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Un passo. Solo un passo per essere sul palco. Vedervi. Quanti siete…trecento? Quattrocento? Fra mezz’ora ci saranno quattrocento culi rossi in questo locale. Fra mezz’ora parlerete di noi.
L’asta del microfono non mi serve,la metto da parte. Vedervi in attesa. Io mi concentro,guardo gli occhi di chi non conosco. Minaccio. Sono fatto,di adrenalina. Si comincia.
Kuadraaaahhh…e qualcuno lo riconosce. È il sussurro che butto fuori prima che il suono spettini la gente. Kuadraaaahhh…e tutti ora lo sanno. Chi siamo. Qualcuno sente un brivido sulla schiena. Sente la mia voce e crede che io sia cattivo…e si sbaglia di grosso. Io sono feroce. Io sono il pericolo che incombe. La musica bastona,nessuno si salva…ci stiamo muovendo a tempo. Io batto i piedi. Il suolo trema. Chi mi esamina attentamente riesce a capire cosa sto facendo. Sto ballando la danza degli uomini soli. Sto prendendo satana per il bavero e gli dico: E adesso? Sto correndo bendato. Mi sto vendicando,di tutti gli schiaffi presi,di tutti quelli che non mi considerano,delle otto ore in fabbrica,sto sputando sulla folla. Cazzo. Stasera ho da dire,ragazzino. Tu non sai chi sono,ma io ti faccio saltare. Tu non sai chi sono e quando scenderò da qui mi verrai a dare la mano. Stasera ho da dirti qualcosa ragazzino,lo faccio come meglio mi riesce.
Bruciamo
Come ghiaccio nei pugni
Ogni cazzo di giorno
E siamo fuoco che diventa fiamma
Che diventa niente
Eco
Rimarrà questo
Noi lo sappiamo
E continuiamo a macinare chilometri d’inferno
La morte
Russa nella nostra stanza
Sotto il nostro letto
Come fregarla domani?
Come fregate la morte,voi? Noi la freghiamo così: con una chitarra,un basso,una batteria e un microfono!
Qua sopra…sul palco,io sono immortale. Qui non sanguino. Qui non mi puoi fare male ragazzino. Ascolta… sono il tuono mentre stai per addormentarti. La mano tesa. Un furto in pieno giorno. Il nome sul muro che nessuno cancellerà mai.
Il palco è per me come la notte per i vampiri. Rifugio e vita e prigione e finestra.
Il palco è il pozzo dei desideri,che ha ingoiato tutte le mie monete.
Il palco è la terra. Il cielo. Il limite. La fine di ogni giorno perfetto. Il principio della lotta.
E io lotto. Nessuno può fermarmi.
E io urlo. Provate a farmi stare zitto…il mio silenzio non è in vendita.
E io rimarrò qui,fino a quando non avrò finito di vendicarmi e di bruciare. Scenderò solo dopo aver perso la voce. Dopo aver impregnato i miei vestiti di sudore.
E tu mi darai la mano ragazzino,mi guarderai come se fossi più in gamba di te. Vedrai nel mio sguardo un esercito in battaglia,saprai che ho fatto quello che si deve fare. E ti ricorderai di questo nome: KUADRA
Adesso ci siamo.
La mezz’ora è scaduta
Sono svuotato
Scendo giù
E mi faccio spazio
tra quattrocento culi rossi.
Buona notte gente,vado a casa.Yuri (Papillon)
La band si forma nell’ottobre 2005. I componenti sono quattro: Pise (batteria),Kim (basso),Zavo (chitarra),Yuri (voce e testi),ognuno con percorsi e influenze musicali diverse. Da questo incontro nasce il progetto Kuadra. Una commistione tra rap e nu metal,con sonorità ora aggressive ora trattenute e speziate. Si cerca di dare prevalenza al testo(rigorosamente in italiano) ma anche spazio ai riff della chitarra.
Dopo un periodo passato a ricercare stimoli e creare qualcosa che avesse impatto,corpo,personalità e la giusta dose di rabbia,i Kuadra cominciano ad esibirsi e a calcare più che possono i palcoscenici di Vigevano,Garlasco,Mortara,Milano,per testare i loro pezzi,la presenza scenica e in generale per farsi un po’ di sana “gavettaâ€,quando nel luglio 2007 entrano in studio per la prima demo: Tutto Kuadra. Cinque canzoni non propriamente nate da un concept,ma unite da un unico filo conduttore,L’IMPULSO…la scintilla che ci spinge,ci obbliga inopinatamente ad abbandonare l’immobilità (mentale,fisica,sociale) per passare all’azione,per vendicarsi del presente,per fregare la morte!
Y.
Nuovo ingresso nella famiglia: krab (scratch e effetti), l'intento è quello di usare il giradisco come uno strumento musicale asestante da tutto quello che intendete per comune "dj". Non sto a farvi la mia biografia e le esperienze musicali...Il messaggio è molteplice come gli effetti le tecniche, le svariate divisioni ritmiche.. arrivare dritti al cuore è l'obbiettivo comune, nel bene comune sta la via... la percorriamo con l'anima bendata e gli occhi udiranno l'eco del nostro suono, le orecchie tracceranno la strada del nuovo domani.krab.
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