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Il progetto Corni Petar, 3 chitarre basso e batteria, nasce nel 2004 da un idea di Giorgio Tenneriello (cantante compositore) e Marco Rossi già chitarrista degli Shandon. La band vanta partecipazioni di rilievo: AfterHours, Meganoidi, Hormonauts, Mei 2005, Jack Daniels Tour, Bugo, One dimensional Man, Fabri Fibra ed altri vincitori di Arezzowave Love Festival 2006, vari passaggi radiofonici e televisivi, una rassegna stampa ricca e sempre più interessante
TRIBE MAGAZINE feb 2006 : i Corni Petar dimostrano che un suono roboante può assumere forme molteplici e adattarsi perfettamente ad assecondare anche momenti di intimo raccoglimento o di profonda introspezione. I testi dei sei brani che compongono -Coming Soon- , il primo promo della band, sono sofferti ma combattivi, supportati da un accompagnamento musicale ruvido e incisivo.
ROCKIT.IT: Come antipasto di un disco imminente, niente male davvero. Te ne accorgi allistante: i Corni Petar fanno sul serio. Dietro la tecnica e le necessarie intuizioni, una maturità espressiva che indovino figlia di esperienze diverse e anni passati a sbattersi in giro. Un rock pulito, solido. Eppure leggero e mai banale. A tratti, così impeccabile nella struttura da sconfinare in quello che oggi, per giocarci un po su, vorrei chiamare hard pop ma tutti ormai definiscono post rock. La componente melodica infatti, non una volta viene persa di vista, correndo su binari ora sostenuti ora più blandi. Poi però ci mette del suo un cantato sofferto, a volte lacerato, e le atmosfere suadenti, notturne, malincoromantiche, acquistano spessore drammatico. Strano a dirsi le suggestioni son quelle dei Radiohead vecchio stampo che invitano a cena un Francesco Renga (ri)convertito al rock. Pacche, sorrisi, tira e molla, non se ne fa più nulla. Finchè non compare lo spettro benigno di Jeff Buckley, allora sì, la jam session decolla. Questo per dire che ci sono influenze consapevoli, mentre altre possono insinuarsi sotto pelle. Basta conservare un margine di originalità , e statene certi, i Corni Petar ce lhanno.
AREZZO WAVE 2006: Pathos emozionale. Furia rock primordiale. Ruggine, istinto, abrasione. Il mondo dei Corni Petar si innalza su vette vocali sospese al di sopra di intensi orizzonti chitarristici. Il meglio della nostra tradizione rock in un coagulo di sensazioni a cavallo fra l'esplosione e l'intimismo. La poesia del quotidiano fusa in un' amalgama straordinariamente vivido. Dove l'ansia instabile di un potente riff si fonde con la purezza della grande melodia pop.