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Sono AMEDEO (scritto tutto maiuscolo), sono Amedeo Camillo Felide Augusto Magno, Conte di Mugiana. Sì, sono un Felis Catus dell' onorevole Famiglia dei Felidi, ma voi plebei potete dire semplicemente "gatto".
Ho un pedigree lungo diciassette chilometri che mi sono autocertificato. Il mio manto è lucente e lo pulisco più volte al giorno seguendo con attenzione le striature castane che si dipanano lungo le mie sinuose rotondità .
Dormo 20 ore su 24 perciò ho una vita molto frenetica: in quelle misere 4 ore di desta devo lavarmi, mangiare, disribuire peli per casa e anche farmi le unghie sul divano! Che vita intensa!
Vivo in un appartamento al centro della mia piccola e ridente contea e ivi ospito una donna delle pulizie di nome giorgia (scritto minuscolo). Ebbene sì, sono molto generoso con giorgia, ma in fondo lei mi conosce da quando ero ancora in fasce...ormai ci sono affezionato e le concedo anche di rimproverarmi ogni tanto, ma ovviamente mai mi abbasso a rispettare le sue ridicole regole: sono Conte io!
Una volta mi ha addirittura definito "misero distributore di peli"! INAMMISSIBILE! Per ricordarle chi comanda le ho steso l'albero di Natale con un mega calcio rotante che mi aveva insegnato Chuck Norris pochi giorni prima.
Tuttavia giorgia mi piace: non le interessano le scarpe e le borse firmate, va dalla parrucchiera raramente, ma si lava tutti i giorni. In disco ci va perchè Elisa la costringe, si diverte anche ma non aspetta il fine settimana per quello.
Odia i centri commerciali e le persone sgarbate, preferisce un giro in centro per prendere un tè alle 5 e dimenticare quante volte ha strisciato il bancomat. Le piace andare al cinema ma dopo pochi giorni ha già dimenticato titolo del film, attori e trama...questo forse la rende poco affidabile.
Per le vacanze sceglie le città d'arte o la montagna, il mare non fa per lei (e nemmeno per me).
giorgia ha avuto molto dalla vita (pensate anche solo al fatto di poter vivere al mio capezzale!). Speriamo che Dio non si accorga mai di aver fatto le differenze o di averle dato troppo...
