About Me
...GINO...
Alcune mie poesie
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PIT BULL
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Quando quel fulvo collo taurino
si gira verso di te di primo mattino,
pensi che la lunga notte è passata
e la tua incolumità è stata preservata.
Lo sguardo non è di un mastino
Nemmeno di un cobra o di un chokerino
Ma di un ombroso e riservato felino
Sul tuo letto lui c’è stato,
per tutta la notte ha vegliato
ma prima che ti svegliassi sul tappeto è tornato.
Ora ti guarda e fa finta di niente
Entrambi sapete cosa vi passa per la mente.
Sei contento di non rimproverare
Colui col quale vuoi sempre restare.
E’ un cane “cattivoâ€.?.. è un combattente,
miseri coloro che di cani non sanno niente.
Sei tu che ammaestri
Sei tu che proponi
Che colpa ne ha lui se di “randagi†puo’ fare bocconi.
E’ un cane dal cuore grande, è eccezionale,
averlo come amico è una cosa speciale.
Che strano, hai due chiavi di scorta
ma non hai nemmeno chiuso la porta……..
Giovanni Gandolfi
Tratto daâ€CAMIONAUTAâ€
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______________...........50 ANNI
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La stagione delle lunghe ombre
con stupore è arrivata velocissima.
Il mese che prediligo è Ottobre.
Il brizzolato autunno ha un grande carisma.
Da sempre ho amato le foglie color pastello,
quel tiepido e corto meriggio assolato,
ovunque ti giri il paesaggio tenue è bello.
anche se di guano sei circondato….
Ho vissuto piu’di meta’ della vita,
troppe tappe ho bruciato,
anche la mente è stata tradita;
il mio sogno era esagirato…..
Ora con le pezze al culo
con il cuore tritato ,
testardo come un mulo,
voglio finire con un buon risultato.
Non sono ancora maturo, ma stanco
Non mi arrendo anche se ferito,
per il sentiero della vita arranco
il Dolore passato mi è servito???
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Amo Voi cinquantenni
Amo l’Autunno, l’Autunno in fiore.
L’Autunno…Si....della nostra vita
sara’ la parte
Migliore………
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Il SELVAGGIO
La notte calda e afosa
avvolgeva la moto in ombre depresse,
il debole faro mandava una luce rosa,
illuminava migliaia di insetti, sembrava piovesse.
La luna piena ottagonale
circondata dall’arcobaleno,
a tratti rischiarava la statale
rendendo lo stile del SELVAGGIO meno osceno.
Il rombo del grosso motore
scuoteva le buie valli,
era sufficiente a far vibrare il cuore.
Che musica suonavano quei pochi cavalli….
La guida aveva preso la sua sincronia,
ogni curva era un opera d’arte.
La cambiata con accelerata che poesia…
Sorrideva il SELVAGGIO, di nessun gregge era parte.
Aveva appena perso il casco a carte,
si sarebbe rifatto ma… era una cosa tremenda.
Nella sua mente cose contorte;
sono le tre, è ora di montare la tenda…
I sogni sono sempre gli stessi,
russa come la sua moto,
nel naso gli scarichi non li ha massi,
anche da “riccoâ€a quella vita resterà devoto..
Il sole lo sveglia.
Non è quello di ieri.
Non si meraviglia.
Un SELVAGGIO non vuole pensieri…….
Peter Martin 2003
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L’UBRIACO
Si…è un relitto…ma quanti pirati
hanno salvato la vita e l’anima
aggrappandosi ad un “relitto�….
Usciva dall’ osteria,
la carraia era bianca di brina.
Difficile trovare la via,
tutto è diverso da prima.
La tenue luminaria è due lampioni,
la gelida aria lo scalda
come capelli ha brizzolati zampironi
e anche stanotte non salda.
Ha riso, si sono divertiti ?….
Con gli altri brocchi ha brindato
Per un po’ non ha ragliato, ha lanciato nitriti.
Ma somaro nella notte l’hanno laureato.
Domani tornerà alla realtà .
Rientrare a casa è una pena,
la vita in faccia gli sputerà ,
anche se alticcio si immagina la scena.
Ei….tu…hai il mal di mare?
Il mare..? L’ ho visto in colonia con le suore…
Perché non impari a sciare?
Ma…sci… E dentro qualcosa muore…
Bimbo mio molti cuori son trascorsi.
Ora dieci anni hai compiuto
Puoi badare ai puritani discorsi…
Ma non fidarti di chi non ha mai bevuto…..
Peter Martin 2003
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..............UNO SGUARDO VERSO IL CIELO...PIETRONE IN VOLO...
...LAUREA...(Degree)..13 Aprile 2008