About Me
Cappuccino Mountain non è una lunga storia; è il mio progetto di dire delle cose cantando,esistito sempre in maniera latente da quando , dodicenne, cominciai a suonare la batteria in un gruppo e la chitarra in un salotto. Le parole in inglese, nel caso mia madre avesse sbirciato tra i miei scritti, avrebbero mantenuto l’estrema segretezza di ciò che sentivo dentro e la crudezza con cui lo esprimevo.
Mio padre invece suonava, tutti i suoi amici suonavano e diventarono anche i miei amici musicisti. Io ero quello piccolo che suonava con i grandi.
Pensavo che non ci avrei mai combinato niente, e cosi passarono gli anni aggiungendo di tanto in tanto un pezzo di carta scarabocchiato alla mia collezione.
A circa 26 anni cominciai a lavorare alla porta di un locale affacciato sulla collina torinese. Stavo immobile sulla porta per ore.
Passavo le notti gelide a guardare questa chiesetta svettante in cima alla collina, il Monte dei Cappuccini appunto. E lei guardando me. Diventò la depositaria di una vita interiore fatta di domande, passioni, struggimenti ben noti a chi mi frequenta e osava farlo anche allora.
In quel periodo arrivarono i primi pezzi in italiano, diretti alla donna della quale mi innamorai, saltuariamente ricambiato, che posso dire oggi musa se non collaboratrice indiretta del progetto; nonchè praticamente l’unica persona che avesse mai ascoltato i brani. L’altra è il maestro Massimo I Am One, arrangiatore e mentore da quando trascorrevo le serate al seguito di papà in innumerevoli cantine fumose, il quale collabora invece direttamente a questo tentativo di dare un senso alla mia musica.
Un senso per gli altri. Per me il senso ce l’ha già .
Cosi dal 2006 io e il Maestro lavoriamo nel mio piccolo studio su alcuni pezzi da me gia registrati negli anni, suonando tutti gli strumenti, eccezzion fatta per il violino, suonato da Andreas Como ; il clarinetto, da Gianfranco Saponaro ; la fisarmonica da Bruno Pantano; il contrabbasso, da Max Laredo e Bruno Guidetti; ovviamente la voce femminile la cui proprietaria è Eliana Garucci. Li ringrazio vivamente tutti; Cappuccino Mountain appartiene anche a loro.
Ringrazio particolarmente anche Fabio Lombardo e il Garage Polifonico, che ha missato i suoni ed occasionalmente preso parte ad un minimo di post produzione.
Poi davvero grazie a: Gianni, per motivi strettamente personali; a mia madre per lo studio ed il pianoforte; ad Elvin Betty per la lezione di respirazione; ad Ale per il layout grafico ed il supporto; a Franz per la duratura, ineffabile amicizia;a Marta Belforte per la traduzione di "Investigations"; ad Eric mio figlio ed a tutti i figli in genere per la rinnovata voglia di esistere; a tutti voi per la eterna voglia di ascoltare e di sorprendervi.
Grazie,
Andrea Seren Rosso.