Isabel Cortés Nolten.
Un po’ spagnola, un po’ olandese, un po’ italiana. Oggi qui, domani… chi lo sa?
Sento il profondo rifiuto di elencare studi e lavori come se il curriculum vitae potesse descrivere chi sono. Come se “chi sei†= “ciò che hai fatto†(dimostrabile per giunta con un pezzo di carta firmato da qualcun altro). Non m’interessa far parte di questa gara in cui ognuno di noi diventa agente di sé stesso, in questo gran mercato nel quale le singole persone espongono in piazza le proprie virtù, attaccandosi da soli etichette da poter classificarsi e vendersi a miglior offerente. Codificarsi per rendersi decifrabili agli occhi altrui, per mettergliela facile ed evitare lunghi e faticosi percorsi di conoscenza in questo tempo che va veloce quanto l’adsl, neanche più 52k.
*
Su un profilo myspace music qualcuno ha scritto di sentirsi a volte jazz, a volte blues, altri giorni un po’soul, o qualcosa del genere. Penso che renda il concetto.
*
Questo spazio nacque per offrire un luogo (oltretutto virtuale, paradossi della vita) ad una grande passione: la danza. Si, veramente voleva essere anche in questo caso la vetrina di me stessa. Dopo non molto cominciò a non convincermi l’idea.
*
Io danzo. O meglio: danzo, quindi esisto.
Il movimento mi affascina. Affascinante è ciò che si evolve, che cambia, si modifica, si sviluppa.
Intendo la danza soprattutto in quanto linguaggio, in quanto mezzo, non fine a sé stessa. Studio calligrafico, ortografico e stilistico al servizio del messaggio, del contenuto. Di certo assaporo con piacere le bizzarrie dell’estetica più pura, ma forse ciò che manca in generale è proprio quel andare oltre, un po’ più in fondo.
*
La mia danza, quella che ho cercato con migliori e peggiori risultati, quella che vorrei fare, è il dunque di una serie infinita di altre cose, che le danno vita, che ne fanno i pilastri. E’ la punta di un iceberg di percorsi, luoghi, persone, parole e pensieri. E’ quella che è perché nasce da quel che vorrei dire. E nel moto continuo si trasformerà anch’essa sempre. Cambierà la forma, il modo; cambieranno i referenti.
*
La costante è la danza. La danza contemporanea.
myspaceeditor.it