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Sergio

I am here for Dating, Serious Relationships, Friends and Networking

About Me

Ciò che mi piace: leggere una rivista di divulgazione scientifica in bagno fumando una sigaretta dopo un buon caffè; i cibi molto conditi; nuotare; cantare in auto; la femminilità nelle donne mascoline; parlare sul treno con sconosciuti; visitare una grande città a piedi da solo; la liquirizia; il suono del basso funky;ziggy stardust;rocky raccon;casltle made of sand;le patate al forno con rosamrino e tanto sale; palleggiare cercando di superare il mio record personale che è di 44 palleggi con entrmbi i piedi; la coca cola ghiacciata; il profumo delle guance sudate delle mie nipotine addormentate; i macchiaioli; le scarpe da ginnastica nuove; aprire la porta di casa e scoprire che il mondo esiste ancora.astros accanto a me; astros che mi parla di qualcosa che riguarda il suo passato soffermandosi sui particolari( apparentemente) meno importanti; astros che mangia il tortino di spinaci e ricotta, estraniandosi dal mondo; imitare la gente, cogliendo i lati più buffi del loro modo di parlare; profumarmi i piedi dopo un serio pediluvio; ballare come un fesso; la gente che ti sorride quando gli dai la precedenza pur avendone tu diritto; i vecchi contadini con la pelle arsa dal sole che indossano camicie bianchissime e stiratissime; gli ulivi secolari dall’aria scapigliata; mangiare granita al limone seduto in una panchina all'ombra con un amico mentre il sole tormenta l'asfalto;guidare in campagna di primavera; correre come un pazzo per saggiare le scarpe da ginnastica nuove; starmene steso sul letto a pensare a viaggi interplanetari; il gorgonzola mascarponato e quello piccante; certi ruscelli islandesi dove ho immerso le mani traendone immenso piacere; non riuscire a trattenere le risati in situazioni che prevedono assoluta serietà;lo stile di zidane nonostante la testata a matarazzi;chi ride di pancia;addormentarmi davanti alla tv dopo aver mangiato troppo; dormire all'aperto; fingermi qualcun'altro in chat; comprare libri usati; la luce soffusa dei locali dove mettono jazz; le case dei centri storici pugliesi; fare certe cosine ridendo col mio amore; smettere di ridire quando sto facendo certe cosine col mio amore perchè la faccenda si sta facendo seria; parlare di me anche se magari all’interlocutore non interessa così tanto; le trombe imperiose e i sassofoni melanconici; sbucciare mandarini; stringere la mano ad un artigiano innamorato del suo lavoro; fare gli scalini due o tre alla volta; sparare cazzate mentre qualcuno sta dicendo cose serie; bologna a maggio; quelli che mangiano senza nascondere la loro immensa golosità e ti guardano assorti ma in realtà non ti stanno guardando; me stesso quando sono gentile con gli altri; il mio pisello quando si mostra altezzoso e superbo; leggere le enciclopedie; scrivere cose di questo genere; scrivere sapendo che qualcuno si riconoscerà in quello che scrivo.Ciò che non mi piace: la gente a cui piace un qualcosa di molto comune e trito come se fosse stato appena scoperto da loro o come se loro ne fossero gli unici legittimi depositari; parlare per l’ennesima volta di quanto sia geniale la musica di Jimi Hendrix o la comicità di Totò; le ragazze che mi dicono di amare Klimt con un espressione sul volto che lascia intendere che sono raffinate e sensibili. E non si rendono conto che gli ipermercati strabordano di riproduzioni del Bacio; la gente che va a pescare le cose meno comuni e conosciute per sbatterti in faccia la propria squisita originalità; quelli che dichiarano il