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SINOSSI
Piazza Yuri Gagarin.
Nella realtà non esiste, ma la si potrebbe trovare nella periferia
qualunque di una qualunque metropoli europea. Per noi è diventata
la piazza che abbiamo sotto casa, al quartiere della 'Barona', nella periferia
sud-ovest della città di Milano.
E' qui che è ambientata la nostra storia.Piazza Yuri Gagarin è
un microcosmo periferico che pareva vitale e capace di grande solidarietà
negli anni delle utopie ma che ha finito per raccogliere e amplificare
tutte le tensioni e i conflitti sociali del mondo di oggi. Marocchini
e albanesi - gli immigrati - da una parte, i residenti che incitano all'ordine
dall'altra. In mezzo gli 'zarri', i giovani del quartiere, che trascorrono
pomeriggi e serate intere sulle panchine e quando si vedono costretti
a fare i conti con la realtà trovano davanti ai loro occhi un futuro
che sembra un vicolo cieco.
Due amici continuano a trovarsi nella piazza dove si sono conosciuti da
bambini e dove sono cresciuti insieme, con i ragazzi della periferia urbana,
i cosiddetti zarri. Ormai hanno due vite diverse, uno vive facendo il
'pusher' l'altro ha un lavoro 'regolare', molto faticoso e mal pagato.
Ma continuano a vedersi e rispettarsi, finché tra loro non si inserisce
una bella ragazza, di cui entrambi si innamorano. Sullo sfondo delle tensioni
sociali che si accumulano nella piazza, la storia di una lunga amicizia
sembra sgretolarsi. Ma appena chiariti gli equivoci un evento drammatico
sembra chiudere per sempre le prospettive del giovane 'pusher'. L'amico
decide allora di dare una svolta alla sua vita e di guardare il mondo
con occhi diversi.
FAME CHIMICA, IL MONDO IN UNA PIAZZA
Uno dei 5 'progetti produttivi' sostenuti dal festival Filmmaker nel
1997 era il mediometraggio 'Fame Chimica', diretto da Antonio Bocola e
Paolo Vari.
Un esperimento di 'docu-fiction' realizzato con i ragazzi del quartiere
Giambellino di Milano, protagonisti e interpreti di se stessi. Il film
ebbe un'ampia diffusione in un circuito di centri sociali e di associazioni
di tutta Italia.
Cinque anni dopo gli stessi autori realizzano un lungometraggio di finzione,
chiamato anch'esso Fame Chimica, che è il punto di arrivo di quell'esperienza.
Il nuovo Fame Chimica fa proprie alcune convenzioni narrative del cinema
per raccontare da vicino il mondo dei ragazzi di periferia: la panchina
in piazza su cui si ritrovano da anni, le acrobazie con gli scooter, la
discoteca del sabato sera, le pastiglie che 'si calano', la vitalità
esplosiva e le crude disillusioni che battono alla porta del loro avvenire.
Sullo sfondo c'è la 'loro piazza', il luogo dove sono cresciuti,
divenuta nel tempo un accumulatore delle tensioni e dei conflitti che
marcano la società italiana di oggi.
Un momento critico nel rapporto tra due amici (uno è un piccolo
'pusher' di quartiere, l'altro un giovane lavoratore precario) fa emergere
la vitalità istintiva e l'attaccamento di questi giovani a un mondo
di valori contraddetto sistematicamente dalla pressione del mondo esterno,
che li stringe in una morsa soffocante. Quando diventano consapevoli dell'inganno
di una realtà senza sbocchi possono scegliere di arrendersi al
senso di una sconfitta che sembra decretata dalla nascita oppure decidere
di resistere ad ogni prezzo all'omologazione e alla perdita di sé.
La necessità di mettere in scena personaggi veri e credibili ha portato a valorizzare le qualità di attori giovanissimi o le caratteristiche di spontaneità e freschezza che appartengono a 'non attori', come Marco Foschi, uno dei giovani attori più interessanti della scena teatrale attuale, Matteo Gianoli, attore non professionista che rivela un talento sorprendente, oppure Valeria Solarino, neo-diplomata alla scuola di recitazione di Torino diretta da Luca Ronconi. A loro fianco figurano attori di grande esperienza e sensibilità, come Teco Celio, interprete tra l'altro di film di Kieslowski, Alain Tanner, Daniel Schmid, Francesco Rosi, Giuseppe Bertolucci.
