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Biografia Musicale
Sono nato il 9 agosto del 1969.
Ho iniziato a suonare intorno ai 16 anni come tanti ragazzi. Ad infiammare il mio
cuore e a spingermi ad imbracciare la chitarra sono stati gli ascolti dei miti
degli anni 60-70, hendrix, Pink Floyd, Deep purle, led Zeppelin etc. che
ho amato visceralmente e che per almeno 7 anni ho tentato di emulare
studiando da autodidatta e suonando con il mio primo gruppo I "The other side"
con cui ho fatto le prime seratine nei locali di Roma.
Di ritorno dal servizio militare presi la solenne decisione di approfondire lo
studio dello strumento nella speranza di diventare un professionista.
Mi sono iscritto quindi all' Università della musica di Roma, struttura
che si poneva all' avanguardia in quegli anni (1992) ma che nonostante l'indiscusso valore degli insegnanti era ancora molto acerba da un punto di vista organizzativo e didattico.
Resta comunque il fatto che nei 3 anni di frequentazione ebbi l’opportunità di stare a contatto con i migliori chitarristi italiani (e forse non solo), Umberto Fiorentino, Eddy Palermo, Fabio Zeppetella, Max Rosati.
Nel 1996, lasciata la scuola, fondai insieme ad altri ex allievi (Il trombettista Mario Caporilli e il bassista Michele Frontino, tra gli altri) il gruppo “Interno 14†che proponeva composizioni strumentali e rivisitazioni elettriche di alcuni standard jazz. Fu un esperienza davvero importante perche mi diede modo di confrontarmi con strutture armoniche e musicali differenti da quelle rockettare, cosa che avevo in parte già fatto partecipando ai laboratori di musica d’insieme di Tony Mims. Il gruppo si è esibito per circa un anno in vari locali suscitando la curiosità di molti vista la diversità della proposta. Gli “Interno 14†realizzarono anche la musica di uno degli spot principali della manifestazione “Theleton 96â€.
Successivamente gli “Interno 14†subirono varie mutazioni, il bisogno di denaro e l’ ansia di affermazione ci spinsero verso una formula piu poppettara. Nel 97 nacquero cosi i “Cloejam†un ibrido tra Acid jazz e melodico italiano che puntava al pezzo da classifica nella speranza di un contratto discografico con un etichetta major che non arrivò mai.
Nel 1998 fu quindi la volta dei “33 gradi†cover band danzereccia di ottimo livello capace di spaziare dalla dance 70 al rock all’Acid Jazz. Questo gruppo fu attivo fino circa al 2001, lavorando stabilmente nei migliori locali della capitale (Horus club, Ackab, Picasso, Classico etc.) e fu scelto per accompagnare in concerto diversi artisti (Alberto Camerini, Bellen Thomas). In quegli anni ebbi modo di suonare dal vivo anche con il cantautore romano Enrico Capuano.
Dopo un periodo di riflessione capii di essere arrivato al limite. Di non sopportare più le serate cover, i locali, di aver bisogno di mettermi davvero alla prova come musicista capace di creare la propria musica, arrangiarla e registrarla tirando fuori un prodotto che, magari nella mediocrità , lo rappresentasse in modo autentico. Rinunciai cosi ad ogni introito e insieme al bassista Fabio Valerio e al batterista Roberto Patrone fondai gli “Unisuono†era la fine del 2001. Gli Unisuono incarnarono in pieno, sia nella musica che nei testi, la voglia di reazione a tutte le esperienze passate tirando fuori un Rock che era l’antitesi del commerciale contravvenendo allo stesso tempo agli schemi dell’alternativo ufficiale.
Dopo un lasso di tempo passato tra la sala prove, qualche serata con gli Unisuono e qualche progetto abortito, ecco riaffiorare la voglia di novità che stavolta viene soddisfatta nell’estate del 2004 dalla nascita dei “MayDayâ€. La diversità stavolta è costituita dall’Unplugged. I “MayDay†sono infatti un trio acustico ed è la chitarra acustica, banco di prova essenziale per ogni chitarrista, l’unico strumento utilizzato in questa nuova avventura. Cosi con I miei amici e compagni di gruppo Giorgio De sanctis e Federico Gallucci ho passato questi ultimi 4 anni affrontando una mole inaspettata di serate suonando molto e nei contesti più diversi dove abbiamo portato il nostro repertorio di classici riarrangiati in acustico. Oggi ho 39 anni, sono passati cosi questi 23 anni di musica che ho cercato di raccontare nella maniera piu schietta possibile senza tentare di far credere nulla di più di ciò che è stato realmante. 23 anni di gioie, delusioni, fatica, gratificazione, litigate, studio, attese, trionfi e disastri, soddisfazioni e umiliazioni, momenti di depressione e momenti di esaltazione che alla fine mi hanno portato ad oggi, al presente, un presente in cui scopro di aver ancora voglia di stare con tutte queste persone e fare musica.
Record Label: Non firmato