C'era una volta un ragazzino di 13 anni che non la smetteva mai di acquistare dischi, sentire canzoni e strimpellare con la chitarra. E che non vedeva l'ora arrivasse la domenica pomeriggio per mettersi ai microfoni di Punto Radio. La radio di Zocca, che a metà degli anni '70 era una delle radio libere più famose d'Italia. Il ragazzino in questione era Massimo Riva nato il 27 febbraio del 1963 a Zocca, compaesano e amico di sempre di Vasco, diventerà il chitarrista di Vasco per eccellenza. Generoso, spontaneo, ribelle, Massimo ha speso una vita per la musica. Ha scritto e arrangiato alcune delle canzoni più belle di Vasco Rossi (ad esempio Albachiara,Vivere,Stupendo e molte altre).Nel 1980 da un idea sua, di Guido Elmi e di Maurizio Solieri nasce la Steve Roger Band, gruppo che accompagnerà Vasco fino al 1987 e nel 1982 esce il primo singolo "Neve nera", pezzo suonato spesso in tour con Vasco.Sono anni in cui la Steve accompagna Vasco per circa 150 concerti all'anno e Massimo in questi anni partecipa sia alla scrittura dei testi che alla composizione delle musiche di molti pezzi. Vasco racconta così in un'intervista come nacque Voglio andare al mare : « Voglio Andare Al Mare ha una storia, abitavo in via Porrettana, a Bologna, dopo l’arco del Meloncello. Ci ho vissuto quattro anni, gli anni più belli, proprio. C’erano tre camere, in una ci stavo io, e nelle altre Massimo Riva e Leo Persueder. Era un caldo bestiale, e noi a letto con la chitarra... Dico a Massimo 'facciamo un reggae'. che in quell’anno andava di moda il reggae, e lui ha iniziato e io cantavo sopra ‘voglio andare al mare’, proprio perché era l’ultima cosa che potevamo fare, murati a Bologna con un caldo bestiale... e il pezzo è nato così... volevo andare al mare a vedere così... le tette nude... tutte nude...». Intanto nel 1986 esce il primo disco della Steve Rogers Band "I duri non ballano" album in cui troviamo anche la collaborazione di Vasco per il pezzo "Ok sì". Nell'ultimo anno della SRB con Vasco, Massimo partecipa alla composizione di altri 2 pezzi: "Non mi va" e "Vivere una favola" che andranno a far parte dell'album "C'è chi dice no". Su "Vivere una favola" Solieri racconta che in partenza avrebbe dovuto essere una canzone per la SRB poi piacque a Vasco così la inserì nel suo album.
Dal 1988 la SRB inizia a camminare da sola, esce l'album "Alzati la Gonna" in cui è presente l'omonimo singolo il quale riscuote un discreto successo e l'anno dopo decidono di partecipare anche a S. Remo con il pezzo "Uno di noi", i discografici prospettano una vittoria nelle nuove proposte invece alla prima serata vengono eliminati. Nello stesso anno esce l'album "Steve Rogers Band" contenente dei pezzi molto belli ma non commerciali come speravano i discografici. Dopo il terzo album "Sono donne" e il relativo tour, Massimo esce dalla SRB per intraprendere la carriera da solista.Il primo album solista di Massimo "Matti come tutti" esce nel 1993, il primo pezzo dell'album "Tutti come matti" è un rock in stile "Alzati la gonna" e la musica porta la firma di Maurizio Solieri, molto belli i lenti "Ci sei tu" scritto con Vasco e "L'ultima città " e il singolo "Un nuovo tipo d'amore". Sempre in quest'anno Massimo torna anche a lavorare con Vasco nel album "Gli spari sopra contribuisce alla composizione di "Vivere" e "Stupendo".
E dal 1995 con "Rock sotto l'assedio" tornerà a suonare con Vasco anche dal vivo, l'anno dopo (1996) collabora nell'album "Canzoni per me" scrivendo "Praticamente perfetto" e sempre nello stesso anno pubblica un altro album da solista "Sangue Nervoso", un album molto vario in cui si passa dalla goliardia di "John Wayne" e "Occhio" all'energia rock di "Vai Via" e "Elena no", fino ad arrivare alle struggenti "Un delinquente" e "Sangue nervoso".Nel 1997 Massimo partecipa al tour Europeo di Vasco e l'anno successivo allo spettacolare tour di Imola davanti a 150.000 spettatori.Da maggio del 1999 Massimo non c'è più. In sua memoria a Zocca è stata costituita una scuola che si occupa di promozione della musica e di attività culturali rivolte ai giovani. La sua lapide, nel piccolo cimitero di Zocca è diventata una specie di "muretto", dove i ragazzi suoi fan vengono a portargli un pacchetto di sigarette, uno sfogo di rabbia o di gioia scritto in fretta su un pezzo di carta. Oppure semplicemente un fiore.Nel 2000 esce un album postumo "Comandante Space" contenente pezzi che Massimo scrisse poco prima di lasciarci.
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“ L'abbiamo chiamata Festa della Liberta perche NOI alla Liberta abbiamo sempre creduto, con la Liberta abbiamo sempre giocato, ma per la Liberta abbiamo sempre lottato.
Quelli che pensano di avere capito e hanno detto che NOI stavamo sbagliando strada, ma NOI abbiamo continuato a cavalcare. Quelli che pensano di avere capito dicono che NOI facciamo solo rumore, ma NOI continuiamo a suonare.
Quando abbiamo detto che la Liberta e la cosa piu importante, ci hanno risposto che NOI non sappiamo stare alle regole. Quando abbiamo detto che la Libertà è la cosa più importante, ci hanno risposto che è meglio pensare ai soldi. Quando abbiamo detto che la Libertà è la cosa più importante, ci hanno risposto di stare attenti, è meglio non fare troppa confusione. Quando abbiamo detto che questo è un grande Paese, ci hanno detto che questo non è un film di cow-boy.
NOI abbiamo tenuto duro e questa notte guardando lassù, verso quell'albero che nessuno e riuscito ad abbattere, sappiamo che hanno cercato di farcelo capire, ma non ci sono riusciti.
NOI siamo qui in questo Paese di merda, un Paese che dobbiamo difendere, perchè questo è il nostro Paese, perchè questo è un grande Paese.â€MASSIMO RIVA