Le musiche hanno un ruolo fondamentale in un film di giovani e per i giovani. Luca 'Zulù' Persico - il leader dei 99 Posse - ha assunto la direzione artistica delle colonna sonora e ha coinvolto musicisti come Pino Daniele, Al Mukawama, Zion Train, il gruppo 'E Zezi, Subsonica, Ludovico Einaudi, Royalize e altri che con lui danno vita a una colonna sonora vicina alla sensibilità giovanile e capace di sottolineare emotivamente il senso e l'atmosfera del film.
Il film è girato in Super 16 trasferito su 35 mm., con una fotografia a cavallo tra naturalezza e intensità emotiva curata da Mladen Matula, direttore della fotografia di fiction, documentari e pubblicità formatosi a Zagabria.
Il montaggio, che punta a valorizzare lo sviluppo emotivo del racconto,
è a cura di Maurizio Grillo, montatore di diversi corti, documentari
e filmati pubblicitari.
NOTE DI PRODUZIONE
Fame Chimica si sviluppa a partire da un modello produttivo che tiene
conto della realtà del sistema di produzione cinematografico e
cerca di scavalcarne le strozzature e gli ostacoli. La produzione del
film non attinge a finanziamenti pubblici e non fa capo ad un unico produttore,
che tende ad imporre condizioni artistiche e produttive per il buon esito
del film spesso con scarsi risultati.
Il progetto Fame Chimica nasce da un gruppo di persone che hanno dato
vita alla cooperativa Gagarin (dal nome della piazza che è al centro
del film), nucleo ispiratore artistico e produttivo del film.
Gagarin ha chiesto una partecipazione produttiva a tutti coloro che hanno
preso parte alla sua realizzazione: persone e società che ritenevano
che il film avesse ragione di esistere e che si sono adoperate, ciascuno
per la sua parte, perché questo avvenisse. Tutti costoro hanno
re-investito nel film una parte del compenso per la loro prestazione professionale
trasformandola in apporto finanziario alla produzione. La quasi totalità
delle persone che hanno lavorato, ognuno col suo ruolo, alle diverse fasi
di realizzazione del film, buona parte delle società che hanno
messo a disposizione mezzi o servizi per le riprese e il montaggio oltre
ad alcuni finanziatori che hanno investito nel progetto credendo nelle
sue potenzialità, sono diventati effettivamente e formalmente comproprietari
del film, attraverso una formula di associazione in partecipazione che
ha dato vita all'Associazione Fame Chimica e che riconosce a ciascuno
dei suoi aderenti quote di proprietà del film proporzionali al
proprio apporto. L'Associazione Fame Chimica insieme con la coop Gagarin
che la rappresenta, è il produttore di maggioranza del film.
Determinante per la realizzazione di Fame chimica il rapporto di co-produzione con la società Ubu film , che ha coperto il 25% dei costi di produzione. Gagarin e Ubu Film hanno gestito insieme la produzione esecutiva del film.
Fame Chimica è stato pre-acquistato in Italia da Tele + e verrà
trasmesso sui canali Pay Tv di Sky Italia.
Tramite la CISA Service, casa di produzione che ha sede a Lugano, il film
è stato pre-acquistato anche dalla Televisione della Svizzera Italiana
e ha avuto un sostegno dal Canton Ticino.
Il progetto è realizzato con il sostegno di Filmmaker, festival milanese finanziatore del primo 'Fame chimica' e con il patrocinio del CNCA, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza.
A differenza di quanto accade abitualmente, quindi, Fame Chimica è
diventato proprietà condivisa di una 'rete' di persone, società,
enti che riconoscono al progetto un valore artistico e culturale e una
potenzialità di mercato. Questo ha finito per porre il suo processo
di realizzazione al di là degli schemi abituali, portandolo verso
un'organizzazione del lavoro più aperta, in grado di dare valore
alla partecipazione, alla collaborazione e alla valorizzazione del ruolo
professionale di ognuno.
I registi
Paolo Vari e Antonio Bocola
Dal 1995 lavorano come registi di fiction, documentari, video clip, spot
pubblicitari.
Hanno diretto il lungometraggio Fame Chimica, prodotto dalla Cooperativa
Gagarin con l'Associazione per Fame Chimica, Ubu Film e CISA Service.
Hanno diretto i film mediometraggi Fame Chimica (1997), vincitore del
"Premio Filmmaker" e del "Festival di Arcipelago",
Liberi tutti (1998), Pompeo (1999), produz. Filmmaker e CNCA.
