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AURELIO COLUCCI MANAGEMENT

WHO LOVES HAS NO FEAR!!!

About Me

Indipendentemente se siete credenti o non, è molto interessante. Collegatevi: http://video.google.it/videoplay?docid=4684006660448941414
Dopo una prima esperienza come speaker nelle radio regionali toscane, opera da 20 anni in ambito discografico, all’interno di strutture sia multinazionali che indipendenti (Sony Music, Milano Concerti, Clear Channel, Prima Pagina, BMG a New York) ricoprendo diversi ruoli tra cui: Direzione artistica, marketing e promozione sempre su repertori sia nazionale che internazionali di grande importanza. Che gli hanno permesso di sviluppare una visione molto completa del mondo dello show business e della professionalità nell’ambito dello Spettacolo.Aurelio Colucci progetta e gestisce, coadiuvato da partners di altrettanta esperienza, Artisti musicali emergenti e non, seguendo anche tutte le fasi primordiali progettuali amministrative e coordinamento discografico manageriale.Il nostro è un lavoro di passione ed energia. La dedizione, la progettualità e le idee sono alla base per creare un’immagine di forza artistica. Avvalendosi di persone d'esperienza e la collaborazione con strutture esterne al top del settore, è possibile garantire agli Artisti, risultati di rilievo e un'attenzione particolare per ogni progetto, con uno studio mirato per il progetto, passo passo.

My Interests

Music:

Member Since: 3/11/2008
Band Website: aureliocolucci.it
Band Members:

Contact Aurelio Colucci:
Skype: freegoldy
Mail : [email protected]

Premessa: Il mestiere del manager e del discografico sono dal mio punto di vista ormai in decadenza per non dire finite da ormai alcuni anni. Oggi la musica è diventata un vero e proprio supporto per contenuti trattati quasi come un usa e getta. Inutile ripetere sempre solite minestre riscaldate ma vorrei sottolineare che ad oggi, il mondo discografico non viene gestito con destrezza e capacità per dare giusto supporto ad artisti giovani e meno giovani. Tutto ciò che ruota attorno ad esso, è un lavoro incanalato sul valore discografico digitale con azioni di marketing e promozione importanti per costruire visibilità e credibilità nel tempo per un futuro. Posizione difficile per molti da accettare ma il mercato è ormai in attesa di fonti attendibili con progetti che vanno al di là della discografia classica. In questi ultimi anni sono stato molto attento a questo cambiamento e le mie ultime considerazioni, sono che il futuro è sul digitale (discografia e telefonia mobile) e sul live. Considerazione banale potrebbe pensare una persona. Sì, forse. Ma al momento sono poche le persone che in questo campo che hanno acquisito una professionalità ed una conoscenza capace di apportare e creare un giusto supporto agli artisti. La mia ricerca và quindi aldilà delle produzioni e della registrazione in sè per sè, ma si concentra inoltre sul metodo di lavorazione di un progetto discografico, la divulgazione dello stesso, la trattativa ed il confronto di contratti discografici classici e soprattutto digitali, la ricerca di strutture di promozione adatte al progetto, le sponsorizzazioni (se il progetto ha preso un campo visibile nel mercato) e tutti gli aspetti che prevedano un'azione di management concreta ed attenta nel coordinamento generale di un progetto artistico insieme agli artisti stessi, qualunque esso sia.
Influences:

