About Me
Hello brothers and sisters i’m Florio Pozza and i was born in Myrtleford,Victoria Australia on the 6th of September in 1957. At the age of 12 i was taken to Italy, where my family comes from. The loss of my land was devastating for my young australian heart and soul and that deep pain broke me up for long years. I went back in 1999 and finally rejoined my motherland. Thats when DILMJENG,an aboriginal friend of mine taught me the didge as a sign of deep friendship. I’ve been screaming for years to get back my australian life and now that scream is my music and art . I’m an artist, a musician, and a bookwriter and all my performances represent my country. I play guitars, didgeridoos, sitar and anything with a string; all my compositions are images and records of my australian imprinting and are linked together. The stories i tell about in my book "IMPRINTING" fotogrammi emotivi AUSTRALIA, are linked with my music and art creations...I work in schools and associations to promote the beauty of Australia and take part of events with the australian Consulate and Embassy here in Italy. At the moment i have recorded 4 CD’s as TERRA AUSTRALIS, my art perfoming name. The last one is called "The silent prayer"and is about the sacred beauty that Australia’s infinite heart, told and is telling me about...Florio Pozza nasce a Myrtleford in Australia nel 1957 e arriva in Italia nel 1969 al seguito della famiglia, che dopo 25 anni, ritornava a casa. Da sempre ha dimostrato una forte indole creativa che nel tempo si è espressa con varie forme artistiche: pittura, scultura, musica, scrittura...
Vive e lavora attualmente a Vicenza; artista ecclettico, ha al suo attivo innumerevoli mostre d’arte, concerti, installazioni e stà attualmente lavorando al suo ottavo progetto discografico.
Chitarrista compositore, è anche insegnante e suonatore di didgeridoo, l’ancestrale strumento a fiato aborigeno; ne ha acquisito le nozioni fondamentali da Dilmjeng, caro amico aborigeno di Cairns, nel Queensland. Ha denominato tutto il suo operato artistico e culturale “Terra Australisâ€, la principale fonte ispiratrice delle sue opere.
E’ socio dell’ANEA, Associazione Nazionale Emigrati ed ex emigrati in Australia e Americhe: associazione storica di grande prestigio internazionale, con cui è attivo nella diffusione della cultura e della storia dell’emigrazione; con il Consolato e l’Ambasciata australiana, promuove e organizza eventi culturali in Italia in collaborazione con assessorati alla cultura, associazioni, scuole. Vi partecipa come artista, musicista e scrittore, profondamente legato alla sua terra nativa: Australia !
Collabora e ha collaborato con diversi musicisti-artisti tra cui Cristian Marconcini e Andrea Bozzolin (TERRA AUSTRALIS), Luca Nardon e Peter Neri, (percussionisti), Marco Peotta (scultore), Paola Maya (danzatrice-coreografa), Bechir Charaf (cantante berbero), Marco Guiotto (cantante, vocalist), I TAVERNICOLI (trio acustico di Valdagno con Piero Irlanto e Luca Grasselli alle chitarre e Peter Neri alle percussioni), Guido Visentin (ricercatore, musicologo, scrittore e poeta vicentino). Nel 2006 entra a far parte di “LETTERE DAL SILENZIOâ€, opera teatrale con musiche di Marco Guerzoni. Del gruppo musicale fanno parte Chiara Luppi, Pasol, Davide Pezzin, Salvo Correri, Leonardo di Angilla e Annabella Cremonte, danzatrice e maestra yoga. Altri eventi importanti: “CORPI SONORI†con Luca Nardon e Peter Neri, presentato all’Accademia di Brera nel Maggio 2005 e la rappresentazione/improvvisazione live con SAINKHO NAMTCHILAK a Villa Montruglio, nel Luglio 2007, all’interno della rassegna Suono e Pace. Ai primi del 2007 ha costituito i VOICES OF THE LAND con Enrico Zola (pianista-tastierista vicentino) e Luca Nardon alle percussioni con i quali ha recentemente terminato il progetto “NEVER NEVER†sull’alchimia degli elementi nella creazione… contemporaneamente ha iniziato un nuovo lavoro di carattere letterario-teatrale con Guido Visentin.
Recentemente è ritornato al suo primo amore: il blues e ha ricostituito il gruppo storico con Rino Adragna alla batteria e percussioni, e Matteo Lorenzon al basso. Il repertorio si è notevolmente arrichito dalle esperienze di ognuno in questi anni ed è ricco di sfumature e di influenze di vario genere: dal funky al jazz, dalla fusion all’etno sia in acustico che elettrico…La matrice rimane sempre il blues sul quale si innestano i diversi generi. Il prodotto di questa ricerca è innovativo e di grande suggestione emotiva. Il grande ritorno è previsto per il 2008 non appena il nuovo repertorio sarà terminato. Il nome del gruppo è MOB QUARTET in cui mob sta per “members of bluesâ€.