loro amore smodato per il cinema cecoslovacco; il cinema cecoslovacco pur ignorandone tutto; la confidenza con cui ti tratta chi crede di aver capito tutto di te e mostra grande simpatia per cose che presume ti appartengano; chi ti mette una mano sulla spalla e ti sorride con aria complice come se ne aveste una sacco ti esperienze da raccontare e segreti da custodire; la fierezza guerriera di certi tifosi di calcio con il loro sguardo serio e contrito da soldati pronti a morire per la loro patria; la gazzetta dello sport, fatta eccezione per quel giorno in cui l’Italia strappò la coppa del mondo alla Francia; la fede integralista di certi militanti di partiti politici; il tizio che quando sta per parlarti del suo rapporto con le donne deve fare mente locale per diversi minuti, assumendo un’ aria pensierosa e sottesa di mal recitato rimorso per la condotta crudele e spietata da lui stesso assunta in anni di intensa attività amatoria;il vermouth;il palestrato novello che nel tentativo di mostrare i suoi progressi con i bilanceri cammina coi trapezi perennemente contratti manco stesse trasportando immaginarie buste della spesa colme di scatolette di tonno;i rachitici che guardano con aria di sufficienza i palestrati;l’ignorante che ride se pronunci una parola che non compare nel suo vocabolario. E che mai vi troverà posto;quello che si è comprato la prima macchina della sua vita e che per questo si sente arrivato;i francesi quando per dirti non lo so fanno una pernacchietta; lo pseudo-rivoluzionario iscritto al quarto anno fuori corso di lettere che c’ha sempre quell’espressione di chi in quel momento è lì ma con la mente è vicino ai suoi immaginari amici guerriglieri in una foresta qualsiasi del sudamerica;i balli di gruppo;il salumiere che parla di prosciuttella spacciandotela per carne di renna siberiana essiccata. Convinto che tu te la stia bevendo;la prosciuttella;l’agente di commercio che ti guarda come se tu procedessi a dieci all’ora e lui col suo lavoro avesse raggiunto stadi di dinamismo superiori agli standard dell’uomo contemporaneo. Un illuminista costretto a vivere in un villaggio medievale; troppo sole negli occhi quando mi sono appena svegliato con alle spalle una serata caratterizzata da pigrizia e comportamenti autolesionistici;la birra ad alta gradazione alcolica;chi dice di non essere uno che sparla degli altri. Ed un minuto dopo attacca a raccontarti delle corna del suo migliore amico; le donne emancipate che fingono di avere superato i limiti ed i pregiudizi delle loro nonne. Ma che si sottomettono al primo stronzo che incontrano. Facendogli il bucato e lavandogli i piatti; quelli che sono al di fuori di ogni schema e che non accettano compromessi con niente e nessuno perché si sentono puri. E te lo fanno capire con sorrisetti sardonici e ghigni di superiorità in conseguenza di una tua affermazione spontanea del tipo: “mi piace il sapore della coca cola!”; chi odia gli altri perché in fondo odia se stesso;quelli che, stando troppo tempo a dire che amano il jazz, non hanno poi il tempo materiale per ascoltarne una sola nota;i moderni seguaci ed estimatori di Rembaud che per questo motivo si sentono con la coscienza apposto se si sbronzano ogni sera o se sodomizzano un cane o una pecora;i posti esclusivi. Specialmente se non mi ci fanno entrare; i decadentisti felici di avere il fegato ingrossato;i cocainomani di lunga data che credono di aver vissuto una vita intensa. Ma che in fondo hanno vissuto solo per venti minuti mandati in loop all’infinito;gli esteti del suicidio che va a finire che poi si suicidano gli altri e loro muoiono col