Gerardo S.â„¢ sbaglia tutto

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Quasi adatti a dare il giusto peso ai sentimenti.

Residente a Madridda. Celebrando la grande truffa di Sant'Erasmo da Rotterdam.
24 mesi fa.
La prima volta G****** S********* non si volto' neppure. Capita spesso che in mezzo alle mille voci incomprensibili ce ne sia una che sembri familiare. Resto' a fissare il bicchiere che faceva girare sul tavolo, circondato dai compagni rumorosi che ridevano, anche loro, in mezzo a quelle voci incomprensibili.
Ma alla seconda piu' nitida e decisa, si giro' piano, per non insospettire i compagni.
In mezzo alle voci uno che parlava la sua lingua. G****** sorrise, e non pote' resistere:

-"Ehi...non sono l'unico straniero qui eh!"

Quello si interrompe bruscamente. Diventa serio un attimo, ma quando incrocia un sorriso ricambia e si alza.

-"Ma anche tu..?"
-"E certo!.. e di dove?"
-"Ma non ci credo!"
-"E allora conoscerai"
-"Ma scherzi..ma dai"

Finalmente risate sincere, che scaldavano il cuore.
Che piacere incontrare qualcuno cosi' vicino in quel posto cosi' lontano. E forse per questo, e forse per tutte le coincidenze tra i due, e forse per la birra.. una continua risata.

-"E dimmi, dimmi..di nome, come fai tu?"- gli chiede quello, con una luce strana negli occhi, come se sapesse gia' la risposta.

G****** risponde.
-"eheh..certo certo.. Come me! l'avevo capito io.. e il cognome? dimmi il cognome su"

G****** non capiva. Ma gli rispose.

Scoppio' una risata cosi' tuonante che in molti si voltarono.. -"Ma davvero!!.. - rosso in volto soffocato dal ridere- ahhh ah davvero come credevo io... e guardati tu!!! non mi hai riconosciuto ancora?"
mentre quello cadeva quasi per terra dal ridere, G****** non rideva piu...

-"Ma insomma!- gli disse - chi cazzo sei?"

Quello si avvicina, ricomponendosi un po', e gli sussurra la risposta.

G****** S******* si alza e va via senza salutare. Mentre l'altro esplode nella piu' rumorosa delle risate.
Tre mesi in quella citta.., e G****** S******** non riconosceva piu' se stesso.
6 mesi fa.
- Oi ciao..
- Oi.
- Studiato ieri?
- Onestamente no.
- Ah.. quindi? - l'altro resta immobile e guarda la schiuma grigia del caffè nel bicchiere di plastica - ..quindi.. cosa hai fatto?
- Sono rimasto disteso in camera a guardare un ragno sul soffitto. Poi mi sono addormentato e quando mi sono svegliato il ragno non c'era più.
- Ah. Allegria. Eh beh vecchio... Almeno... sì dai, almeno non c'era più il ragno.
- Beh. Non avevo niente contro di lui. - pausa. respiro. caffè.- E poi,
secondo me, c'è ancora.
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