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PERCHE' TYLER?
Parte Prima – Ispirato ma non troppo
Uhmm…. Correva il 2000 a.D. e dopo aver tanto aspettato per l’uscita di questo misteriosissimo film intitolato “fight club†finalmente avevo l’occasione di vederlo…..
Avevo già letto quale preview e i commenti erano contrastanti : da una parte la solita schiera di perbenisti e moralisti ( che scalciano ed incendierebbero qualsiasi marocchino o albanese , magari dopo esser stati in chiesa, magari membri onorari dell’ N.R.A. e quindi ex K.K.K. legalizzati) che definivano il film come un ammasso di uomini sudati, denti rotti, sangue e violenza sputacchiata qua e là senza alcuna connessione logica ( cazzo, ma la violenza l’ha mai avuta una connessione logica??mah…)con il bellone di turno a mostrarci la sua tartaruga ed i suoi bicipiti.
Altri ancora , magari più progressisti ma sicuramente più aperti avevano visto il film come un prototipo: certo, c’era sangue, sudore e violenza ; sesso,parolacce e nasi fracassati; ma tutto ciò non dava un’etichetta al film , nessuno diceva “ah…è un film cattivo perché ci sono i denti rotti- oppure- ah è un film buono perché si vede la figa di Sharon Stoneâ€â€¦.no…nessuna etichetta….il film era un dark movie cattivo truce e follemente grottesco a volte….
Cmq, io riuscì a vederlo.
All’inizio mi aspettavo un film del tipo J.C. VanDamme che scoppia a suon di pugni il “monellone†di turno….
Ma non era proprio così….era una storia molto diversa….così contorta che dovetti riguardare il film per la seconda volta dopo una settimana….
Ne seguì che ne rimasi affascinato….il film fu ispirante per me.
Cristo, anche io avevo due personalità …quello che ero e quello che sarei voluto essere…io come ognuno di noi…..e così iniziò tutto.
Parte Seconda – Making of Caos
Bene, sentendomi ispirato e mosso dalla mia capacità dialettica e di scrittore (wahaha) iniziai a fare quale volantino provocatorio o semplicemente osceno così da ridestare qualche cervello sopito o almeno per far parlare di qualcosa che non fosse il calcio o la moda.
Iniziai così il progetto Mayhem….o progetto Caos….
Passò del tempo e dai volantini passai ai muri, alla scuola, alle lunghe discussioni con gli amici…ponderavo ogni scelta…ma sentivo che tutto era incompleto…il progetto mancava della sua idea primigenia : far fluire la rabbia , lo stress o che cazzo vi angoscia e vi tiene dalle palle, da noi stessi e ringraziare l’altro che fungerà da valvola di scarico…..e l’altro farà lo stesso con voi.
Parte Terza – 2001 Odissea nell’abisso
Intanto eravamo arrivati al 2001.
Ok. Prendi un me furente e deluso aggiungigli una sua ipotetica seconda personalità ,più un pizzico di follia ed un goccio di amici complici ed avrai il tuo momento di totale pericolosità .
Ero una mina vagante.
Ero un potenziale massacratore di persone magari solo perché mi si era alzato a destra e non a sinistra come al solito….ero la rabbia incarnata ….
Sapete? Se ognuno di noi masochisticamente si assumesse la responsabilità o meglio la colpa delle cose che gli capitano per decisione della stronzetta di turno o dell’amico assetato di fica, allora ognuno di noi svilupperebbe una tale rabbia contro se stesso da volersi letteralmente fare a pezzi.
/me passava un periodo di stra-merda.
Pensavo che una volta arrivato a toccare il fondo, più sotto non si poteva scendere…..
Oh, ma com’è doloroso scoprire che il fondo è una teoria soggettiva…..sai per me il fondo è 3m…..sai per me invece è di 457m…oh no,per me invece è di 86931m…..e così via….
