Myspace Layouts at Pimp-My-Profile.com / Bloda
UN CAPRICCIO..SI, MOLTO SPESSO SONO ANCHE QUESTO...UN GIRO ALL'INFERRNO..MA DOPO MI SENTO MOOOOLTOOOOO MEGLIO!!!!
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UN CAPRICCIO..Lo spirito della terra mi muove
per un poco; stesa o seduta guardo
non l’orologio; lo tasto e lo
ripongo al lato della testa,che
non sonnecchiando ma nemmeno
pensando, si rivolse al suo dio
come fosse lui nelle nuvole! Rinfiacchita
l’infanzia muraria di questi versi
non sono altro che pittorica immaginazione
se nel campo di grano rimango
a lungo stesa a pensarci sopra
Amelia Rosselli
Teresa Sabina e Tomà s,
tristessa
don Juan
E il delirio mi prese di nuovo, mi trasformò
stancata e ebete in un largo pozzo di paura,
mi chiamò coi suoi stendardi bianchi e violenti,
mi spinse alla porta della follia. Mi rovinò
per quell’intera durata e quel giorno intero.
Mi stese dispettosa a terra: incapace di muovere,
stanca all’alba, incapace a sera: e l’agonia
sempre più viva.
(La Libellula)...la mia Amelia!!
"E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo.
Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi
sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignitÃ
di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso
destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo.
Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo.
Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni.
Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone.
Non è parola vana ed astratta. E' dire senza timore, E' MIO,
e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima.
E' vivere di ciò che si ama.
Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce.
Così è stato, e così sempre sarà ."Da " la storia bandita"
adesso sto ascoltando
..
..
In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia: giro negli appartamenti nella penombra, passeggio per le vie silenziose di Uppsala, e mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l'enorme betulla a due tronchi, mi sposto con la velocità a secondi, e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà »
Compagni giornalisti, avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete:
avete ancora la libertà di pensare,
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare.Immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento!
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti!
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano!
Gaber...
FINALMENTE POSSO LEGGERE GRAZIE A ENZO ELISA SALVO E MARIAGRAZIA ...SONO FELICISSIMA GRAZIEEEEEEEEE!!!
STO RILEGGENDO
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà ; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
...estrapolato dal libro qui sù
HO INIZIATO A LEGGERE...MA NON RIESCO A FINIRLO ;-(((((
STO QUASI FINENDO...GRAZIE A GIOVANNI (9 ANNI) E LO CONSIGLIO A TUTTI!!
"del giusto civile una parte è di origine naturale, un 'altra si fonda sulla legge. Naturale è quel giusto che mantiene ovunque lo stesso effetto e non dipende dal fatto che a uno sembra buono oppure no; fondato sulla legge è quello, invece, di cui non importa nulla se le sue origin sian tali o talaltre, bensì importa com'esso sia, una volta che sia sancito". Aristotele
e a loro si aggiungono...