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Avvolte Kristedha

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About Me

01 supercombi (strumentale)

02 linfa vitale
Io ci sono
sono qui
un coglione sospeso nel vuoto
in totale dissonanza
con l’armonico accento profondo
un sospiro affannato
di un respiro un pò spento
poco attento a non restare solo
nel suo ultimo istante di vita
io ci sono
sono quiverso monosillabi e balbetto un pò
il tempo è un avversario avido
fisso un istante che non resta
tremo instabile senza sosta
vivo senza respirare
cammino senza vedere
contro chi vado a sbattere
se ti solleverai sarai più forte di prima
se ti solleverai sarai più forte di prima
sarai la luce e il tormento
senza poter chiedere un nuovo soffio esistenziale
senza
poter ricaricare
la mia linfa vitale
non è esaurita
sicuro come il sorgere del sole
che mi dà vita
l’istinto che morde la ragione
grida ferita
se ti solleverai sarai più forte di prima
sarai più forte di prima

03 i conflitti dell’essere
L’incoscienza che qualità sublime
il non sapere è predire
un’intuizione di verità sublime
come l’aria
come il pane che dà da sfamare
ai conflitti dell’essere
un sorriso, uno sparo, una parola
nulla ha senso
pioveva ma tu fredda eri coperta
uno squarcio nell’ora mattutina
l’immortale follia
trovasti in casa il latte caldo e il pane
e un coltello a doppia lama
per i conflitti dell’essere
condisci sangue e miele

04 210
Odio che al vento
di un pigro autunno
vedesti a volte fra le parole
cader gremite d’ombre più dense
che al labbro portano il dito
All’improvviso col viso al ciel giacevi
su un mare grigio senz’onde e senza lidi
Sulle ginocchia vorrei che ti levassi
e poi sui palmi
calcar la terra
sentire a piedi nudi l’erba soffice
per te vorrei tuoni più forti
finchè le gambe tremino ancora
All’improvviso col viso al ciel giacevi
su un mare grigio senz’onde e senza lidi
Sera di un due di ottobre
che non ricorderei se non fosse per te
sera di un due di ottobre
che non ricorderei se non fosse per te
Come uno stelo di un fiore al sol nascevi
sorridi a un cielo senz’ombre e senza nubi
come uno stelo di un fiore al sol nascevi
sorridi a un cielo senz’ombre e senza nubi

05 la memoria, il canto e la marea
A te che vaghi in mezzo alla tempesta
un passo dopo l’altro, un passo dopo l’altro
e non hai pietra ove posar la testa
le palpebre chiudi dolcemente
come il cigno fa con le sue ali
vorrei che in seno t’abitassero pensieri chiari
e il sangue tuo a fiotti ritmici scorresse piano
Dicono che la cattiveria
non viva da se nella natura
ma a volte siamo solo testimoni
di ciò che è stato e più non è
Sugli occhi ora tieni le mani
piangi
senza più voce le tue parole
tra le macerie piangi
Quaggiù se nulla è certo che l’egoismo umano
e quanta cura mette nel truccarsi
è sciocco edificare se tutto va in rovina
Dicono che dall’esperienza
l’uomo impari da se quando ha memoria
ma a volte siamo solo testimoni
di ciò che è stato e più non è
Poca la luce
ora che il silenzio
al fianco tuo è seduto
ora che la mente tua
sa leggere oltre l’acqua torbida

06 l’insonne
Questa notte non ho sonno
sopire è un miraggio in un sogno nascosto
di pensieri un ingorgo a milioni mi scorrono
ma il giorno non mi avvolgerà
ma il giorno non mi avvolgerà

07 si così
L’aria che respiro è eroina vergine
tutto ciò che accade adrenalina fertile
fuori nebbia avvolge dentro un insano vortice
lama di coscienza violenta mente e membra
Piano piano piove sangue su di me
uomo mangia uomo
seme del suo seme
nascondo in me la tua essenza
ingoio la mia mortale evanescenza
che incendia
che incendia
Mi vesto di una pelle acida e smaltata
la cambio con le squame di serpente
superficiale e acerbo
vomito dissenso
Cuore marcio che non cresce
quasi fosse vuoto non fiorisce

08 vorrei
Vorrei vivere in pace
e riscaldarmi al sole
non tremare mai
vorrei fermarmi
e smettere di piangere
sentire battere l’impulso del mio cuore stanco
combatti per un battito
combatti per un battito
combatti per un battito
combatti per un battito
se penso o non penso la differenza è nell’azione
mai più
come d’inverno sugli alberi
le foglie cadono
e si disperdonodentro
non sento più tormento
c’è altro

09 svaria II (strumentale)

10 fatuadore
Sento liberarsi ancora
la voglia di svenire
non riesci più a trattenere
la gioia di bruciare
non puoi più imitare
la noia che
sento come sei
sento fragilità
sento come sei
sento fragilità
fatuadore venera
feconda me di te
a pelle rinfresca l’acqua che berrò

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Music:

Member Since: 3/26/2006
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Sounds Like:

LA MEMORIA, IL CANTO E LA MAREA
(video 2007)

LINFA VITALE
(video 2007)

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Posted by Avvolte Kristedha on Fri, 27 Jul 2007 08:39:00 PST