About Me
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Dal 18 aprile sarà in rotazione radiofonica “Are we gonna shake today†il primo singolo di SON, giovane e promettente cantautore prossimo alla pubblicazione del suo disco d’esordio “Wasted Time†(Music Solutions).
Si tratta di un progetto interessante, di alta qualità artistica e dal respiro internazionale, grazie anche all’utilizzo dell’inglese.
“Are we gonna shake today†racconta la storia di un’avventura da club, che non finisce tra l’alcol e le luci ma che ha un seguito romantico e sensuale. La donna sfacciata e prepotentemente sexy è il tema centrale di questo funk-rock, è lei la vera vincitrice, la violenza delle ritmiche è solo sua, l’uomo diventa una sua pedina, non ha il tempo di dirle di no, non è capace di allontanarlaâ€.
Nato in un paese di provincia nel sud dell’Italia 21 anni fa, ho scelto di chiamarmi SON perché mi sento figlio dei generi musicali che ascolto e che hanno contaminato il mio modo di fare musica. Il mio primo incontro con la musica è stato all’età di 10 anni ascoltando i dischi di Battisti, poi, crescendo, mi sono appassionato al mondo musicale in generale, con un’attenzione in particolare a quello anglosassone, seguendo un po’ tutti i generi, dal blues alla motown, al pop. Nelle mie canzoni parlo di sentimenti, d’amore, di liti e rotture tra amanti, situazioni scomode e avventure sensuali. Gli anni ’60 e ’70 hanno influenzato il suo modo di fare musica, sia per la bellezza dei suoni e dei colori, sia per quello che in quel periodo esprimevano. Anche per questo ha scelto di registrare come si faceva una volta, utilizzando il “vecchio†24 piste analogico, per rendere il suono più caldo ed espressivo, molto vicino ad un esecuzione “Liveâ€.
La mia è una passione viscerale per la musica, a volte tocca picchi di mania e ossessione, gli odori dello strumento, le sensazioni tattili che mi trasmettono lo sfiorare la corda di una chitarra o di un basso o il suono di una bacchetta sulla pelle di un rullante sono per me linfa vitale. Da quando compongo, la musica è diventato uno dei miei chiodi fissi. Non ho una grossa preparazione dal punto di vista didattico, mi rimane più facile suonare d’istinto, ma credo di avere una mia dimensione ritmica, nella quale mi muovo con grinta e facilità . Le mie composizioni, almeno quelle più funk, nascono “in casa†iniziando a suonare il basso su un loop di batteria, per poi aggiungere qualche riff o accordo di chitarra per dare colore e identità al pezzoâ€.