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Suono la chitarra dall'età di 13 anni e scrivo canzoni da sempre. Nel 1969 ho suonato con il mio gruppo a "La Mecca" di Rimini, conoscendo Fred Bongusto che si esibiva nello stesso locale: qualche anno dopo, Fred mi ha regalato una fantastica interpretazione di un brano che avevo scritto insieme a Giorgio Calabrese e a Piero Braggi (Chitarrista di Peppino di Capri): questo brano si chiama "Inevitabilmente poi" ed ho voluto inserirlo a pieno titolo nella mia pagina. L'altro brano presente nella pagina è "Non dire mai", cantata da Peppino di Capri. Anche Peppino di Capri, nel 1973, dopo aver vinto il Festival di Sanremo con la splendida "Un grande amore e niente più", decise di cantare una mia canzone e ne scelse una delle pochissime da me scritte sia come musicista che come paroliere (Non dire mai) inserendola nel suo LP dal titolo SPL 705: il disco, con l'aiuto della vittoria di Sanremo, fu un grande successo.
Sono stato "Folgorato sulla via di Damasco", chitarristicamente parlando, prima dalla BossaNova e, qualche anno più tardi, dalla musica di James Taylor: questi due generi musicali, apparentemente contrastanti, possono spesso andare molto d'accordo con dei risultati straordinari. Per moltissimi anni ho completamente ignorato la musica napoletana, senza alcuna eccezione. Poi ho scoperto un particolare periodo, quello degli anni '50, che ha visto la nascita di grandi capolavori, tutti accomunati da un elemento determinante: l'influenza della musica americana del dopoguerra. Brani come "Anema e core", "Accarezzame", "Luna Rossa" e tanti altri, ascoltati senza le parole napoletane, non hanno niente da invidiare agli evergreen americani e tutto ciò è confermato dalle numerosissime versioni che questi brani hanno avuto all'estero, con il testo in inglese. Per dimostrare la veridicità di questa mia tesi, mi sono cimentato di recente con un brano conosciutissimo di quegli anni '50 "Me So' 'Mbriacato 'E Sole" e ne ho fatto una versione molto "brasiliana" con l'aiuto del mio amico Andrea Arcella, grandissimo tastierista e versatile arrangiatore. Di quel periodo, la canzone che amo di più è "Tu che m'é 'mparato a fà ", scritta dal grande Armando Trovajoli, che peraltro non era napoletano. La versione più bella di questo brano è certamente quella di Sophia Loren. Una ulteriore conferma di quanto siano "internazionali" le canzoni napoletane degli anni '50 è stata, una decina di anni fa, la meravigliosa versione di "Luna Rossa" eseguita per la prima volta da Caetano Veloso a Piazza Plebiscito durante un concerto di Capodanno: una favola!
Napoli in Bossa
Caetano Veloso canta Luna Rossa
al violoncello Jaques Morelenbaum
1997
YOU'VE GOT A FRIEND
JAMES TAYLOR & CAROL KING
Live
1971
FIORELLA MANNOIA & JAMES TAYLOR
YOU'VE GOT A FRIEND
Live 9 ottobre 1997
Il 9 ottobre 1997, in un memorabile concerto live, James Taylor si esibì al “Propaganda†di Milano facendosi accompagnare, anziché dai suoi musicisti abituali, da Elio e Le Storie Tese, che furono certamente all’altezza dell’evento: l’unico elemento estraneo al gruppo era la figlia Sally Taylor, che gli faceva da corista insieme ad Elio. Il momento più emozionante del concerto fu certamente il duetto con Fiorella Mannoia, visibilmente emozionata, perfettamente riuscito con l’esecuzione della celeberrima “You’ve Got A Friend†di Carol King. James Taylor non rinunziò quella sera a suonare con la sua mitica chitarra acustica costruita apposta per lui dal liutaio James A. Olson.
FIORELLA MANNOIA, CHICO BUARQUE, TOQUINHO
" O QUE SERA' "
al piano Silvia Goes
Nel 1976 il film "DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI", tratto dal romanzo di Jorge Amado, ebbe un notevovole successo grazie alla protagonista Sonia Braga e grazie alla colonna sonora (O que serà ) scritta appunto da Chico Buarque.
ESTATE - JOAO GILBERTO
Dal 23 al 31 Agosto 1983 si svolse al Circo Massimo di Roma una eccezionale manifestazione musicale dedicata ai musicisti di Bahia, capitale del Samba. La presenza più prestigiosa fu certamente Joao Gilberto, che quella sera presentò la sua versione di "ESTATE" di Bruno Martino. Joao aveva sentito questo brano dalla viva voce di Bruno Martino negli anni '60, in Versilia, nel corso di una sua tournee italiana non molto fortunata: infatti in quegli anni la "bossa nova" era poco conosciuta in Italia ed il grande Joao, già famoso in Brasile, fu accolto con molta freddezza dal pubblico italiano. Dopo parecchi anni decise di incidere quel pezzo che gli era rimasto nel cuore e regalò a Bruno Martino la sua più grande soddisfazione musicale ed al pubblico di tutto il mondo una interpretazione che resterà per sempre nella storia della musica evergreen.
PAULINHO NOGUEIRA – SAMBA EM PRELUDIO
In questo video Paulinho Nogueira, maestro di chitarra di Toquinho e autore della celeberrima “Bachianinha†esegue nel salotto di casa sua “Samba em Preludio†di Baden Powell, riuscendo ad interpretare con una sola chitarra anche la parte centrale del brano, dove si sovrappongono la strofa ed il ritornello. Fino a questo momento, è l’unico chitarrista che sia riuscito a fare tutto da solo: normalmente, in questo brano le parti di chitarra vengano registrate separatamente e poi sovrapposte.
PAULINHO NOGUEIRA
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