Hanno scritto e diretto la docu-soap I Love Italy (8 puntate prodotte
da Telepiù e dalla TSI) e numerosi documentari tra cui Lavori in
corso (Prod. Monogatari, trasmesso da Mediaset), Le mani sulla vita (90
min. Prodotto da Camera G&P e Rai Fiction, in onda su TSI e Arté
nel 2002), Regolarmente, Prod. Zebra Communication / Min. Affari Sociali,
Potrei Credere solo a un Dio che sapesse danzare, Prod. Studio Equatore
/ Metamorphosi, Segnalato al Festival di Riccione TTVV, Europa-Maghreb,
Nel 2001 hanno lavorato come autori e registi alla trasmissione televisiva
Le Iene (Mediaset).
Hanno diretto numerosi spot pubblicitari e videoclip musicali, tra cui
Comuntwist dei 99 Posse (premiato come migliore videoclip italiano nel
2001).
Con Multiplicity, agenzia di osservazione del territorio, hanno curato
il progetto USE Uncertain states of Europe esibito con una mostra multimediale
a Bordeaux 2000, Bruxelles 2001, Tokyo 2001, Perth 2002, La Triennale
di Milano.
LA PRODUZIONE
Cooperativa Gagarin
Via Vigevano 45, 20144 Milano
Tel. 02 8360714, e-mail: [email protected]
La cooperativa Gagarin è stata costituita a partire dalla produzione di 'Fame Chimica' con l'intenzione di produrre film di giovani registi.
Fanno parte di Gagarin:
Paolo Vari e Antonio Bocola (registi);
Gianfilippo Pedote (produttore, ha prodotto tra l'altro Il Mnemonista
di Paolo Rosa; Anima Mundi e Evidence di Godfrey Reggio; Un'ora sola ti
vorrei di Alina Marazzi; La situazione di Alessandro Piva; Tartarughe
dal becco d'ascia di Antonio Syxty; Giorgia di Marco Maccaferri; Pompeo
di Bocola & Vari, Il pratone Casilino di Giuseppe Bertolucci);
Franco Bocca Gelsi (produttore esecutivo);
Francesco Scarpelli (sceneggiatore);
Cristina Proserpio (casting e direzione degli attori);
Sabina Uberti Bona (regista e organizzatrice);
Carlo Zito (commercialista).
L'Associazione Fame Chimica è associata a Gagarin per la produzione
di Fame Chimica. All'Associazione Fame Chimica ha aderito la gran parte
della troupe artistica e tecnica, le società Fono Video Sync (montaggio
suono e mix), Movie People (noleggio materiali per le riprese), Cinerent
(noleggio cineprese), e - come finanziatori - ARDACO (società di
produzione), Pasquale Amati, Franco Bocca Gelsi, Gino Puliti, Franco Romieri,
Marco Salmini, Peter Vari.
Ubu film s.r.l.
produzioni cinematografiche e televisive
20159 Milano via Imbonati, 4
tel. +39 02 69311631 - fax +39 02 60730784
[email protected] www.ubufilm.com
Ubu film è stata fondata a Milano da Franco Zuliani nel gennaio 2001
estratto filmografia:
Sweet Dubì - documentario - 46' - 2001 - regia di Francesco Carcano
e Laura Broggi - girato a Berlino e in Repubblica Ceca - coprodotto con
RTSI - trasmesso da Telepiù, RTSI, Planete
Uomini in mare - documentario - 47' - 2002 - regia di Gaetano Maffia -
musiche I Bartok - Rassegna Un posto nel mondo - Varese, novembre 2002
La spettatrice - film d'interesse culturale nazionale - 98' - 2003 - regia
di Paolo Franchi - con Barbora Bobulova, Brigitte Catillon, Andrea Renzi
- fotografia di Beppe Lanci - musiche di Carlo Crivelli - coprodotto con
Emme produzioni - Rosa Camuna d'argento al 22° Bergamo film meeting
- in concorso al Tribeca film festival - New York 1-9 maggio 2004 - distribuzione
Istituto Luce - uscita 7 maggio 2004
Fame chimica - film - 97' - 2003 - regia di Paolo Vari e Antono Bocola
- con Marco Foschi, Valeria Solarino, Matteo Gianoli, Zulù, Teco
Celio - fotografia di Mladen Matula - progetto musicale di Luca Persico
Zulù (99Posse) - coprodotto con Gagarin e Cisa service - distribuzione
Lucky Red.