RESOCONTO E RIFLESSIONI FeelTheirPainFest 4
Il Feel Their Pain fest con la sua scadenza semestrale ha ormai portato a termine anche la sua quarta edizione. Dirò brevemente ora, per poi approfondire qualche riga più in là , che anche questa volta il risultato è stato quantomeno soddisfacente, in linea con le precedenti edizioni.
Nacque tutto quando 2 anni fa mi fu chiesto di organizzare un benefit nella mia regione come tappa del tour itinerante che avrebbe dovuto portare contributi e ulteriori motivazioni alla campagna di Chiudere Morini.
La mia esperienza, molto breve, ma almeno sufficiente al tempo, riguardo ai concerti punk/hardcore, mi suggerì di tentare di proporre qualcosa di relativamente nuovo, o almeno sparito da un bel po' in Italia, cioè un festival con moltissimi gruppi (9 per la precisione) che partisse dal pomeriggio con iniziative correlate, magari semplici, ma che abbiano un'efficacia su chi si avvicina o conosce per la prima volta l'ambiente dell'attivismo eco-animalista tramite una situazione la cui componente di svago è sicuramente forte. Proporre una cena interamente Vegana con cibo recuperato dai vergognosi scarti della nostra società , cucinata da persone che, visti i risultati, sono a tutti gli effetti dei cuochi auto-didatta, secondo me, è già qualcosa di stimolante per il metallaro che viene a vedersi il concerto e conosce a malapena il significato del termine "vegano"; si sa che nella nostra società votata all'edonismo inconsapevole, tutto passa attraverso il "giudizio" del nostro apparato sensitivo, quindi quale metodo migliore che far conoscere il veganismo tramite un'ottima cena curata e variegata, piuttosto che un riso coi piselli o pizza senza formaggio "disprezzato dalla massa". Ciò può apparire molto banale, quanto raro e ho tenuto a precisarlo perché ne ho potuto verificare io stesso il meccanismo.
Ancora più soddisfacente, anche se non credo che il termine sia appropriato, è aggirarsi tra la folla durante le proiezioni che mostrano ciò che avviene all'interno di un laboratorio di vivisezione o di un macello e notare facce mai viste, o che sono in grado di ricondurre ad ambienti "esterni", sconvolte da queste visioni, ma ciò nonostante ostinate nell' assistere fino al termine della proiezione del filmato. Non credo e non pretendo che queste stesse persone, una volta uscite di là , intraprendano un vero e proprio sentiero di liberazione, ma sono certo, almeno lo spero con tutto me stesso, che la loro indifferenza non potrà rimanere mai più tale, che magari non eserciteranno più la loro voce nel coro unanime di chi considera delinquenti degli esseri umani che si coprono il volto per dare la libertà a loro simili. Questo perché in quel posto, seppure in pochi, ci sono venuti di loro spontanea volontà , non sono stati costretti, né casualmente fermati per strada col cervello impiegato tra una compera e l'altra.
L'obiettivo che mi pongo con questo festival è grossomodo questo; i soldi, l'apporto economico alla campagna SHAC e ai prigionieri/e sostenuti da SENZA GABBIE sono qualcosa di indispensabile per farli andare avanti, ma quello che mi ha fatto portare avanti questa iniziativa è l'atmosfera che si crea che, conoscendo abbastanza bene l'ambiente punk/hardcore, so che è raramente riproducibile. Non mi interessa quindi contare meticolosamente gli ingressi o fare cervellotiche comparazioni con altre edizioni o eventi, il risultato, per chi ne è capace, si vede negli sguardi delle persone.
