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articolo tratto dal CORRIERE DEL MEZZOGIORNOGigione il «divo», ora c'è il documentarioDue videomaker napoletani hanno filmato in tournè il noto re della folk-dance e del suo enorme popolo di fans presenti in tutta Italia Gigione NAPOLI - Il titolo del documentario è tutto un programma: «Dove c'è Gigione non c'è Problema». Chi è Gigione? Solo quei pochi che sono a digiuno di zapping sulle tv private possono candidamente porsi questa domanda. Per tutti gli altri Gigione è l'indiscusso re del trash-folk, l'autore de «La campagnola » (adesso avete capito) e di altre hit che impazzano da tempo anche sul web, ammaliatore delle folle che si radunano nei paesini di Campania, Lazio, Abruzzo, Puglia, e moltre altre regioni, per i suoi concerti-show. Ivano De Simone e Stefania Spanò, i due autori del lavoro, hanno (in)seguito il cantante «divo» durante la sua tournè nell'estate scorsa. Dal corposo numero di riprese è stato realizzato un bel documentario autoprodotto sociologico-musicale sul popolo di Gigione. Ivano De Simone GLI AUTORI - Ivano De Simone, 26 anni, di San Giorgio a Cremano, è videomaker e montatore da diversi anni. All'attivo un docuementario sull'artista Renato Barisani e in curriculum una lunga esperienza a Roma (ha collaborato con La Storia siamo noi). Stefania Spanò, ventiduenne di Secondigliano, è invece artista teatrale. Ora studia mimo corporeo con l'Icraproject del maestro Michele Monetta. La domanda, naturalmente, è: perché fare un ritratto del fenomeno Gigione? «Innanzitutto - spiega Stefania - proprio in quanto è un "fenomeno" culturale, nell'accezione più ampia del termine. E poi pèrché nessuno aveva mai approfondito la figura di questo cantante, molto familiare soprattuto ai campani, presente da decenni in tutte le case attraverso le emittenti locali». CONCERTI - Nel documentario scorrono le immagini di centri come Valmontone nel Lazio, e di Villanova di Cepagatti nel pescarese: in occasione della sagra di paese o di una festa offerta da un ipermercato locale, si riuniscono a centinaia gli aficionados di Gigione, facendo bladoria sotto il palco e chiedendo autografi. Il cantante, che divenne noto a tutto lo Stivale per un famoso passaggio al Maurizio Costanzo show al ritmo della hit «la Campagnola» è originario di Boscoreale, nel vesuviano: divide studi tv e ribalta con il figlio Joe Donatello. Il lavoro è costellato di interviste curiose e un po' naif che restituiscono uno spaccato assolutamente inedito dell'Italia di provincia. «Siamo stati spinti a realizzare il documentario - commentano gli autori - anche per andare un po' controcorrente, contro l’alone di snobismo che circonda questo personaggio». Repertorio incredibile, quello di Gigione: ai brani pornotrash si alternano canzoni sui santi (un must il pezzo su Padre Pio),«tanto che a volte - ricorda De Simone - la Curia non vedendo di buon occhio questo, chiamiamolo, "menestrello indipendente" ha di fatto vietato sue performance in piazza. Che poi però si sono tenute ugualmente a furor di popolo». AUTOPRODUZIONE - Il documentario, di circa un'ora, è interamente autoprodotto. Adesso cerca distribuzione. «Diversi festival di cinema ci hanno contattato grazie anche alla pagina online myspace.com/gigionefilm che sta riscuotendo molto successo. Alessandro Chetta 28 maggio 2008Copyright 2004 © Rcs Quotidiani Spa