Fëdor Dostoevskij. Pablo Neruda. H.P. Lovecraft. Charles Bukowski. Isaac Asimov. Marcel Proust. Giacomo Leopardi. Walt Whitman. Paul Auster "Trilogia di New York". Wu Ming "Havan Glam". Gary Zukav "La danza dei maestri Wu Li". Gregory Lewis "Il Monaco". Capra "Il Tao della fisica". Dante "Divina Commedia". Raymond Chandler "Il lungo Addio". Poe "Eureka". Kundera "L'identità ". Edward Bunker "Educazione di una canaglia". Anaïs Nin "Il delta di venere". "Hagakure". Jorge Amado "santa barbara dei fulmini". Nick Hornby "Come diventare buoni". Martin Scorsese "Il bello del mio mestiere". Francois Truffaut "Il cinema secondo Hitchcock". Isabel Allende "Afrodita". Agota Kristof "Trilogia della città di K". Ernest Hemingway "Colline come elefanti bianchi". Lev Nikolaevic Tolstoj "La morte di Ivan Il'ic".
Tuttavia Zarathustra guardò la folla e si stupì.
poi disse:"l'uomo è una corda legata tra animale e superuomo, una corda tesa su un abisso.
un pericoloso andare al di là , un pericoloso guardare indietro, un pericoloso rabbrividire e fermarsi.
la grandezza dell'uomo è che è un ponte e non un fine: ciò che si può amare dell'uomo è che è un passaggio e un tramonto.
io amo coloro che non sanno vivere se non come gente che tramonta, perchè sono quelli che passano dall'altra parte.
io amo i grandi spregiatori perchè essi sono anche i grandi veneratori e sono le frecce del desiderio per l'altra sponda.
io amo colui che non trattiene neanche una goccia di spirito per sè, ma vuole essere completamente lo spirito della sua virtù: così varca il ponte come spirito.
io amo colui che non vuole avere troppe virtù. una virtù è più virtù di due, perchè essa è un nodo a cui si appiglia più facilmente la sciagura.
io amo colui la cui anima si dissipa, che non vuole gratitudine e che non la dà : perchè regala sempre e non vuole conservarsi.
io amo colui che si vergogna quando il dado cade a suo favore e che chiede : "sono un baro?" perchè vuole andare a fondo.
io amo colui che giustifica gli uomini che verranno e redime coloro che sono stati perchè a causa degli uomini del presente egli vuole andare a fondo.
io amo colui che castiga il suo dio perchè ama il suo dio perchè quegli dovrà andare a fondo per la collera del suo dio.
io amo colui la cui anima è profonda anche quando è ferita e che riesce a colare a picco per una piccola esperienza: così passa volentieri sopra il ponte.
io amo colui la cui anima è stracolma così che si dimentica di se stesso e in lui esistono tutte le cose: perchè così tutte le cose diventano il suo tramonto.
io amo colui che ha la mente e il cuore liberi, perchè così la sua testa è solo le viscere del suo cuore, mentre il suo cuore lo porta alla rovina.
(F. Nietzsche)