About Me
GodWatt Redemption begin their activity in june 2006, when three friends, tired of monothony and dissatisfaction of the musical scene of their own province, deeply moved by low tune and sulphureus notes, decide to "set up" a hard rock-stoner/doom band...The proposal came from the guitarist-singer Moris 'Iommi' Fosco,(32) pushed by the monolithic bass player Mauro ‘Motorgeezer’ Passeri (31)...After having tested several musicians, they decided that it was better to carry on in 3 and recruited Andrea 'JunkiE' Vozza(21) on drums. From this moment on the band began its activity with summer intense jam sessions. There were ideas and the desire to perform and have an audience. After several months of exhausting sessions, they decided that it was the moment to record a demo...at the end of december...the recording ended in february at the Ressole Studios in Sora –near Rome-. The demo contains 4 tracks.
From now on, the band began its heavy live activity pressing down numerous stages of Italy, they took part also at the “TRASH YOUR DOOM FEST†in Rome (October ’07), "TUBE CULT FEST" in Pescara (April 08), “STONED HAND OF DOOM 4†and "SWEET LEAF" in summer '08. At the moment the band is completing its first full lenght, titled THE HARD RIDE OF Mr. SLUMBER, which will contain 9 heavy&groovy tracks, probably released in October 2008, self produced.
I Godwatt Redemption nascono nel giugno 2006 nella
provincia frusinate dalla mente del
chitarrista/cantante Moris "Iommi" e del bassista
Mauro a.k.a. “Motorgeezerâ€, spinti dalla passione per
un heavy rock roccioso, “scuro†e semplice di matrice
‘70 ed ispirato a grandi nomi come black sabbath, o ad
i più recenti cathedral e kyuss. Dopo diverse prove
con musicisti della zona reclutano il furioso e
giovane Andrea "Junkie" alla batteria, con il quale
trovano stabilità , complicità e nuova ispirazione. Da
questo momento inizia la vera attività della band, con
intense prove estive, terminate a fine dicembre 2006
con la registrazione di un demo cd omonimo, inciso al
Ressole Studio di Sora (Fr), contenente 4 pezzi a nome
GWR ed una cover (into the void - black sabbath).
Segue una discreta attività live, accompagnata dalla
stesura di nuovi pezzi, che conta, oltre a svariate
esibizioni in zona e centro Italia, la partecipazione alla seconda edizione
del trash your doom, l’esibizione alla prima edizione del "Tube Cult Fest" di Pescara, al “WAR MAP†Opening Party dello STONED HAND OF DOOM ed al summer festival "Sweet Leaf" di Benevento, ed un mini
tour a gennaio 2008 nel sud Italia. I God Watt
redemption sono ora impegnati nella registrazione del
nuovo disco “THE HARD RIDE OF Mr SLUMBERâ€, al Cytromax
Studio di Fiuggi (Fr), la cui uscita è prevista per
ottobre 2008. STAY TUNED WITH THE
GODWATT REDEMPTION!!!
Signori cari, sono ormai tre giorni che non riesco ad ascoltare altro che non sia The Hard Ride of Mr. Slumber dei nostrani Godwatt Redemption. Taglio la testa al toro, è uno dei migliori dischi stoner doom che la scena italiana abbia partorito negli ultimi anni. Poche storie. Chi si avvicina a questo pezzo di granito non deve aspettarsi nient’altro che ottimo, pesante e sporco rock’n'roll. Non troverete niente di innovativo nè di lasciato al caso, la priorità è coniugare l’oscurità dei primi Black Sabbath con l’irruenza dei Motorhead, la ruggine dei Kyuss, lo zolfo dei Cathedral e il rancido fetore alcolico di Zakk Wylde. Nessun cazzo di compromesso.
Sebbene The Hard Ride sia il debutto del trio sulla lunga distanza, i nostri danno prova di grande maturità non sbagliando quasi mai nella stesura di canzoni che ti rimangono in testa fin dal primo ascolto. Certo, danno il meglio di sè quando spingono sull’acceleratore, quando, cioè, non contengono l’incedere possente e strabordante dei watt, ma riescono a difendersi anche nei casi in cui si spingono in territori più rarefatti e criptici L’intesa tra la chitarra e un basso così strenuamente e programmaticamente settantiano è perfettamente inserita nelle trame di una batteria concreta e diretta al punto giusto. Da tutto ciò nasce la stupefacente Silence, vera canzone feticcio del disco, un monolite di 8 minuti che ha il sapore di una Asteroid suonata da un Lee Dorrian sotto acidi di ritorno da una messa nera. Fosse un pezzo dei Fu Manchu sarebbe già un classico del genere. Altra chicca assoluta è la cover di Highway Star (Deep Purple) rallentata e appesantita a dovere; il risultato è esaltante.
L’augurio che posso fare ai Godwatt Redemption è quello di continuare così, di non modernizzarsi per nessun motivo e continuare a rappresentare a dovere il buon rock sabbatico di una volta. Che gi Dei del Valhalla possano indicarvi sempre la retta via!
Andrea Zeppieri
(BARONE DEL MALE)