberata, Canto XVI, versi 513-520
Sounds Like: Siamo la generazione nata negli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni. Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice. Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3x2... Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, TwinPeaks e Beverly Hills. Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga. Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre. Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero. Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro- Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme. La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita... L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L'ultima generazione degli spinelli... Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!! Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola,cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby- surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.Tu sei uno di nostri?
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