POESIA. Landscaping. Gardens,greenSPACES. ILLUSTRATORI POP SURREALISTI Oriente. Architettura. Fotografia. Fotomanipolazione. Grafica. TOYS mOStri variMACINARE DIVORARE ADORARE IMMAGINI ------------------------------------------------------------ ----------------
Fernando Pessoa,opera omnia, W.blake, Orazio, Rilke, L.Strauss, Baudelaire, bukowski, henry miller, ibsen, dostoevskij, kafka, saramago, poe, orwell, ballard, steinbeck, kerouac, dylan thomas, burroughs, pennac, yourcenar, vian, sartre, benni, tabucchi, baricco, pavese, moravia, eco, deledda, svevo, flaiano, wu ming/luther blisset, antoine de saint exupery..................................................... .....Monologo del Non so............Io non so se questa mia vita sta spianata su un buco vuoto. Non so se il silenzio che indago è intrecciato alla mia sostanza molle. Io non so se quello che cerco e ho cercato e cercherò, non so se quello che cerco è un insulto a quel vuoto. Non so se questo fatto di non avere un paio d'ali, sia premio o castigo, io non so se la polveriera della mia inquietudine sia un trono su cui siedo minacciato, se la fuga che a scatti regolari mi pungola, se quel puerile sogno di fuga sia uno sgambetto d'angelo, d'un buffone d'angelo che mi vuole inciampare.Io non so se l'amore sia una guerra o una tregua, non so se l'abbandono d'amore sia una legge che la vita cuce fino al ricamo finale. Io non so che farmene di questi nemici che premono, non so che farmene oggi di questo oggi e me lo ciondolo fra le dita perplesse, non so parlare quello che è sentito nel profondo me, non so parlarlo quell'essere qui presente fra le vite degli altri.Io non so spiegarmi l'imperturbabilità di Dio, e non mi spiego di non udire il suo grave lamento, il suo urlo di collera o d'amore, e non so vederlo che sono in cecità ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io guardando le facce indolorate, guardando le facce con grave malattia terrestre, io non so invocarlo, nè bestemmiarlo che è troppo nella sottrazione e troppo astratto per i miei chili umani.Io non so forse non voglio consegnarmi negli uffici del mondo, e stare buono nelle sale d'aspetto della vita. Io non so nient'altro che la vita e molte nuvole intorno che me la confondono me la confondono e non so cosa aspetto, cosa sto aspettando in questo sporgermi al tempo che viene. Io non so e vorrei, vorrei, non so stare fuori misura, fuori misura umana, fuori da questa taglia finitaIo non so perchè guardando l'acqua del mare mi salta al petto una gioia di figlio con la madre. Non so se questa uscita mia in un secolo a caso, se questo essere qui a casaccio, io non so spiegarmi questa malattia all'attacco del mondo, non so guarire questa malattia che indolora e vorrei sistemare ogni cosa, in un sogno puerile di tregua, in un'arcadia anche retorica, in un dormire abbracciato dei guerrieri che si innamorano.Io non ho capito e dovrei, non ho capito il mondo della vita, io non ho capito la legge sottostante e non ho da fare la consegna a questi eredi cuccioli che aspettano, che esigono da me l'aver capito.Io non so la canzone che spensiera non so soccorrervi non so pur volendolo con quella forza di cagna che d? il latte, non so soccorrervi nel vostro sbando, io non so farvi un canto della guarigione, non so farvi da balsamo io non so mettervi nel coraggio essenziale, nello slancio, nel palpito.Io il mio Graal l'ho ritrovato e perso cento volte.[...]tratto da: "Fuoco Centrale e altre poesie per il teatro", di Mariangela Gualtieri