E quando tutto ciò non basta a farti capire che sei in caduta libera verso l’abisso o che forse tu non hai idea soggettiva del fondo, allora inizierai a scoprire che trovi un ipotetico fondo ed inizi a scavarlo con le unghie….scendendo sempre più giù…..
Ero la colpa umanizzata dei mali che mi capitavano…..un piccolo stronzo che passava l’inferno e sapeva che lo aveva creato da sé….(pensavo a quel tempo che fosse tutta colpa mia delle cose ma poi, illuminato dalle nocche ruvide aprii gli occhi e vidi che in fondo gli stronzi mi stavano affondando…avevano rovinato quella piccola parte della mia vita)
E quindi pervaso da una cupa illuminazione iniziai a percuotermi il faccino con pugni così serrati e violenti che mi domandavo “a chi cazzo odio così tanto??†ed intanto disegnavo fiori di sangue per terra….
Ogni sera nascondevo il mio volto…..e morivo.
Ed ogni mattina mi risvegliavo rinato.Pesto.
Parte Quarta ed ultima – Il battesimo del fuoco
Tutto ciò andò avanti per un po’ di tempo.
Ogni sera sentivo la mia sorellina adottiva piangere e gridare di smetterla…..ma non potevo seguirla , né volevo. Volevo soltanto non pensare, svuotare lo stomaco annodato, lasciare libera la mente. Come qualcuno disse una volta, io evacuavo l’anima. A suon di cazzotti.
Un giorno però ebbi la svolta; finalmente qualcuno aveva iniziato a capire il perché di questa auto-violenza ed incuriosito iniziò a chiedermi se realmente funzionava.
Mi vedevano furente ogni notte e poi, dopo il trattamento, calmo come una vacca indù.
Mi vedevano ordinato e con lo sguardo di ghiaccio, poi, dopo il trattamento, sporco, sudato sanguinante ma con gli occhi vispi ed accesi.
Ero il perfetto dottore di me stesso. Nessuna cura miracolosa fotti soldi e tempo. Solo risultato. Con dolore e sacrificio però.
Iniziai con il mio bro di sangue a cercare qualche posto per il nostro club.
Trovammo il luogo.
E le voci girano veloci, così trovammo anche altra gente come noi. Amici e non.
Ci riunimmo tutti.
Siccome ero l’ideatore primigenio toccò a me spiegare il perché e soprattutto spiegare che la cosa era realmente sentita. Che ci credevo in quello che stavamo facendo ed in quello che stavo dicendo.
Così mi colpì da solo. Una volta. Due volte. Tre volte. Quattro volte. E così via.
C’era un silenzio carico di stupore. Forse nessuno ancora credeva a quello che veramente si andava a fare.
Nessuno ancora capiva che non erano incontri di lotta clandestina ma solamente “sedute terapeuticheâ€â€¦..ringraziare dopo l’uso….
Iniziò quel giorno il nostro club….eravamo una leggenda metropolitana come il coccodrillo nelle fogne di New York…..nessuno sapeva se era vero o meno.
Nessuno sapeva chi ne facesse parte.
E quel giorno, e per molti altri ancora, gli amici del club mi chiamarono Tyler.
Fino alla fine.
Tu rappresenti la Torre (tarocco n.XVI)
Tu sei La Torre.
Ambizione, combattimento, guerra, coraggio. La distruzione, pericolo, caduta, rovina.
La Torre rappresenta guerra, distruzione ma anche rinnovamento spirituale. I piani sono disgregati. Le Sue viste e le idee cambieranno di conseguenza.
La Torre è una carta di guerra, una guerra tra le strutture di bugie ed un lampo di verità . La Torre sta in piedi per "concetti falsi ed istituzioni nei quali noi crediamo davvero." Tu sei stato scosso; accecato da una rivelazione scandalosa.Vedere una una verità che un uomo normale rifiuta. Oppure abbattere credenze che sono costruite così bene. Quello che è molto importante per ricordare è che il far crollare in giù di questa struttura,è comunque doloroso,ma fa spazio a qualche cosa di nuovo da esser costruito.