www.myspaceeditor.itDall'unione di alcuni componenti di due band locali, i Drunk Minds (punk-core) ed i Mind Cage (trash metal), nel 2003 nascono i No-Aidya, che, inizialmente si impongono di trovare qualcosa di originale e alternativo da portare sulla scena della bassa bergamasca; lo stile proposto era di visione korniana con influenze dai System of a Down.
Al quartetto originario composto da Civi - chitarra - Zerbo - batteria - Tony - basso - e Makka - voce - poco dopo si unisce Loris - seconda chitarra - ; così, dopo tre mesi, la prima esibizione dal vivo, seguita da una serie di esibizioni alle manifestazioni locali, collezionando nel primo anno una decina di concerti.
Quando sembrava mettersi meglio per i No-Aidya, l’abbandono di Zerbo membro fondatore, e poi di Loris, sconvolge tutto, costringendo la band ad una ripartenza.
Si sussegue un periodo di dieci mesi in cui si alternano diversi batteristi; la svolta giunge con l’arrivo di Dotti - voce - al fianco di Makka e, dopo incessanti ricerche Hippo - batteria - . Il cerchio così si richiude, inizia la vera evoluzione e il sound si modifica in un incrocio tra System of a Down, Faith No More e Linea 77.
Tre mesi dopo, la prima data, e dopo soli cinque mesi la prima vera soddisfazione: la vittoria del concorso per band “ALMETAL†ed il susseguirsi di altre date.
Saranno in tutto una decina fino a gennaio 2007, riscuotendo interesse dalla gente e dai gruppi con cui hanno diviso il palco, e riuscendo a distribuire gratuitamente un centinaio di copie del demo ALIVE; tutto in un anno di attività , e con otto nuove composizioni.
Raggiunto quindi un minimo di nome, si decide così di buttarsi in una nuova sessione di registrazioni in febbraio, per produrre il secondo demo, di sei pezzi questa volta, migliore nel risultato, tenendo conto dell'esperienza raggiunta con Alive, prendendo contatti con Emanuele Grazioli, curatore di "Downside" disco dei Sown, secondo tutti un buon lavoro.
Purtroppo, qualche settimana prima di iniziare, la notizia che Tony ha deciso, a fine registrazione, di lasciare la band, mette di nuovo a dura prova il morale del gruppo, che dovrà così contemporaneamente lavorare al demo e alla ricerca del nuovo bassista.
Se ne provano alcuni ma nessuno si dimostra troppo convinto, nel frattempo termina il lavoro del demo che riempie comunque di soddisfazione, e fa sperare magari nell'interesse di qualche etichetta o comunque in una promozione.
Finalmente ad aprile la band torna ad avere un bassista; Ema, che ha accettato la proposta di suonare con i No-Aidya.Insomma la strada è di nuovo in salita e piena di lavoro, ma il fatto che siamo ancora in saletta a suonare al completo i nostri pezzi non può che rafforzare l'animo del gruppo.NO-AIDYA
"GOOD MUSIC FOR FUCKIN' PEOPLE"