plaid sulle gambe in una casa di riposo per teste di cazzo;quelli che vedono in tutto ciò che è popolare e non filtrato dalla cultura ufficiale il rimedio ai mali del mondo; i vegetariani aggressivi e violenti con i carnivori;i gay disinibiti che criticano le donne molto disinvolte;le donne molto disinvolte che criticano i gay disinibiti;quelli fissati sull’aspetto che dicono di apprezzare negli altri la loro interiorità;quelli che ti stimano perché tu leggi molto più di loro senza sapere se leggo stronzate o cose sublimi e profonde;chi dice di essere affascinato dalla follia perché non s’è fatto mai una passeggiata in un reparto psichiatrico;le eterne bambine innamorate del loro papà e che ne parlano come se fosse l’unico vero uomo rimasto sulla terra. E tu un subumano appena uscito da una tana buia e puzzolente;i fanatici dei pub a tema e dei cocktails di tendenza;i modellini d’auto d’epoca;quelli che sanno fare il sushi, riparare motociclette, distinguere i vini bagnandosene appena le labbra, citare poeti vietnamiti e suonare qualche accordo alla chitarra. E allo stesso modo sanno ballare il tango. Ma se gli chiedi che lavoro facciano…gli entusiasti di tutto e sempre. Anche se gli hanno appena fottuto la macchina; i cattolici che credono di aver compreso l’inferno senz’esserci mai passati di striscio. Manco per cinque minuti a fare benzina; quelli che per essersi fatti da soli guardano a chi ha una famiglia alle spalle, magari neanche tanto facoltosa, con lo stesso disprezzo con cui Robespierre avrà fissato i nobili della corte di Luigi XVI; quelli che dicono di non essere diventati mai qualcuno perché non ne hanno avuto i mezzi. Ma che in fondo sono solo nani che si credono giganti;i nostalgici che snobbano il presente; gli indigeni che disprezzano tutto ciò che non sia forestiero;quelli troppo orgogliosi di provenire da dove provengono;quelli troppo orgogliosi di sentire di non appartenere a nessun luogo; quelli che completano le tue frasi;quelli che fingono, in maniere troppo evidente per non essere intenzionale, di non stare a sentirti. Quando magari ne avrebbero solo da guadagnare; quelli così ostentatamente sereni ed equilibrati che ti fanno venire il sospetto che siano in realtà profondamente inquieti;chi è espertissimo di qualcosa e pertanto crede di poter dire sempre la sua su argomenti che magari ignora. Un idraulico che esamina con la sua chiave inglese le infinite tubature di cui è composto lo scibile umano;quelli che c’hanno la mamma che fa un sugo come nessuno al mondo. E tu che hai avuto la sventura di assaggiarlo ti dici: “e per fortuna!”; quelli che si vantano dei loro difetti;quelli tanto perfetti ed immacolati che ti chiedi come appaiano quando vanno al bagno. O se hanno mai attaccato una caccola sotto il bordo di una scrivania; quelli che si rammaricano di non riuscire a trovare mai il tempo di pigliare un caffè con te. E lo dicono da cinque anni;chi tradisce per sentirsi clandestino;i profeti del pallone; chi finisce spesso le frasi con: “…e quant’altro”;chi non si interroga mai su cosa pensino gli altri. Ma si sente lo stesso in diritto di giudicarli;chi dice che spezzare gli spaghetti prima di cuocerli è un crimine;chi dice di preferire il mare alla piscina per farti capire che è un tipo a cui piacciono le cose vere;chi si sente fiero d’essere inserito in un giro cool che però di cool ha ben poco. E fa pure lo snob;quelli troppo marcatamente più belli di me;quelli troppo marcatamente più intelligenti di me; quelli troppo marcatamente più stupidi e più brutti di me che però credono di essere al mio livello. Se non superiori;