Sono cosciente che il supporto economico dato da questo benefit non sarà mai realmente decisivo, considerando i costi delle cose al giorno d'oggi, penso comunque che ci si possa ritenere soddisfatti anche riguardo a questo, soprattutto chi sa quanto spesso e volentieri in Italia sia veramente difficile anche solo dare un rimborso di 100/150 euro ad un gruppo straniero per un normale concerto hardcore. Sono anche al corrente che l'intensità dell'atmosfera di cui parlavo, decade gradualmente mano a mano che dal mattino seguente ci si ri-immerge nel contesto urbano-tecnologico; ma se oltre alla tenacia, caparbietà e cuore degli attivisti e attiviste di tutto il mondo si aggiunsero migliaia di altri piccoli mattoncini come questo che permettano di costruire un luogo ideale dove sappiamo che nessuno di noi, sia esso umano e non, sia mai isolato, abbondato, dimenticato, ecco credo che il percorso verso una totale liberazione del vivente o verso anche parziali vittorie contro gli aguzzini della Terra sarebbe un po' più sicuro e un po' meno lungo.
Come sempre voglio ringraziare chi mi ha aiutato concretamente nello svolgimento di questo festival (non c'è bisogno di fare nuovamente i nomi) e voglio dedicare il festival stesso a chi paga sulla propria pelle le conseguenze delle proprie lotte in termini di vita e libertà e a chi, avendomi fatto conoscere l'amore, mi ha reso cosciente che sia un qualcosa di talmente bello e totalizzante che non possiamo permetterci di tenere egoisticamente per noi stessi, anche quando esso, miserabilmente, ci abbandona.HLS (Huntingdon Life Sciences) Huntingdon Life Sciences è il più grande laboratorio privato di sperimentazione animale in Europa. Nelle loro tre sedi, due in Inghilterra e una in America, sperimentano erbicidi, pesticidi, farmaci e prodotti per la casa affinché le grandi industrie possano immettere i loro prodotti sul mercato velocemente e con poca spesa.
Da sempre HLS rappresenta per il movimento animalista europeo un simbolo della vivisezione. Dentro HLS gli animali vengono sottoposti prevalentemente ad esperimenti di tossicologia, avvelenati cioè per verificare gli effetti delle sostanze prodotte dai loro clienti. Nessun animale esce vivo da lì dentro
HLS è stato smascherato e denunciato cinque volte negli ultimi dieci anni per crudeltà sugli animali e per incompetenza, ed è stato provato più volte che al suo interno sono violate le leggi vigenti sulla sperimentazione. Questo non ha portato che ad una revisione temporanea della licenza di sperimentazione. Il Governo inglese sta infatti facendo tutto il possibile per tenere aperto questo laboratorio degli orrori. Solo la lotta e l’azione di attivisti determinati porterà alla chiusura totale di questo posto.
All'interno di HLS muoiono 180.000 animali ogni anno – 500 al giorno.
Nessuna specie viene risparmiata.
SHAC (Stop Huntingdon Animal Cruelty) Stop Huntingdon Animal Cruelty è una campagna nata nel 1999 dagli stessi animalisti che hanno fatto chiudere l'allevamento di cani beagle Consort e quello di gatti Hillgrove Farm. La campagna per far chiudere HLS è oramai globale, con azioni e proteste tutti i giorni e in ogni parte del mondo. Colpendo il lato finanziario del laboratorio SHAC ha causato un enorme crollo nel valore di HLS.
Le banche Nastwest, Royal Bank of Scotland e Stephens hanno fermato un prestito di molti miliardi, così come finanziarie, tutti i maggiori azionisti, i loro assicuratori, i loro revisori dei conti e molti operatori di borsa hanno tagliato ogni legame con HLS, e adesso lo stanno facendo anche molti suoi clienti.
Nel mondo della finanza nessuno consiglia di investire in Huntingdon, che viene già considerata un’azienda fallita. In questi anni di campagna HLS è stato sull’orlo della chiusura più volte, e continua a torturare gli animali solo grazie all’appoggio incondizionato del governo inglese.
