I Brain of Jam nascono dall’unione delle forze di 5 appassionati della musica dei Pearl Jam provenienti dalla provincia di Torino.
L’idea del tributo nasce da Nicola (chitarra) e Claudio (batteria) i quali già dalla fine degli anni ’90 con il loro precedente gruppo presentano pezzi dei 5 di Seattle insieme ad un proprio repertorio.
In seguito cercano nuovi elementi per dedicarsi più seriamente alle cover dei Pearl Jam, con una formazione che si dedichi esclusivamente al loro unico sound. A loro si unisce Marco ("Picchio", basso), amico di vecchia data, e successivamente Davide (voce) risponde a un annuncio di ricerca di un cantante in grado di interpretare i brani di Vedder. I quattro portano avanti il progetto per un discreto periodo, ma la situazione rimane decisamente statica fino all’agosto del 2003, quando al gruppo si unisce Marco (chitarra - anche lui contattato dopo avere affidato un proprio annuncio alla rete) completando la formazione, e consentendo quindi alla band di riprodurre gli intrecci chitarristici tipici del gruppo originale.
Allora prendono vita i Brain of Jam. Per vari problemi dovuti ad impegni personali, il gruppo inizia a provare seriamente solo con l’arrivo del 2004, ed esordisce live il 17 aprile dello stesso anno a Villardora (TO) sul bel palco della manifestazione “Ritmikaâ€.
Da allora la band porta avanti la propria attività e soprattutto lo studio ed il meticoloso rispetto degli arrangiamenti dei brani originali (sicuro punto di forza dei BoJ), giungendo al momento ad un repertorio di quasi 50 pezzi, in continuo aggiornamento.
L’attività del gruppo viene però bloccata per diversi mesi a causa di un grave incidente alla mano sinistra occorso al chitarrista Marco. Verso la fine del 2004 i Brain of Jam ripartono con la registrazione del loro demo di 4 brani e la sua distribuzione nei locali dedicati alla musica live.
Nel febbraio 2007 la band, alla ricerca di un nuovo bassista in grado di dedicare maggiore attenzione al gruppo, ha accolto tra le proprie fila Alessandro, che nel settembre successivo decide però di dedicarsi ad altri progetti; entra così nelle fila della band Gabrio.
Accolto con entusiasmo anche all’interno delle comunità di fans dei Pearl Jam presenti in Internet, comprendendo anche ottime recensioni su siti esteri (dalla Germania all’America Latina), il demo sta consentendo ai Brain of Jam di esibirsi dal vivo con l’intento di diffondere il più possibile la musica di Eddie Vedder e soci. Sino ad ora, l’attività live del gruppo ha spaziato dal Piemonte (in prevalenza, per ovvie ragioni geografiche) al Trentino.
Per riprodurre al meglio le sonorità della band di Eddie Vedder, ottenute con un’infinità di accordature non standard, i Brain of Jam sfruttano anche 7 chitarre diverse in un singolo show: una caratteristica che li rende un gruppo unico nel panorama dei tributi ai Pearl Jam. Il parco effetti è il medesimo della formazione originale, con pedali analogici e strumenti vintage.