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FuNkY ™ lambe

I am here for Friends and Networking

About Me

"why don't we end this lie?
I can't pretend this time
I need a friend to find
my broken mind before it falls to pieces."
L'es:
L'essenza.
L'essere.
Esse sono essenzialmente l'essai del mio estro essèno.
Sono sempre più affascinato da i miei sensi:
Ma,
estesiòlogo di me stesso, fallisco.
Sempre colpa dell'estollenza, la mia Superbia.
Questa ultima scaturisce nell'estumescenza del mio Es.
Inevitabilmente,
mi ritrovo esusto dal mio stesso peccato.
Mio scopo ultimo:
scacciare l'esistenza dell'Es trasformandola in un essudàto,
così da ottenere la "Estasi Corporea": ossia la "uscita del corpo dall'anima".
Ma d'altro canto temo l'essicazione dell'Es, l'esacerbazione dell'essiccòsi del mio organismo:
chiedo aiuto all'esteràsi, ho bisogno d'acqua per sconfiggere gli acidi alcolici materialisti.

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My Interests



..top ten: best classic songs ever:

1)"guns of brixton" - clash

2)"behind blue eyes" - who

3)"wish you were here" - pink floyd

4)"bodies" - sex pistols

5)"take two placebos and call me lame" - nofx

6)"wild wild life" - talking heads

7)"lotus" - rem

8)"street spirit" - radiohead

9)"i'm the one" - descendents

10)"gallons of rubbing alcohol flow through the strip" - nirvana

I'd like to meet:

.......big red rose........io maremma mayala vi amo cazzo!

Le Jeu Lugubre, 1929, Salvador, Lambert-Pensiero:
Tralatiziamente anodina l'arte classica non puo capire un simile capolavoro, che espleta l'opera Icastica per eccellenza: infatti "il gioco lugubre" sembra essere uno dei pochi quadri che ritrae la realta nel surreale 'daliano'. La congerie afferente le idee rappresentate intelligibilmente, mi spiazza come nessun altra sua opera: piu lo osservo meno ne capisco l'ermeneutica artisticita. Il soggetto paventoso alla base di tutto mi inquieta: non mi sta osservando, ma l'acribia di Dali lo trasforma in mio osservatore. Il suo sguardo catatonico lo rende pernicioso e incomprensibile come un apozeugma. Ne rimango sempre piu affascinato. La Muliebre sediziosa che si staglia su di lui lo rende un po piu umano di quanto la sua finitima ombra lo sveli. Vorrei poter parlarci per dirle scappa da questo presunto "malato psichico-nel-senso-di-Heinz-Kohut". Ma lo sconforto viene svilito dal ganglio dell'opera, che fortunatamente mi riporta ai sogni surreali del mio Dali: la raffigurazione delle Idee, semplicemente incredibile. La mente del pittore onnimamente pensante si trova sotto i miei occhi. Stupefacente. Sarebbe troppo bello e facile restare con lo sguardo in alto, purtroppo lascio negligentemente cadere gli occhi anemici verso il tralignamento del fondo: non posso ribellarmi alla volonta del pittore. La seconda via di salvezza sarebbe la recondita statua sulla sinistra, come una glossa che esprime acquiescenza: infatti anch'io rimango remissivo a tale orrore che sta succedendo. Soprattutto perche non me ne spiego l'origine. E allora emulo il soggetto marmoreo coprendomi gli occhi: inutile, non ci riesco. La lasca cavalletta che solletica il mento da il la alle idee, paure, pensieri che estrinsecano tutta l'arte di S.D. L'incredibile: chi osserva ne fa parte. E tali idee teleologicamente connesse sono strali al materialismo del corpo negletto da cui la mente si avversa. Unica scusante per il colpevole umano: la sofferenza immane dovuta all'"impotentia coeundi". Leggendo il cinico commento "quale museo di MERDA ha il coraggio di esporre questa opera di MERDA?", sono rimasto colpito, senza parole. Il fraintendimento alla base di tutto: non si tratta di coprofagia, ma di evirazione; lo stesso S.D. dice alla sua Gala: "non sono assolutamente coprofago, anzi detesto tale perversione come la mia fobia verso le cavallette". Ultimo suggerimento fattivo al gentile critico: provi a leggere velocemente il concetto di "Psicologia del Se" e vedra che non si tratta di pazzia surrealista, ma di un bambino frammentato che diventa un adulto con nevrosi narcisistiche.

Music:



Movies:


....'wanna dance Charleston....

Television:



Books:



Per gli appassionati dell'indie-house...

Heroes:


Il maestro-poeta: claudio lolli, 1976
E' vero che dalle finestre
non riusciamo a vedere la luce
perché la notte vince sempre sul giorno
e la notte sangue non ne produce,
è vero che la nostra aria
diventa sempre più ragazzina
e si fa correre dietro
lungo le strade senza uscita,
è vero che non riusciamo a parlare
e che parliamo sempre troppo.
E' vero che sputiamo per terra
quando vediamo passare un gobbo,
un tredici o un ubriaco
o quando non vogliamo incrinare
il meraviglioso equilibrio
di un'obesità senza fine,
di una felicità senza peso.
E' vero che non vogliamo pagare
la colpa di non avere colpe
e che preferiamo morire
piuttosto che abbassare la faccia, è vero
cerchiamo l'amore sempre
nelle braccia sbagliate.
E' vero che non vogliamo cambiare
il nostro inverno in estate,
è vero che i poeti ci fanno paura
perché i poeti accarezzano troppo le gobbe,
amano l'odore delle armi
e odiano la fine della giornata.
Perché i poeti aprono sempre la loro finestra
anche se noi diciamo che è
una finestra sbagliata.
E' vero che non ci capiamo,
che non parliamo mai
in due la stessa lingua,
e abbiamo paura del buio e anche della luce, è vero
che abbiamo tanto da fare
e non facciamo mai niente.
E' vero che spesso la strada ci sembra un inferno
e una voce in cui non riusciamo a stare insieme,
dove non riconosciamo mai i nostri fratelli,
è vero che beviamo il sangue dei nostri padri,
che odiamo tutte le nostre donne
e tutti i nostri amici.
Ma ho visto anche degli zingari felici
corrersi dietro, far l'amore
e rotolarsi per terra,
ho visto anche degli zingari felici
in Piazza Maggiore
ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra.
(..grazie a Blob..)

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Posted by FuNkY ™ lambe on Mon, 14 May 2007 02:26:00 PST