About Me
Tullia, figlia del sesto re di Roma, era una vera etrusca. Per
sangue, perché nipote di Tanaquilla e di Tarquinio Prisco; per
diritto, perché sposò il più superbo dei Tarquinii; per tempera-
mento, perché ambiziosa e determinata. Era così sfrenatame-
nte assetata di potere che viene ricordata come uno dei
personaggi più torvi e crudeli della complessa saga che
determinò, nel bene e nel male, la vita di Roma ai tempi della
monarchia.
La nostra Tullia, invece, nasce a Messina il 18 Ottobre 1974,
i suoi primi studi si svolgono nella città natale, poi in Toscana
dove consegue un diploma di laurea presso la facoltà di Lette-
re e Filosofia dell’Università di Firenze.
Ma nel frattempo, Tullia canta.
La musica l’ha scoperta a sette anni, da quando papà Angelo
Barbera la parcheggiò per la prima volta nella stanza della
musica, proprio accanto alla cartoleria di famiglia dove lui
lavorava tutto il giorno.
In quell'ambiente contenitore di idee, in quell’archivio senza
tempo della musica, la bimba scoprì che da ogni cassetto tra-
boccavano vinili, cd, audiocassette di cantanti e musicisti di
ogni genere, epoca e stile. Per sua fortuna papà Angelo era
un appassionato collezionista.
Ogni pomeriggio dopo la scuola, Tullia lo passava ad ascoltare
artisti del calibro di Edith Piaf, Billie Holiday, Riccardo Cocciante,
Mozart, Chopin, Steve Wonder, Janis Joplin, Dionne Worwik,
Rondò Veneziano, Mina, Whitney Houston, Frank Sinatra, Aretha
Franklin, Elvis Presley… e poi giocava a dattilografare pensieri
musicali con macchine da scrivere da collezione, sognando di
poter diventare una grande poetessa.
Sembrano essere, col senno di poi, le basi ideali per intrapre-
ndere la strada della cantautrice.
Con l’aiuto delle inaspettate qualità vocali, di qualche lezione
di canto e di tanto entusiasmo, Tullia reinterpreta a modo suo
i brani che aveva impressi nella memoria, e lo fa talmente
bene che cantare diviene per lei una passione che la vede
diventare protagonista in diversi locali della Sicilia e succes-
sivamente della Toscana.
Ma è a Milano che si aprono le frontiere delle collaborazioni
importanti con musicisti di elevato calibro, per qualità umane
e tecniche. Nel suo percorso infatti, muove i primi passi
significativi nel programma di Canale 5: â€Pop Starâ€, e poi per
la Rai come componente del fortunato duo latin-dance:
“Dos Y Tres†, (New Music International), che la incorona,
insieme all’amica argentina Victoria Suarez, reginette
dell’estate musicale del 2003 con il tormentone latino: "Lo sé",
brano utilizzato addirittura per lo stacchetto delle Veline di
Striscia la notizia.
Nel frattempo collabora anche alla scrittura di pezzi dance
nella scuderia di J.T.Vannelli Company, con il quale lavora
saltuariamente e fa la turnista in diversi studi di registrazione
trovando il tempo anche per incidere qualche brano per le
richieste della radio RosAndRos.
Non diventò poetessa è vero, ma galeotta fu quella macchina
da scrivere che per gioco trasferì sulla cellulosa pensieri
e sensazioni di una bambina umile e sveglia, affacciata alla
finestra che da sul cortile del mondo che sta fuori.
Col tempo quelle frasi, apparentemente sconclusionate,
divennero i fondamentali dei testi delle sue prime canzoni,
appassionate e romantiche, autobiografiche e piacevoli, ma
soprattutto fresche e spontanee.
Tullia canta principalmente in lingua inglese, ma ci sono
brani anche in italiano e spagnolo.
Oggi, affiancata dal chitarrista Heggy Vezzano e dal
sassofonista Marco Zaghi è impegnata nella produzione del
suo primo Album: “Emotions’â€, il suo effettivo punto di
partenza nell’avventurosa, tormentata ma per lei inevitabile
sfida cantautorale.