www.stophls.net
CAMPAGNA A.I.P. Dietro la facciata pulita dei grandi magazzini Rinascente e Upim, si nasconde la realtà sanguinaria dell'industria delle pellicce: più di un miliardo di animali scuoiati ogni anno, dopo essere stati allevati o catturati per diventare capi di abbigliamento (pellicce intere o inserti di giubbotti, cappelli, borse, sciarpe) o impreziosire oggetti d'arredamento (divani tende coperte). Il rifiuto da parte dei dirigenti di Upim e Rinascente di adottare una politica commerciale che escluda la presenza di qualsiasi prodotto in pelliccia, li rende complici delle atroci sofferenze inflitte agli animali. In nome del profitto e di un benessere vuoto e superficiale, questi grandi magazzini sostengono il rilancio di un'industria che dopo anni di crisi si sta affannando a risalire la china. E' proprio la grande distribuzione infatti che, con la nuova moda degli inserti in pelliccia rende appetibili e accessibili a milioni di consumatori, prodotti che altrimenti non cercherebbero neppure. A livello internazionale sono sempre più numerosi i successi ottenuti dalle campagne animaliste contro i marchi della grande distribuzione. A settembre dell'anno passato i proprietari di ZARA ritirarono dai loro 2300 negozi, tutti i prodotti in pelliccia. Nel corso dell'anno anche Harvey Nichols, Selfridges e Liberty in Inghilterra hanno rivisto i loro codici etici. E poi Karstad in Germania, ICC in Finlandia, Danimarca e Svezia. Le lotte contro lo sfruttamento non hanno confini ed ora anche da noi si può fare qualcosa! Chiunque può contribuire a far cessare i rapporti di Upim e Rinascente con quest'industria di morte: scegliendo di boicottarli e invitare chiunque a farlo, partecipando alle iniziative della campagna, contattandoli per esprimere il proprio disgusto via telefono, fax, mail o lettera. Non accontentatevi delle giustificazioni verbali con cui centralinisti o direttori cercano di convincervi della loro estraneità agli sporchi affari con le pellicce, esigete sempre dichiarazioni scritte delle loro affermazioni!
www.campagnaaip.net
L'allevamento Stefano Morini S.a.S. di S.Polo D'enza (Reggio Emilia) vende animali, mangimi, segatura e attrezzature ai laboratori (ditte farmaceutiche e università ) dove si pratica vivisezione. Dal 1953 Morini è complice della tortura di animali nei laboratori, infatti il suo motto è "Dal 1953 al servizio della ricerca Bio-Medica".
Dentro Morini sono attualmente presenti più di 600 beagle e centinaia di topi, ratti, porcellini d'india, criceti e conigli. Questo allevamento esiste dal 1953 ed è da diversi anni di proprietà di Giovanna Soprani moglie del defunto Stefano Morini, gestito dai suoi figli: Marta, Rita e Paolo Morini.
Tra i clienti di Morini figurano i maggiori centri di ricerca italiani, ma anche laboratori in Francia, Spagna, Ungheria ed Israele.La loro attività è stata nominata spesso dai media dopo che un camion carico di cani beagle era stato fermato per una casualità nel maggio 2002 dalla polizia stradale. Lo stesso era risultato inadatto al trasporto dei cuccioli e da quel momento volontari hanno iniziato a presidiare l'allevamento cercando di segnalare i numeri di targa dei furgoni in modo da fermarli. La precarietà dell'allevamento però non si è limitata solo ai camion per il trasporto di animali infatti sono state segnalate diverse irregolarità fra cui:
- la falsificazione dei libretti sanitari dei cuccioli (riguardo all'età e alle vaccinazioni - vedi a fondo pagina);
- la mancata iscrizione all'anagrafe dei cuccioli;
- l'inceneritore di carcasse inadatto e quindi sequestrato;
- l'assenza di licenza specifica per l'allevamento di cani, presente invece per gli altri animali.
Morini doveva pagare migliaia di euro di multe per le irregolarità . L'amministrazione di S.Polo d'Enza ha però deciso di non fare pagare nemmeno un centesimo all'allevamento.Nonostante le irregolarità , le falsificazioni, le chiacchiere delle associazioni e le promesse mai mantenute dai politici l'allevamento non ha ancora chiuso, ma DEVE chiudere e lo farà SOLO grazie all'impegno e alla determinazione di tutti noi.
Prendiamo in mano la situazione ed agiamo!
