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cambiare idea, essere incostante, incoerente, predicare bene e razzolare male.. http://www.flickr.com/photos/quentin00
Cosi avvenne che, in un luminoso mattino di maggio, ingoiai i quattro decimi di un grammo di mescalina sciolta in mezzo bicchiere d'acqua e sedetti ad attendere le conseguenze.Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli. Allacciati, gli amanti cercano disperatamente di fondere le loro estasi isolate in una singola autotrascendenza; invano. Per sua stessa natura, ogni spirito incarnato è condannato a soffrire e godere in solitudine. Sensazioni, sentimenti, intuiti, fantasie, tutte queste cose sono personali e, se non per simboli e di seconda mano, incomunicabili. Possiamo scambiarci informazioni circa le esperienze, mai però le esperienze stesse. Dalla famiglia alla nazione, ogni gruppo umano è una società di universi-isole. La maggior parte degli universi-isole sono sufficientemente simili l'uno l'altro da permettere la comprensione deduttiva, o anche la mutua empatia o il "sentirsi dentro". Così, ricordando i nostri lutti e le nostre umiliazioni, possiamo addolorarci con gli altri in analoghe circostanze, possiamo metterci (sempre naturalmente, in senso leggermente pickwickiano) al loro posto. Ma in alcuni casi la comunicazione tra gli universi è incompleta o addirittura insesistente. La mente è il suo proprio posto e i posti abitati dal pazzo e dall'individuo dalle doti eccezionali sono tanto diversi dai luoghi dove vivono uomini e donne comuni che vi è poco o niente di terreno comune, per quanto riguarda la memoria, da servire come base per comprendere o seguire i sentimenti. Le parole vengopnop propnunziate, ma nopn chiariscopnpop. Le cose e gli avvenimenti ai quali i simboli si riferiscono appartengono a regni dell'esperienza che si escludono a vicenda. Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono. Ma che accade se questi altri appartengono a una specie diversa e abitano un universo radicalmente estraneo? Per esempio, come un sano può arrivare a comprendere che cosa effettivamente prova a essere pazzo? oppure, non potendo nascere di nuovo come visionario, medium, o genio musicale, come possiamo mai visitare i mondi che per Blake, Swedenborg, Johann Sebastian Bach, furono casa loro? E come può un uomo agli estremi limiti dell'ectomorfia e della cerebrotonia mettersi mai al posto di uno ai limiti dell'endomorfia e della viscerotoniappure, se non in alcune zone circoscritte, dividere i sentimenti di uno che si erge ai limiti della esomorfia e della somatotonia?
pochissima.. meglio guardare fuori dalla finestra.. a volte si vedono cose più interessanti..
claro que si..
"Io non uscirò, sei tu che devi venire dentro di me. Dentro il mio umbertoso grembo da dove faccio capolino... Dove posso costruire un universo all'interno del cranio per competere con la realtà ." James Douglas Morrison"A me piacciono troppe cose e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito. Ma questa è la notte e quello che ti combina; così non avevo niente da offrire a nessuno, se non la mia stessa confusione" Jack Kerouac