Quartetto Clara Bow

Disinibita ed esuberante, Clara Bow fu l'idolo delle platee americane degli anni '20. I suoi sguardi provocanti e la sua chioma rossa fiammante, l'avevano fatta diventare il ”sex symbol” dell'epoca. Figlia di madre schizofrenica e di padre maniaco sessuale, a sedici anni Clara venne invitata a partecipare al film Beyond the Rainbow (1922). Seguirono numerose altre partecipazioni in film come Black Oxen (1924), Kiss me Again (1925) e The Plastic Age (1925). Ma il film che la consacrò definitivamente fu It (1927). In questa pellicola la diva interpretò la parte di una commessa molto sexy e vivace, che finisce per sposare il padrone del grande magazzino dove lavora. It aveva fatto di lei un simbolo, ma allo stesso tempo le aveva anche affibbiato un'etichetta dalla quale Clara non poté disfarsi. Benché i film fossero ora più numerosi, i ruoli rimasero gli stessi. Inoltre la vita disordinata condotta dall'attrice negli anni successivi divenne uno degli argomenti preferiti delle cronache scandalistiche di quel periodo, che le fecero perdere quasi del tutto la sua reputazione. Clara collezionò una spettacolosa serie di debiti di gioco a Reno, una storia che invase le prime pagine dei giornali, ma il suo scandalo più clamoroso scoppiò solo nel 1930. In quell'anno, la sua fida segretaria privata, Daisy DeVoe, vendette tutti i particolari della torrenziale vita amorosa di Clara negli ultimi quattro anni, al foglio scandalistico GraphiC. La signorina DeVoe per quattro anni aveva preso accuratamente nota di tutti i gentiluomini che avevano visitato il Salottino Cinese di Clara. L'elenco quadriennale dei flirt di Clara pareva il censimento degli attori più maschi della città. Oltre all'amabile dottor Pearson si andava dai comici (Eddie Cantor) ai cattivi (Bela Lugosi) ai cowboy (Rex Bell e uno nuovo, Gary Cooper). E non era tutto. La povera Clara, in verità eccessivamente socievole, riceveva i suoi cavalieri a gruppi. E "faceva compagnia" all'intera Orda Tonante (la squadra campione di baseball dell'università della California meridionale) durante weekend tutti birra, liti e chiassate, accontentando i vivaci giovanotti dal primo all'undicesimo (un difensore ben piazzato: Marion Morrison, più tardi noto come John Wayne). A quanto si diceva, aveva inondato la sua diletta Orda Tonante di accendini e gemelli d'oro e aveva rifornito di liquori clandestini i vari convitti studenteschi che davano alloggio ai suoi atleti del materasso; aveva inoltre sperperato il suo denaro giocando a poker tutta notte con lo chauffeur, la cuoca e la domestica. Nel 1932 Clara sposò un attore di western, Rex Bell, dal quale ebbe due figli. Ma la sua salute stava andando a pezzi; passava il più del tempo in case di cura per malati di mente. Morì a sessant'anni in un sanatorio a Los Angeles. Poco prima della sua morte Clara Bow raccontò a un giornalista cosa fosse il divismo cinematografico negli anni '20:”Possedevamo individualità. Facevamo ciò che ci piaceva. Facevamo le ore piccole. Vestivamo nel modo che volevamo. Oggi i divi sono più assennati e hanno una salute migliore. Ma noi ci siamo divertiti molto di più”.

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