Toni Servillo, nato a Caserta nel 1959.
Regista e attore.
Cresce in collegio, scegliendo poi la scuola statale per completare il liceo.
La sua formazione attoriale è da totale autodidatta.
Il suo debutto su un palco è alla vigilia della maturità classica, quando porta in scena "Le visioni di Simone Machard" di Bertold Brecht.
Con alcuni della sua compagnia d’esordio (Matteo De Simone, Sandro Leggiadro, Riccardo Ragozzino ed Eugenio Tescione) Servillo collabora alla fondazione del Teatro Studio di Caserta, che fino al 1984 allestisce diversi spettacoli imponendosi all’attenzione del pubblico italiano ed europeo.
In un secondo tempo, verso i 21 anni, comincia con le prime regie.
Nel 1986 si avvicina al gruppo Falso Movimento del regista Mario Martone, con cui collaborerà spesso e insieme al quale fonderà Teatri Uniti.
Sempre nel 1986 vince “Per la costante ricerca di nuovi linguaggi di vaste significazioni poeticheâ€, il Primo Premio Gennaro Vitiello con “Guernicaâ€, atto unico da lui scritto, diretto e interpretato.
Servillo ha diretto numerose opere liriche, all'estero e in Italia (“Il marito disperato†di Cimarosa e il “Fidelio†di Beethoven per il Teatro San Carlo di Napoli, e “Boris Godunov†di Mussorgskij al Teatro Sao Carlos di Lisbona).
È Mario Martone a lanciarlo sul grande schermo con una parte nel film “Morte di un matematico napoletano†(1992).
Da allora, e dopo altri due film con Martone (“Rasoiâ€, 1993 e “Teatri di guerraâ€, 1998), Servillo diventa in breve uno degli attori più richiesti.
“L’uomo in più†di Paolo Sorrentino e “Luna Rossa†di Antonio Capuano compaiono alla 58° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia .
Ma è con “Le conseguenze dell’amoreâ€, ancora di Sorrentino (2004) che Servillo diviene popolare, grazie al David di Donatello e al Nastro d’Argento ricevuti per la miglior interpretazione.
Nel 2005 ricevette un Premio Gassman (per il teatro) per la regia di “Sabato, domenica e lunedì†di Eduardo De Filippo e torna al cinema nel 2007 con “Lascia perdere, Johnny!â€, l’esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio e come protagonista del film-rivelazione “La ragazza del lago†di Andrea Molaioli, presentato con successo alla Settimana della Critica di Venezia 64 e pluripremiato (10 statuette) ai David di Donatello 2008.
“Il divo†(2008) di Paolo Sorrentino vede Servillo nei panni di Giulio Andreotti, mentre con “Gomorra†(2008) Matteo Garrone porta sul grande schermo, con Servillo protagonista, il best-seller di Roberto Saviano.
Entrambi i film sono in concorso al Festival di Cannes 2008.
TRIBUTO A TONI SERVILLO