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soft black star

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About Me

Soft Black Star is Luca Viviani, born in 1978, in the italian part of Switzerland, where also lives. Soft Black Star is a band formed by a person. Not a solo artist, more a sound craftsman that, changing every time his work tools, build sounds. In 2005 he began to think seriously at the music, cutting some time places where stop himself to build. His debut born so, naturally and spontaneous, from a 4 tracks to the limits of an imaginary pentagram. He works on it at home first, than in a studio with the help from various persons between slayer t-shirts, pizzas, gothic Pin Up, spiders and beers. He put himself and the others to the limits, thinking with a full opened mind. He gave thanks to some near minded entity remaining with a strong personality. He find stimulus trespassing the time and in the past times. Tied to some imagines, build every time something new.primitve approach on modern music. soul first technique later.Luca Viviani vive nel Canton Ticino e suona la chitarra, piano, fisarmonica, banjo, vinili, voce e radio. Questo è il suo primo CD, quattro pezzi dai suoni graffiati e claudicanti, che odorano di glitch ma non lo sono, che vivono su un substrato di rumorismi delicatamente accartocciati per acogliere disappunti di chitarra screziata, un piano che va e viene, suoni diversi. Musica in questi anni abituale - cantautorato 'altro'? - eppure ancora adesso sorprendentemente fresca. Numi tutelari Richard Young e Jandek (la title track, l'esplicita Jandek Promenade). Domanda: perchè usare così poco la voce? (7) blow up magazine

My Interests

Music:

Member Since: 10/17/2006
Band Website: pulverundasche.com
Band Members: Luca Viviani
Influences: ......Jandek,richard youngs,tony conrad,popol vuh,william basinski,glenn branca,john fante,eliane radigue,fugazi,satie,goldberg variations,dakota suite,giuseppe ielasi,zeno gabaglio, manuel mota,david maranha,kaurismaki,sokurov,jarmush,los angeles free music society,hubert selby jr.,salinger,pauline oliveros,cormac mccarthy,current 93,terry riley,andrzej stasiuk,charlemagne palestine,.......
Sounds Like:Soft Black Star sembra evocare, né più né meno, il nome di un gruppo composto da più persone, piuttosto che svelare l’entità di una mente sola, ovvero Luca Viviani da Ligornetto, un piccolo centro nei pressi del Canton Ticino. Affatto preoccupato dell’intraprendere un simile ‘viaggio’ totalmente isolato, S.B.S. costruisce e ci regala – è proprio il caso di dirlo – un piccolo/grande gioiello costruito sotto i migliori influssi della musica concreta/elettro-acustica/contemporanea. Il nostro si sbizzarrisce in fatto di fantasia nell’elaborare i propri pezzi - 4 per quanto riguarda “Geneva in Neve” - mediante l’impiego alternato/combinato di chitarre – acustiche – radio, piano, fisarmonica, banjo, vinili, voce… Bisogna sottolineare con importanza la forte connotazione acustica che fuoriesce all’ascolto. Anche quando l’amalgama dei suoni creati, viene innalzato tramite oggetti quali radio e giradischi, facili da avvicinare ad una dimensione elettro-acustica più estremista, il mood ricavato per la bisogna ottiene comunque un sentito e convinto sapore acustico… decisamente artigianale, low-fi, grezzo e privo di qualunque orpello elettronico/digitale/moderno. Vi è l'odore di un tempo dimenticato, la messa in campo di strumenti ‘lontani’ come il banjo non può schivare alle orecchie l’arrivo di una cartolina luminosa e nostalgica, recante brumosi retrogusti folk. Soft Black Star dà l’idea di voler ripercorrere, con proprio gusto, ciò che agli albori degli anni ’90, due ‘loschi signori’ come Jim O’Rourke e David Grubbs avevano scrupolosamente dipinto nei Gastr Del Sol: folk, minimalismo, contemporanea, improvvisazione…. Soft Black Star, inoltre, conduce al titolo di un disco del ’98 dei Current 93 (“Soft Black Stars per l’esattezza) dove David Tibet cominciò ad abbracciare un altro tipo di umore, sempre oscuro, ma distaccato dalle tenebrose prove indutrial-esoteric sin’ora forgiate… Il menestrello del folk apocalittico tinse un disco avvalendosi unicamente dell’uso di voce e piano… triste, delicato, maledettamente intimo come in buona parte “Geneva in Neve” si svela a noi, anche se gli ingredienti adoperati sono ben maggiori.www.kathodik.it
Record Label: pulver und asche records
Type of Label: Indie