Diva Mamuri è un progetto.
Nasce nel 2004, nelle vicinanze di Perugia, per volere di 5 elementi confluiti nella città umbra per motivi di....studio e provenienti da esperienze musicali diverse...
Ben presto però la struttura si allarga a 6 elementi, salvo poi trovare la formazione finale ed attuale.
Diva Mamuri si fonda realmente, più che sulle persone, sulle idee...
Idee di ricerca e sperimentazione, di fusione fra generi molto lontani fra loro, finalizzati alla creazione di un ensemble dal sound unico.
Gli ecletticismi funky e la tecnica del blues, sembrano fondersi su tappeti stesi fra il prog e l'elettronica.
Diva Mamuri cerca di non ritrovarsi in Nessuno, ma di ispirarsi a tutti coloro che hanno provato a cambiare i colori del mondo della musica.
Diva Mamuri ha molte anime e molte esperienze precedenti, che vanno dall'heavy metal al blues puro, anime innamorate della psichedelia, ma innamorate anche dei suoni acidi elettronici.
La Diva ha iniziato il suo percorso nei locali del perugino,fra il 2004 e il 2005 , con apparizioni nel Lazio e in Toscana.
Nel periodo di maggiore esposizione, culminato con la registrazione di "Orgiastica" demo 005, la Diva ha ulteriormente incrementato le esibizioni live diventando una piccola ma solida realtà del panorama musicale umbro.
Nel 2005, in maniera quasi sorprendente, Diva Mamuri decide di prendersi una pausa e di interrompere ogni attività , congedandosi dal pubblico con un "ultimo" live a Massa Marittima (GR).
Sorprende molto meno, invece, il fatto che dopo un anno, i 5 componenti del gruppo si ritrovino in una jam-session che, praticamente all'istante, fa capire a tutti quale sia la strada giusta da riprendere...
Diva Mamuri, però, questa volta decide di adottare una nuova filosofia, centellinando le apparizioni in pubblico, a favore di una più intensa attività in studio, al fine di stravolgere e perfezionare il proprio repertorio.
Dai primi mesi di quest'anno, Diva Mamuri ha deciso di presentare "008", il nuovo materiale live, nel quale trovano posto, oltre a poche ma fondamentali pietre miliari della vecchia produzione, i nuovi lavori del gruppo, e, per la prima volta nella sua "storia", alcune cover-tributo a chi, appunto, ha provato a cambiare i colori della musica.
myspaceeditor.it
http://www.youtube.com/watch?v=4Zv-alKAomA