TUTTO MA NON A LUNGO
voleva guardare l’orizzonte, contemplarlo, sgretolarlo, forse comprenderlo, perdersi in una dimensione artificiale rendendola reale, spazzare via lo scontato per trovare la metafora assoluta, contorcersi su se stessa, avvitarsi su una vita per penetrare nel profondo dell’essere, slegarsi dai lacci del vivere comune, delle credenze culturali, delle convenzioni sociali, dei buongiorno detti per buona educazione, cancellare con una spugna impregnata ogni segno convenzionale per entrare in una grotta profonda dove emozionarsi, stupirsi per la più dolce essenza delle cose, la più elementare, la base, l’origine, il vero, spoglio di ogni orpello sociale.
SUONA
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SE L'ACCENDO MI SPENGO :-)
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IL MIO CANE