Rollin’ Papers

Nel lontano 2000, tre ragazzetti decidono di affogare gli scompensi riproduttivi nel rock, e cominciano a fare le prime schitarrate sulle rive della Seriola Resegotta, proprio al confine tra S.Polo e le Bettole. Questi piccoli rebelòt sono:
-il sieriffo, rimasto fuori dai videogiochi, aspirava a diventare la più maleducata rock star formando una band country-blues (figüras!!). Ora è solo un meschino zappatore delle corde senza ambizioni.
-il Paina, rimasto fuori, cercava di sfogare la sua rabbia verso il nulla con le sgrattuggiate e le distorsioni a zanzara. Ora, è un sudicio scapolone (...).
-il Botta, rimasto fuori dal metal, cominciava le prime sbatterate sulle orme heavy metal (heavy metal!!). Ora è anche manico alla guitar!!
Subito si rendono conto del potenziale miscuglio dato da quelle diverse ispirazioni. I primi concerti nelle scuole sono con il bassista "in prestito" (Grande Patriz!!) prima dell'arrivo di Vega, quasi come per immacolata concezione.
Questo ragazzo, rimasto fuori dalla carne, era un tenero cucciolo buono come il pane. Ora è un gran cafone, e non perde una sola occasione per dar bella vista della sua volgarità, e che figuracce che ci fa fare!!
Per un paio d'anni i ragassi giracchiano per feste e locali fino a quando non arriva Helgast alla voce. Egli, rimasto fuori dalla Grazia d'Iddio, ha sempre militato alle batterie di gruppacci black-death-fuckin-Brixian-war metal come M.D. o E.F. Ora sembra essersi dato una calmata, ma nessuno ci scommetterebbe...
Attualmente i Rollin' Papers hanno raggiunto un livello di ignoranza disarmante che esibiscono con orgoglio ad ogni concerto.