IPOTESI nasce come "reazione" agli effetti della massificazione che stiamo vivendo. Un processo che ha portato poche grosse aziende a detenere quote troppo importanti di mercato. Ma ha portato anche, a nostro parere, ad un appiattimento stilistico oltre che ad una caduta dal punto di vista qualitativo. IPOTESI mira invece al riappropriarsi della professionalità . E questo anche per il modo originale con cui è stata concepita. Abbiamo costruito un'azienda imperniandola su Arte e Artigianato, quest'ultimo inteso come maestria del fare a mano, del creare e curare come può fare chi, ancora, possiede un mestiere. Dove il computer è uno "strumento possibile, ma dove carta e matita giocano ancora un ruolo. Non uno stile univoco, ma una sorta di "Accademia", un "cantiere" dove disegnatori provenienti dai più disparati settori (illuminazione, ceramica, edilizia, etc.) interagiscono tra loro e con chi è poi in grado di trasformare un disegno in un manufatto concreto, adatto ad essere occhiale. Una tavola a cui siedono assieme creativi e uomini di produzione. Perché un nostro principio guida è che un oggetto debba essere degno dei propositi per i quali è stato realizzato: portare le lenti, appunto. Lo stile deve rappresentare l'attitudine del processo produttivo ad ottenere un bene in cui si ritrovi la naturale unità tra forma, funzione e decorazione. Nella ricerca di una soluzione, emerge uno stile, la risultante di ispirazioni che provengono da molte fonti differenti: sia artistiche che intellettuali ma anche di maestria e artigianato. Coerentemente con questo, la nostra manifattura non ricorre a minuteria di serie, ma la realizza appositamente. E le singole parti vengono costruite per noi. Una cura dei particolari e del dettaglio che contribuisce non poco a conferire originalità al prodotto. IPOTESI come "Accademia" quindi, come punto di incontro di fonti differenti. Differenti le fonti, differenti le ispirazioni (artistiche o artigianali), diversi sono anche gli stili che ne nascono. Esiste però un "filo rosso" ideale, che attraversa tutta la collezione, che lega assieme concettualmente una modellistica dove si intrecciano forme e colori attuali ma "inattesi": l'originalità . Originali nel disegno, originali nei colori, originali nei dettagli, originali nelle soluzioni tecniche. Le soluzioni finali, ossia il prodotto (inteso come manufatto), vedono di volta in volta prevalere l'uno o l'altro aspetto, in una relazione stretta, talvolta simbiotica con l'arte vera e propria. In una situazione generale in cui il design industriale ha tolto, semplificando, Ipotesi aggiunge proponendo nuove possibilità , allargando gli orizzonti. Non siamo esclusivi bensì originali. L'esclusività preclude. L'originalità genera.
- Che cosa vedete adesso? ...Globi di rosso, giallo, porpora. - Un momento! E adesso? ...Mio padre e mia madre e le mie sorelle - Sì. E adesso? ...Cavalieri in armi, belle donne, visi gentili. - Provate questa. ...Un campo di grano - una città . - Benissimo! E adesso? ...Una donna giovane e angeli chini su di lei. - Una lente più forte! E adesso? ...Molte donne dagli occhi vivi e labbra schiuse. - Provate queste. ...Soltanto un bicchiere sul tavolo. - Oh, capisco! Provate questa lente!...Soltanto uno spazio vuoto, non vedo nulla in particolare.- Bene, adesso!...Pini, un lago, un cielo d'estate.- Questa va meglio. E adesso?...Un libro.- Leggetemi una pagina....Non posso. Gli occhi mi sfuggono al di là della pagina.- Provate questa lente....Abissi d'aria.- Ottima! E adesso?...Luce, soltanto luce che trasforma ilmondo in un giocattolo.- Benissimo, faremo gli occhiali così.