Clic, booKerang: il libro giusto da regalare
Non sapete quale libro regalare? Ve lo dice booKerang. Niente e-commerce ma uno spazio web che promuove la lettura e la voglia di tornare in libreria.
È stato lanciato Venerdi 9 Maggio alla fiera del libro di Torino il nuovo social network italiano dei lettori e librai. La neonata società Bookerang s.r.l. ha realizzato un progetto che ha già riscosso un notevole interesse da parte degli appassionati di lettura e dagli addetti ai lavori di tutto il territorio nazionale.
L’idea è semplice, l’obiettivo ambizioso: promuovere i libri in rete, avvicinando i lettori… in libreria. A sperimentare un modo tutto nuovo di concepire la lettura è arrivato booKerang. Uno spazio web pensato sì per offrire alle comunità virtuali di lettori la possibilità di gestire i contenuti, condividere le letture, scambiarsi recensioni e commenti, ma anche e soprattutto per incentivare all’abitudine di tornare in libreria, come luogo di incontro oltre che di acquisto.
Niente e-commerce, dunque, bensì un social network di utenti collegati alle librerie, che comprano e regalano libri in libreria. Molto soddisfatto il presidente Emanuele Zippilli: “L’inizio è stato ottimo, abbiamo già raggiunto un buon numero di librerie iscritte e presto saremo presenti in tutte le principali città italianeâ€.
Il meccanismo è facile: su www.bookerang.it ognuno può creare una “biblioteca†personale con uno “scaffale†dei libri desiderati, consultabile on-line dagli altri utenti e dalle librerie. Per fare un regalo gradito basterà andare in libreria, indicare il nome del destinatario ed acquistare uno dei titoli in lista.
Chiunque ami leggere, regalare libri e riceverne in dono è l’utente perfetto di booKerang. Nello stesso tempo booKerang è un servizio che ogni libreria potrà offrire ai propri clienti, adeguandosi fra l’altro ai mutamenti delle tendenze e delle abitudini di acquisto, ed uno spazio privilegiato per le piccole e medie case editrici, in grado di attivare l’interesse delle librerie su prodotti editoriali normalmente poco visibili.
E se il profilo dei lettori italiani, come delineano le indagini di mercato più accreditate, è quello di una comunità ancora esigua rispetto agli altri Paesi europei, contribuire al risultato finale di un maggiore consumo di libri è di sicuro un fatto da applaudire.