jei

JèI nasce con l’intento di dare voce a quelle proposte musicali, che nell’ambito del jazz, privilegiano l’aspetto improvvisativo. È chiaro che un concetto del genere sarebbe stata pura tautologia un secolo fa, quando la musica jazz si impose per essere essenzialmente musica improvvisata. Bisogna però rilevare che l’improvvisazione non è certo figlia del jazz o almeno soltanto del jazz, se è noto a tutti che già nella musica rinascimentale l’improvvisazione veniva praticata normalmente durante le esecuzioni di musicisti. In realtà, come ha detto qualcuno, la novità è la cosa più vecchia del mondo, così che chi sia il padre o la madre dell’improvvisazione non è un dato certo, ma è sicuro che l’improvvisazione è nell’istinto umano e quindi è almeno vecchia come l’uomo. Tornando al jazz, pare chiaro che gli elementi che caratterizzano questa musica dal resto della musica non sono molti. Senza dubbio lo swing, il blues e... l’improvvisazione. Ma per qualche strana forma di timore per la libertà, tipica dell’essere umano, l’improvvisazione è stata via via racchiusa in diversi tipi di forma prestabilita, fino a parlare di diversi stili e scuole di improvvisazione. Quello che si propone JèI è produrre e promuovere opere in cui l’improvvisazione esca dagli schemi, dagli stili, dalle scuole e diventi - o meglio torni ad essere - un fatto personale dell’artista che la condivide con chi suona e chi ascolta. In ogni opera ci deve essere una firma riconoscibile. Quindi Jazz è (e non e) Improvvisazione vuole essere una piccola provocazione per non ridurre al dozzinale almeno questa musica che può essere tanto meravigliosa quanto banale, se perde l’originalità tipica delle differenze e si trasforma in una serie di canoni. Jazz è Improvvisazione, originalità, personalità.