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_BLUEBERRY_ Il CarciOfinO Sott'OdiO

blueberrysottodio

About Me


IO SONO LA VENDETTA SGHIGNAZZANTE DI JACK.
IO SONO LA VITA SPRECATA DI JACK.
IO SONO IL TUMORE CHE HA UCCISO JACK.

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My Interests



E' APERTA LA STAGIONE DEGLI UMANI

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HURT

I hurt myself today
To see if I still feel
I focus on the pain
The only thing that's real
The needle tears a hole
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything

What have I become
My sweetest friend
Everyone I know goes away
In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

I wear this crown of thorns
Upon my liar's chair
Full of broken thoughts
I cannot repair
Beneath the stains of time
The feelings disappear
You are someone else
I am still right here

What have I become
My sweetest friend
Everyone I know goes away
In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way

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..

"CERCO RAGAZZO BEN FATTO TRA I 18 E I 30 ANNI PER ESSERE MACELLATO"

-IL MAESTRO MACELLAIO-

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I'd like to meet:



E così ricopro la mia muta perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi
E SEMBRO UN SANTO QUANDO FACCIO LA PARTE DEL DIAVOLO

SE AVEVATE PAURA DI RATZINGER
ANCORA NON CONOSCEVATE LUI...

TILL

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Movies:



"Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi… Vendetta… E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V."
"Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare."
"Non me ne frega un beneamato cazzo di quello che sai o non sai. Tanto ti torturo ugualmente e non per vere informazioni. E' che mi diverto a torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare e' invocare una morte rapida, che ovviamente non otterrai."
"Ecco i vostri nomi: Mr. Brown, Mr. White, Mr. Blonde, Mr. Blue, Mr. Orange e Mr. Pink! - Perché io sarei Mr. Pink? - Perché tu sei un frocio, va bene? - Perché non ci scegliamo noi il colore? - Non se ne parla neanche. Ci ho provato una volta, non funziona...quattro ragazzi, tutti a litigare per chi si doveva chiamare "Mr. Black."»
"-Cosa c'è nella valigetta?- -Il bucato sporco del mio capo- -Il tuo capo ti fa lavare la biancheria?- -Quando la vuole pulita- -Sembra un lavoro di merda- -Curioso, stavo pensando la stessa cosa di te."
"Butch:"E adesso?" Marsellus:"E adesso... ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso, con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo. Ho una cura medievale per il tuo culo"
"In un altra occasione vi ritrovereste col cervello spappolato ma per vostra fortuna mi avete trovato in un momento di transizione..."
"Piccolo di chi è questa moto? Non è una moto è un chopper... Di chi è questo chopper? Di Zed... E chi è Zed? Zed è morto."
"Se tu avessi mai preso un'arma in mano ti sarebbe tutto molto più chiaro"
"L’etere è diabolico, ti fa comportare come l’ubriacone del villaggio di un romanzo irlandese: perdita totale di ogni elementare capacità motoria, vista offuscata, niente equilibrio, lingua intorpidita, la mente si rifugia nell’orrore incapace di comunicare con la colonna vertebrale. Il che è interessante perché ti permette di osservarti mentre ti comporti in quel modo spaventoso ma non puoi farci niente..."
"Avevamo due buste di erba, settantacinque palline di mescalina, cinque fogli di acido superpotente, una saliera mezza piena di cocaina, un'intera galassia multicolore di eccitanti, calmanti, scoppianti, esilaranti. E anche un litro di tequila, un litro di rum, una cassa di birra, mezzo litro di etere puro e due dozzine di fialette di popper."
"Ecco che se ne va. Uno dei prototipi di Dio, un mutante ad alta potenzialità neanche preso in considerazione per le produzioni di massa. Troppo strano per vivere e troppo raro per morire."
"La verità è che sono cattivo,ma questo cambierà,io cambierò.E'l'ultima volta che faccio cose come queste, metto la testa a posto,vado avanti,rigo dritto,scelgo la vita.Già adesso non vedo l'ora,diventerò esattamente come voi;il lavoro,la famiglia,il maxi-televisore del cazzo,la lavatrice,la macchina,il cd e l'apriscatole elettrico,buona salute,colesterolo basso,polizza vita,mutuo,prima casa,moda casual,valigie,salotto di tre pezzi,fai da te,tele-quiz,schifezze della pancia,figli a spasso nel parco,orario d'ufficio,bravo a golf,l'auto lavata,tanti maglioni,natale in famiglia,pensione privata,esenzione fiscale,tirando avanti lontano dai guai,in attesa del giorno in cui morirai."
"-Amore quando torni? -Torno presto non devi preoccuparti,mi occuperò io di te -Dimmi che tornerai oggi - Si,tornerò oggi,e non ti lascerò mai più te lo giuro - Non l'avrebbe rivisto mai più."
""Se c'è una magia nella boxe… è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione… al di là di costole incrinate… reni fatti a pezzi e retine distaccate. E' la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te."
"Una volta avevo un cane. Era malato, non si poteva muovere. Allora una volta mio padre lo caricò in macchina e lo portò via e quando tornò era da solo. - Perchè mi dici questo? - Perchè voglio che tu faccia per me quello che mio padre fece per il mio cane."
"Trema nel vento come l'ultima foglia di un albero morente. Lascio che senta i miei passi, si irrigidisce solo un attimo. Si alza un vento elettrico, è morbida e calda é quasi priva di peso, il suo profumo è una dolce promessa che mi riempe di lacrime gli occhi. Le dico che andrà tutto bene, che la salverò da ciò che le fa paura e che la porterò lontano da tutto. Le dico che la amo. Il silenziatore fa dello sparo un sospiro, la tengo stretta fino all'ultimo. Non saprò mai da cosa scappasse. In mattinata incasserò il suo assegno."
"Se a Sin City imbocchi il vicolo giusto puoi trovare di tutto... di tutto."
"-Chiediti se vale la pena di crepare per il cadavere di una donnaccia.- Marv-"Di crepare,di ammazzare, di bruciare all'inferno.amen."
"-Ti darà una qualche soddisfazione uccidere un vecchio solo è indifeso?- -Ucciderti no,nessuna soddisfazione. Ma quello che viene prima me lo godo."
"Noi Spartani discendiamo da Eracle. Ci hanno insegnato a non indietreggiare mai,ci hanno insegnato a non arrenderci mai. Ci hanno insegnato che la morte sul campo di battaglia è la gloria più grande che la vita possa offrirci... Spartani. I migliori guerrieri che il mondo abbia mai avuto."
"E un uomo che si ritiene un dio sente un brivido molto umano risalire lungo la schiena"
"Spartani,preparate la colazione e mangiate molto...perchè stasera ceneremo nell'ade!"
"Tu vuoi affrontare Serse solo con questo pugno di soldati? Credevo che Sparta avrebbe almeno eguagliato il nostro numero - Non è così? Tu lì... qual è il tuo mestiere? - Sono un vasaio signore - E tu Arcade qual è il tuo mestiere? - Scultore signore - E tu? - Fabbro signore - SPARTANIIII QUAL E' IL VOSTRO MESTIERE? - AUUUU AUUUU AUUUU - Visto caro amico? Ho portato molti più soldati di te-"
"Prima regola del Fight Club: non dovete mai parlare del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Terza regola del Fight Club: se qualcuno si accascia, è spompato, grida basta, fine del combattimento. Quarta regola del Fight Club: si combatte solo due per volta. Quinta regola del Fight Club: un combattimento alla volta. Sesta regola del Fight Club: niente camicia, niente scarpe. Settima regola del Fight Club: i combattimenti durano tutto il tempo necessario. Ottava regola del Fight Club: se è la vostra prima sera al Fight Club, dovete combattere."
"Volevo infilare tra gli occhi una pallottola a tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie. Volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiagge francesi che avrei visto. Volevo respirare fumo. Volevo distruggere qualcosa di bello."
""So anche con che mano ti masturbi, la sinistra."
"Il fucile è la prima arma che s'impara ad usare, perchè ti permette di mantenere una certa distanza dal cliente. Più ti avvicini a diventare professionista, più riesci ad avvicinarti al cliente, il coltello per esempio è l'ultima cosa che s'impara..."
"Adoro questi momenti di calma prima della tempesta. Mi ricordano sempre Beethoven... tu l'hai mai sentito Beethoven?" "Non saprei capo..." "Beh, ora te lo faccio sentire io."
"Ho detto di uccidere un uomo non di distruggere l'intero edificio!"
"Ho smesso di crescere, ora sto invecchiando..."
"Beati gli smemorati perchè avranno la meglio anche sui loro errori"
"La sabbia è sopravvalutata... sono solo sassi minuscoli."
"In questo momento potrei morire Clem. Io mi sento così felice...Non avevo mai provato cosa fosse la felicità...Sono esattamente dove voglio essere."
"E' cosi difficile divertirsi di questi tempi, persino sorridere fa male alla faccia..."
"Noi semo quella razza che non sta troppo bene
che di giorno salta i fossi e la sera le cene
lo posso gridà forte fino a diventar fioco
noi semo quella razza che tromba tanto poco
noi semo quella razza che al cinema si intasa
per vedere donne gnude e farsi le seghe a casa
eppure la natura ci insegna sia su monti sia a valle
che si po' nasce bruchi pe' diventà farfalle
noi semo quella razza che l'é fra le più strane
che bruchi semo nati e bruchi si rimane
quella razza semo noi e l'é inutile far finta
c'ha trombato la miseria e semo rimasti incinta"
"Oh Mario! Tu sei tanto imbecille pora creatura. Tu fai schifo a guardarti. tu sei brutto e scemo, tu fai ribrezzo al popolo del mondo. Mario te tu non sei un uomo te tu sei un lombrico. Mario puttana d'Eva tu mi fai effetto all'intestino. Con te le provai tutte pe' abortire un ci fu verso, tu sei voluto nascere pe' forza! Ecco sei contento? Te tu sei il mio patimento, te tu sei il soffrimento delle mie giornate, te tu sei il sogno brutto della mia nottata! Mario tu mi fai schifo, tu metti in subbuglio il mio sistema di donna sensibile...un ti sopporto tu mi fai rivoltà i budelli!"
"Bella fica te..."
Slevin:"Mi scusi ma lei chi è?" Il Boss:"Io sono il Boss" Slevin:"Credevo che fosse lui il Boss" Il Boss:"Perchè ci somigliamo?"
Rabbino: "Sono un malvagio che non perde tempo a chiedersi come poteva essere. Io sono quello che poteva essere e quello che non poteva essere. Io vivo quì e dal vicino. La mia erba è sempre verde."
Il Rabbino:"Gli sfortunati sono soltanto un metro di riferimento per i fortunati, tu sei sfortunato, così io so di non esserlo, sfortunatamente i fortunati riconoscono la fortuna solo quando la perdono. Prendi te stesso per esempio, ieri stavi meglio di oggi eppure ti ci voleva oggi per capirlo.