My Interests

pochissime cose. sono apatico, abulico, epatico, attolico, etilico,enciclico.

I'd like to meet:

me stesso da vecchio; spiderman; john lennon; leonardo da vinci; arturo bandini; charles bukowski; brigitte bardot ventenne; sophia loren anche cinquantenne; laetitia casta stasera;un tizio che si chiamava omar che costruì castelli di sabbia con mè nell'estate del 1984; mia madre bambina;il tizio che ha inventato il berretto con il ventilatore incorporato e quello che ha inventato il magnum al caramello.

Music:

bowie;chopin;stooges;hendrix;pavement;chet baker;beatles;red hot chili pepper;elliott smith; paul simon;stevie wonder; beastie boys; police; herbie hancock; primal scream; coldplay; u2; rolling stones;ecc.

Movies:

quelli che non mi hanno fatto riflettere

Books:

fante;bukowski;dostoewsky e bastaAigo tinso ket dessa lengu cudrebe bear ena lengu planeta. Go sim cudrebe user ini oli parti des plane.Vav tinso u des ok? Aigo inven ok belcò aigo ero ful!

Heroes:

Sono la parte sugosa della frustrazione. Sono il collo taurino del burino in motocicletta. Sono la colazione nell'albergo stracolmo di turisti nordici ed in là con gli anni. Sono il panino con la mortadella ed il provolone piccante. Sono quello che tua sorella non ti confesserebbe mai. Sono il granchio che organizza sommosse sotto i ponti. Sono la natura che inquina le città. Sono la palla da biliardo che scivola sul panno verde scoreggiando appena. Sono la boccetta di liquido detergente antiappannante sulle lenti unte. Sono un fiore di zucchina fritto a cui promettesti una digestione rapida ed indolore. Sono la triste sorte della sarta sarda. Sono il ghiaccio che importuna la gengiva. Sono la passeggiata che non hai fatto in Campo dei fiori. Sono la fionda che colpisce il culetto della zitella. Sono il casino royale. Sono il puzzle che non finisti. Sono il giocattolo sottrattoti dal bullo. Sono il cadavere di una mozzarella anemica. Sono sony. Sono kenwood. Sono pepsi. Sono un po'stanco di scrivere stronzate. Sono andato in bagno. Sono uscito a pigliarmi un caffè al bar. Sono altrove.

My Blog

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Sinceramente Il giardinetto era bagnato da una luna generosa e concupiscente. Alberi da frutta esalavano vita ed anidride carbonica, fottendosene delle guerre puniche e delle oscillazioni della borsa...
Posted by Sergio on Sat, 19 Apr 2008 01:35:00 PST

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Il mio è un lamento generazionale. La mia è una dimensione esistenziale di confine. Lungo gli argini di un fiume in piena le mie dita cercano rami e radici a cui aggrapparsi. Il mio è un grido t...
Posted by Sergio on Sat, 19 Apr 2008 07:30:00 PST

grigio

grigio, come un posacenere colmo, grigio, come i muri della metro,  grigio, come il fumo dal tubo di scappamento di un bus, grigio. io sono grigio e me ne vanto. sono un impiegato ed ho a che far...
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( post di Tizzy) sa farsi perdonare anche le colpe che non ha

Siamo su una vecchia macchina americana, il vento fa impazzire le ciocche dei nostri capelli e noi maciniamo chilometri di strada californiana, un po' storditi dal sole, un po' dal nostro amore...Siam...
Posted by Sergio on Mon, 07 Apr 2008 12:48:00 PST

nelle valli

Nelle valli, dove il sole prima d’entrare deve chiedere il permesso, e le rocce sono austere sentinelle dell’integrità del mondo. Nelle valli, dove l’eternità sembra tangibile ed il ...
Posted by Sergio on Sun, 16 Mar 2008 03:49:00 PST

Piazza de Martiri

..:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />  Nel locale, un locale ricavato nella dimora di un principe stronzo e prepotente ed occupato, peraltro, nei secoli succe...
Posted by Sergio on Thu, 13 Mar 2008 02:45:00 PST

gas

Snacks al gusto di gamberetti che sanno di cibo per tartarughine. Questa è la mia cena se non vi pongo immediatamente rimedio. Milano mi provoca, mi prende per i fondelli, invitandomi al contempo ad u...
Posted by Sergio on Sat, 08 Mar 2008 01:25:00 PST

(ci) si può fare

Produciamo beni. Consumiamo beni. Discutiamo. Ci arrabbiamo. Filosofeggiamo. Contestiamo. Sloganeggiamo. Governiamo. Non governiamo. Desistiamo. Ci asteniamo. No alla guerra senza, se e senza ma. Si a...
Posted by Sergio on Wed, 05 Mar 2008 02:46:00 PST

mexican radio

Mentre aeroplanini  svolazzano tra scaffali colmi di documenti ed i timbri martellano la carta in una morra cinese senza né capo né coda Mentre le velleità adolescenziali vengono scalzate dall'in...
Posted by Sergio on Tue, 04 Mar 2008 12:57:00 PST