About Me
Artista poliedrico, nasco a Torino nel 1976. Il mio approccio con l’arte inizia nel 1989 come musicista, studiando batteria.A seguito delle esperienze vissute in ambiti eterogenei e di incontri e chiacchierate e confronti con persone incontrate sul mio cammino, decido di concretizzare il mio istinto umano e artistico in differenti campi, coinvolgendo le arti musicali, visive e dell’intrattenimento.Batterista nei gruppi I Treni all’Alba (Rock/Folk strumentale – www.itreniallalba.com) e aroDora (Rock sperimentale), ho anche partecipato alle produzioni e esibizioni di altri eterogenei gruppi musicali del circuito musicale torinese (Aeroplani Cadono, Robotnik, ...).Nel 2003 entro in possesso della mia macchina fotografica digitale compatta ed inizio a catturare immagini, che oggi fanno parte dei progetti del Paradosso Photo Project.Dal 1998 mi esibisco inoltre come performer mascherato sotto le "smentite" spoglie di Capitan Out, principalmente con il sottofondo delle musiche proposte da Dj Kinder di Torino (HITS!; Coppola Sound), dalle serate dance ai matrimoni, e più di recente con i Fratelli Sberlicchio, all’interno delle loro teatrali esibizioni live, e nelle serate "Io sono leggenda" del Taurus di Ciriè (To), animando la serata imprevedibilmente con differenti personificazioni e diversi stili. I costumi rispecchiano alcune considerazioni sulla società e sulla vita di tutti i giorni, proponendosi come paradigmatiche caricature (ma neanche poi così “caricateâ€...) degli eccessi del XX secolo, sotto il nome di Capitan Figo, Capitan Velina, Capitan SadoNaso, Capitan Robot, Capitan PadreNatura e altri.Nel 1995 quando inizio a lavorare in un’azienda di vernici, sviluppo la mia passione per i colori. Da allora il mio quotidiano è stato sempre più colorato, portandomi ad essere oggi uno specialista per la colorimetria nel campo del packaging.Un'ultima grande passione: Vespa - PX 125 del 1980.
Paradosso Photo Project
Paradosso è un progetto fotografico nato nel 2003 dalla passione per le immagini, dal fascino per le emozioni che scattano nel momento in cui ne vediamo una, dal piacere di condividere e confrontarsi.
La tecnica utilizzata è semplice, le impostazioni di base, tutto nasce dalla pazienza e dalla costanza di osservare il quotidiano con attenzione e di condirlo con innata fantasia e curiosità .
Gli scatti sono riuniti ed esposti e vengono raccolte le impressioni, le fantasie, le interpretazioni che le immagini suscitano nelle persone che partecipano alle mostre, per condividerle con il pubblico delle successive esibizioni.
Un nuovo stimolo verso il piacere di guardarsi attorno e immaginare, un ulteriore punto di incontro tra immagine e comunicazione.
Su questa base nel 2003 germoglia Ink, il primo esperimento del Paradosso Photo Project.
Inchiostri che si mescolano e danno vita a forme e colori da osservare con attenzione per trovare la propria personale interpretazione o il proprio piacere visivo.
Una mania che può oggi vantare di centinaia di immagini uniche e irripetibili, creazioni del caso o di minuta “volontà casuale†dalle quali far scaturire un confronto aperto e libero riguardo le percezioni di ciascuno davanti ad esse.
Ink rinnova piacevolmente il legame tra due argomenti che hanno sempre viaggiato di pari passo, il colore e la comunicazione.
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