Television:

Da quando c'è lei non ci sono più io.....

Books:


"...Chi sei?"-domandò il piccolo principe-"Sono una volpe"-"Vieni a giocare con me? Sono così triste..."-"Non posso giocare con te,non sono addomesticata."-"Che cosa vuol dire addomesticare?"-"Vuol dire creare dei legami. Tu per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Ma se tu mi addomestichi,noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo,e io sarò per te unica al mondo..."[...] La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi,la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire come una musica. E poi,guarda! Vedi laggiù in fondo,dei campi di grano? Io non mangio il pane,e il grano per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano,che è dorato,mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..."[...] Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina:"Ah!"-disse la volpe-"Piangerò."-"La colpa è tua,io non ti volevo fare del male,ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."-"E' vero"-"Ma piangerai!"-"E' certo"-"Ma allora che ci guadagni?"-"Ci guadagno"-disse la volpe-"Il colore del grano..."
"Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello, un colibrì, che conoscemmo insieme, io e te, tanto tempo fa."[...]" Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel per sempre. Di tanto in tanto noi ci incontreremo nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire."
"Siddharta" disse "Tutti e due siamo diventati vecchi. Difficilmente ci rivedremo in questa forma umana. Vedo,amico,che tu hai trovato la pace. Io riconosco di non averla trovata. Dimmi ancora una parola, dammi qualcosa ch'io possa afferrare, ch'io possa comprendere." Siddharta taceva e lo guardava con quel suo sorriso tranquillo, sempre uguale. Mentre si accostava a Siddharta,mentre perfino un certo disprezzo combatteva in lui con l'amore sconfinato e col rispetto, gli accadde qualcosa di meraviglioso. Non vide più il volto del suo amico Siddharta, vedeva invece altri volti,molti,una lunga fila,un fiume di volti,centinaia, migliaia di volti, che venivano e passavano, e tutti si mutavano e rinnovavano continuamente, eppure tutti erano Siddharta. Vide il volto di un bimbo appena nato, vide il volto di un assassino, vide i corpi di uomini e donne nudi, vide cadaveri distesi,tranquilli, vuoti, vide teste d'animali, vide dèi. Vide queste immagini mescolate in mille reciproci rapporti, ognuno ad aiutare gli altri, amarli, odiarli, distruggerli, rigenerarli, ognuno testimonianza appassionata della loro caducità, eppure nessuno moriva, ognuno si trasformava soltanto, riceveva un volto sempre nuovo. E sopra tutti v'era costantemente qualcosa di sottile, di impalpabile, eppure reale, come un vetro o un ghiaccio sottilissimo, un guscio o una forma o una maschera d'acqua, e questa maschera sorrideva,era il volto sorridente di Siddharta. Questo sorriso della unità sopra il fluttuare delle forme, della contemporaneità sopra le migliaia di nascite e morti, questo sorriso di Siddharta era il medesimo, esattamente il costante, tranquillo, fine, forse benigno, forse schernevole, saggio, sorriso del Buddha. Così sorridono i Perfetti.
Profondamente l'amico si inchinò,sul suo vecchio viso corsero lacrime delle quali egli nulla sapeva, s'inchinò fino a terra davanti a quell'uomo che sedeva immobile e il cui sorriso gli ricordava tutto ciò che egli avesse mai amato in vita sua.

Heroes:

IL BUDELLO DI TU MA'