KemTrails

I Kemtrails nascono, quasi per caso nell'estate 2007, da un'idea di Alessandro Rocchi che vagando in una festa di compleanno non ben definita incontra Luigi Montemaggi completamente preso a fabbricarsi una sigaretta di tabacco. Rocco chiede se può farsi una sigaretta anche lui e da cosa nasce cosa (poi s'era anche briai)...i due iniziano a parlare di un'ipotetica cover band degli Alice in Chains. Nei giorni successivi visto che non hanno un cazzo da fare si impegnano a fondo per la ricerca di un buon batterista. Ormai quasi disperati per la completa mancanza di batteristi disponibili in provincia, ecco che arriva, come un salvatore, Francesco Capone, di fresca uscita dagli Alice Underground.
Alle prime prove siamo in tre, e la potenza si sente già abbastanza...Ma si sente che manca ancora qualcosa nell'aria. Ed è un chitarrista assoleggiatore supersonico. L'ìncontro fortunato è avvenuto davanti al Pizza Family una tarda serata di Ottobre-Novembre. Ed ecco che anche Cecco The Wild Thing si è unito a noi alteri dopo un periodo di prova, completando l'opera e chiudendo la quadratura del cerchio.
Kemtrails are an Alice in Chains cover band formed in Grosseto in summer 2007. The Alessandro Rocchi's sick idea of settling up a group met Luigi Montemaggi's incredible concentration in manufacturing a cigarette during an unknown party. They were both drunk so they started talking about a possible project of covering Alice in Chains. In the next days they started searching a drummer, but the question was more difficult than they thought. One day, almost resigned to find someone, as an angel from the sky, Francesco Capone came to join us.
We're three during the first tests, but our power was already enough. We feel besides there was a lack...a soloist and supersonic guitar. The lucky meeting happened in front of Pizza Family in Grosseto in October 2007. So Cecco The Wild Thing completed the group lineup. The Kemtrails' nucleus was completed...
Layne Staley (1967-2002)
Ho scoperto gli Alice in Chains grazie a Radio X di GTA San Andreas, con quella canzone violenta, che non dà tregua che è proprio Them Bones.
Dopo poco tempo Dirt era già nelle mie mani e cominciavo ad interessarmi alla storia del gruppo che aveva già perso il suo leader nel 2002.
Qui il resoconto di un ragazzo come tanti altri che li ha visti uscire nel periodo d'oro per poi vederli decadere inesorabilmente...
"Gli Alice In Chains mi sono sempre rimasti nel cuore. Mi sono sempre abbattuto pensando che, dopo il disco omonimo, non avessero fatto più niente. Certo, uscì l'unplugged, il live elettrico, il box, il meglio del box, il greatest hits. Ma mai niente di nuovo.
Ogni tanto arrivavano voci: c'è chi diceva che erano in studio, chi che erano alla ricerca di un nuovo contratto. Chi che Layne Staley stava sempre peggio. Probabilmente era tutto vero. Di vero c'è che Layne non meritava di morire così.
Abbandonato, come l'ultimo dei miseri. Come uno che non ha nessuno al mondo a parte il pusher.
Layne ha incarnato più di molti la quintessenza della voce di una generazione. Di una generazione arrabbiata ma depressa. Che non ha nemici reali da combattere, ma solo i propri fantasmi. Layne ci mancherà.
E' il secondo dei Mad Season che ci lascia (dopo Baker). Un gruppo nato durante una terapia di recupero dalle tossicodipendenze. Che ci sia da lezione anche questo."
From taxy-driver.it