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Influences: I MIEI LINK
In questa sezione ho messo alcuni indirizzi che sfrutto quando ho bisogno di “aggiornamenti†o semplicemente voglio ascoltare un po’ di buona musica!
Spero vogliate apprezzare!!
www.bbc.co.uk/radio1/gillespeterson
...questo è il primo, (se lo merita!), Gilles Peterson è un "talent scout", uno scopritore di artisti, melodie e ritmi, sempre alla ricerca del "perfect beat", da anni ormai il suo programma world wide riscuote successi e consensi di musicisti e semplici ascoltatori, tanto da trasmetterlo in 15 paesi del mondo! Credo che il successo sia legato anche al fatto che Gilles nel suo programma, come nei suoi dj set riesce a fondere perfettamente generi musicali apparentemente molto differenti. Lui per me è il "perfect dj"!
Questo è il sito del suo programma sulla BBC con tanto di play list...Buon ascolto!
www.bbc.co.uk/radio1/westwood
...non so a voi, ma a me piace il Rythm and Blues ed anche l'hip hop, reggaeton, la dancehall...
Tim Westwood conduce, a mio avviso, un ottimo programma sulla BBC nel quale propone cose nuove e vecchie del "genere", spesso con ospiti del calibro di Snoop, Missy e tanti altri, e poi ha una grinta nel fare radio che ti mette subito in circolo l'adrenalina.
Questo è il suo programma
www.sonarkollektiv.com
Seguo questa etichetta dalle sue prime uscite e non mi ha mai deluso; qui potete ascoltare le loro produzioni
vi propongo una breve biografia tratta dal web:
Una sera qualunque del 1995 in un pub Berlinese, sale sul palco di legno invecchiato un dj come tanti. Il suo nome è Alexander Barck...è berlinese anche lui. Comincia il suo dj-set con del jazz polacco a 5/4 sul quale sovrappone breakbeats a misura (sull'altro vinile). I presenti rimangono congelati, non sanno come muoversi.....come si fa a ballare breakbeats a 5/4??? Dopo le prime incertezze ..partono le urla della gente e tutti si scatenano. Ad Alex Bark presto si affianca un altro dj :
Juergen Von Knoblauch , insieme fanno letteralmente tremare Berlino. In breve tempo il duo si trasforma in un team di sei persone tra dj e producer: Roskow Kretschman,Claas Brieler,Axel Reinemer,Stefan Leisering....erano nati i grandi JAZZANOVA. Nel 1997 il team fonda un collettivo dal nome SONARKOLLEKTIV,basato su una produzione musicale (le cui caratteristiche non possono essere ben rappresentate con le parole) votata al Jazz,Soul,Nujazz,Neosoul,Breakbeats,Deep House,Dance,ElectroFunky ecc..!Ma la caratteristica più saliente del progetto è che vi partecipano famiglie ed amici dei fondatori (oggi è ancora così), tutta gente accomunata dalla stessa passione, tutta gente semplice e sincera, tutta gente con grandi capocce. In breve il collettivo Sonarkollektiv si trasforma in un'etichetta indipendente pluripremiata, punto di riferimento nel panorama Jazzelettronico (e non solo) europeo (e non solo). Il futuro del Jazz è stato ed è tuttora nelle loro mani! La cosa che colpisce (oltre se sonorità eclettiche) è appunto il sogno di 6 persone...trasformatosi in una realtà dove trovano spazio decine di menti, un'impresa giovane,ben organizzata, assolutamente e costantemente innovativa anche dopo 8 anni di produzioni quasi bimestrali!
Giovanni Ranieri (December 2005)“Love Saves The Dayâ€, uscito in prima edizione nel 2003 per la Duke University Press, e’ un libro secondo noi importante, giunto a colmare una lacuna evidente nella critica musicale e piu’ in genere nella critica del costume. Infatti, sebbene non manchino i libri e le pubblicazioni sugli “anni della disco†- quasi tutti elencati nell’ampia bibliografia, la più completa finora sul tema - la maggior parte di essi puo’ essere ricondotta al genere autobiografico e celebrativo quando non al pettegolezzo tout court . Al contrario, Tim Lawrence non ci fornisce solo il racconto di come nacque, si sviluppo’ ed infine esplose il fenomeno musicale e sociale della “disco musicâ€, ma inserisce questa storia nel contesto della società americana di quegli anni, ne individua il potenziale rivoluzionario e indica le condizioni culturali e sociali in cui l’onda della disco crebbe, fino a diventare imponente, e sommergere il mercato musicale, trasformando per sempre le abitudini notturne di vasta parte del pianeta. Il decennio preso in considerazione - 1970/1979 - è quello senza dubbio cruciale per il fenomeno.
Terzo disco per il carismatico Benny Sings, giovanotto olandese cresciuto con il soul e l'hip-hop ma convertitosi presto alla canzone pop elegante e raffinata. Nei suoi dischi sembra di sentire un crooner degli anni '50. Su "At Home" Benny canta con voce leggera ma decisa in tutte le canzoni e si occupa in prima persona anche della maggior parte degli strumenti utilizzati sul disco. Gli arrangiamenti sono sempre molto curati e in odor di jazz, con largo utilizzo di trombe, sassofoni e chitarre ritmiche. L'elettronica è quasi inesistente, presente solo come base ritmica su alcune canzoni (come nella conclusiva "I Cant't Help Myself")...l'ho praticamente consumato!
Sounds Like:
Record Label: unsigned
Type of Label: None