Dall'agosto 2002 all'11 Giugno 2004 è restata attiva la legge Regionale 20/02 sulla sperimentazione animale. I sei articoli prevedevano che nel territorio della Regione Emlia Romagna fossero vietati l'allevamento, l'utilizzo e la cesione a qualsiasi titolo di cani e gatti a fini di sperimentazione. Morini però non alleva soltanto cani, ma anche conigli, topi, criceti e porcellini d'india. Pur se questi animali riscuotono minor successo tra i media e anche tra molti zoofili, da chiunque lotti contro l'ottica specista non possono essere che considerati alla pari dei cani.
La legge regionale è stata impugnata dal Ministro La Loggia che ha dichiarato di condividerne la sostanza ma non la forma. Ma in realtà pare abbiano avuto molte influenze le pressioni di direttori universitari, aguzzini di altro calibro e di industrie farmaceutiche, a cui sicuramente non interessa la forma ma solo la sostanza.
La legge ha cessato di essere valida l'11 Giugno 2004 e da questa data Morini ha potuto ricominciare indistrubato a rivendere i cani ai laboratori.L'allevamento Morini è tutt'ora coinvolto nel business della vivisezione dato che continua a vendere animali e attrezzature ai laboratori. E'importante non farsi commuovere e fare l'errore di comprare un cane da loro.
CHIUDERE MORINI:
Il Coordinamento Chiudere Morini è nato nell'Ottobre 2002 con lo scopo di far cessare l'attività di questo allevamento. Il Coordinamento è formato da attivisti riuniti in maniera informale e auto-organizzati, senza alcun legame con la realtà delle istituzioni. All'interno di questo sito potete trovare le motivazioni che ci spingono a chiudere l'allevamento Morini e le informazioni necessarie per poterci aiutare in questa lotta.
Nel coordinamento si ritrovano esclusivamente persone contrarie ad ogni forma di discriminazione, sia essa specista, razzista, sessista o omofobica.www.chiuderemorini.net
Questo
FESTIVAL DIY HARDCORE è mirato a raccogliere fondi per sostenere la campagna SHAC Italia, la campagna Attacca l'Industria della Pelliccia e durante la prima edizione il coordinamento di Chiudere Morini, diffondere tra la gente, durante momenti che sono anche divertimento, la mentalità e le idee di giustizia che li hanno fatti nascere e li mantengono in vita, spingendo per una sensibilizzazione generale sulla materia della liberazione animale con la sofferta speranza che un giorno si possa porre finalmente la parola fine ad uno sfruttamento e un massacro ingiustificato, se non per il benessere di pochi assassini.
In particolare questa giornata servirà a raccogliere fondi per un nuovo gruppo di supporto
"SENZA GABBIE", una sorta di cassa di solidarietà per tutti i ribelli della Terra, ovvero un aiuto e un contributo per tutti coloro che pagano sulla loro pelle con il carcere e procedimenti legali vari le conseguenze delle loro azioni per la liberazione umana, animale e della Terra.
Supportiamoli!
[email protected] "Dico soltanto che ci sono sulla Terra flagelli e vittime, e che bisogna, per quanto è possibile, rifiutarsi di essere col flagello." A. Camus
SABATO 7 GIUGNO @RDA MAYDAY, LA SPEZIA dalle ore 15:
Presentazione campagne, visione video, materiale informativo e dibattito.
Cena benefit con
Food Not Bombs/Equal Rights RomagnaCONCERTO con:
ANCHOR (
Svezia. political Vegan sXe)
GODLESS CRUSADE (
Vicenza. modern melodic death-metal)
FOG IN THE SHELL (
Milano. instrumental post-rock)
LA QUIETE (
Forlì. chaotic emo/screamo)
LUDD (
Rovereto. militant anarchist punk/hc)
REVOLUTION SUMMER (
Bologna. furious punk/hardcore)
The GUILT SHOW (
Lignano/Bologna. old school hardcore)
BALANCE (
Svezia. fast&mosh xxx hc)
AGITAZIONE (
Pisa. militant punk/hc from "Il Silvestre")
Le distro sono benvenute. Per INFO:
[email protected]