Court biografia
Progetto nato nel 1990 da Paolo Lucchina (voce), Mosè Nodari (chitarre, oboe, flauti), Luigi Bonacina (basso), Andrea Costanza (chitarre) e Francesco Vedani (batteria e flauti) . Dopo tre anni i Court, che avevano all’epoca 19 anni, furono contattati dall’etichetta indipendente Music is Intelligence con la quale registrarono il loro primo lavoro ”And you'll follow the winds' rush 'till their breath dwells”, presso il Roxanne Studio di Stuttgart. La critica internazionale accoglie con entusiasmo questa opera prima: "I Court filtrano il progressive rock con il folk e la musica tradizionale generando un suono nuovo e originale staccato dall’idea di canzone in senso stretto. La loro musica, sviluppata con creatività illimitata , cerca esplicitamente di valicare qualsiasi confine di genere. [...] La band raggiunge il capolavoro con Alviss' Revenge, 15 minuti di paradisiaca follia" (Metal Shock, voto: 4 ½ su 5). La storica fanzine prog " Melodie & Dissonanze", dopo aver definito il CD “Il più impressionante, maturo e originale episodio della scena italiana del 1993", descrive così il suono della band "L’anima elettro-acustica dei Court segue spontaneamente la linea ideale che unisce le musiche tradizionali medievali, la passione e l’energia delle migliori istanze della scena grunge, l’attitudine visionaria del rock psichedelico e l’espressività teatrale dell’art-rock”. Dopo l’uscita dell’album la band intraprende un’intensa serie di concerti in Italia e in Europa (Germania, Olanda, Svizzera, Norvegia). “Eckol” è il singolo scelto per la realizzazione del videoclip. Nel 1997 registrano il loro secondo CD “Distances” a Francoforte. Rockerilla commenta "Sembra che i quattro anni trascorsi dall’uscita del primo lavoro siano stati passati dalla band allo sviluppo di nuove capacità tecnico-espressive. Distances è un impressionante capolavoro folk,caratterizzato da un approccio totalmente creativo e libero. [...] La band ha firmato un lavoro che dovrebbe essere considerato completamente indipendente dalla scena locale e contemporanea e piuttosto allineato tra i dischi folk-prog-psichedelici più immaginifici di ogni tempo e di ogni luogo.". Subito dopo l’uscita di Distances , Andrea Costanza abbandona la band. Dopo diversi avvicendamenti alla chitarra (Giorgio Ricordi, Andrea Balliano) Marco Strobel si unisce al gruppo. Nel 2003 viene registrato un lungo demo che è l’embrione del terzo lavoro ultimato nel 2007: Frost of Watermelon. All’uscita del CD segue immediatamente un tour in USA di venti date che vede il giovane Jacopo Favrin al basso. La tournée culmina con un indimenticabile concerto al ”The Gig” a Hollywood dove la band viene notata da alcuni promoter americani e segnalata per la partecipazione al Los Angeles Music Awards (il grammy award della musica indipendente). Dopo una serie di selezioni nel novembre del 2007 i Court, a fronte di due nomination, vincono nella categoria Best Alternative Artist.

Sounds Like:

LOMBROSO
“Credi di conoscermi” (il secondo album)«…non ho letto molto ma so tutto degli Stones e di Battisti, sai…»I Lombroso continuano a essere un mondo a parte.“Credi di conoscermi”, il loro secondo lavoro – che esce a tre anni di distanza dall’omonimo album d’esordio – lo dimostra, spingendo ancora più avanti le possibilità di questo incredibile “power duo” italiano. Su “Credi di conoscermi”, se possibile, si suona ancora di più che sul primo album, mettendo una maggiore cura negli arrangiamenti e (ri)creando un suono e un’atmosfera vintage che, sebbene sia densa di riferimenti al meglio del rock (Beach Boys, Beatles, Stones, Doors, Who) miscelati con la crema del beat e del rock italiano (Equipe 84, Rokes), oggi è in realtà il vero marchio di fabbrica dei Lombroso.Si può definire un disco “furioso”? Se sì, questa è forse una delle parole più appropriate per raccontare un album pervaso dalla passione per la musica “suonata”. Tutto, in questo disco, è fisico, quasi muscolare, ma di quella fisicità nervosa che non ha niente a che vedere con la potenza fine a se stessa. E’ un disco in cui gli strumenti urlano, si mescolano e si ricompongono nella loro unità, in cui le tracce di batteria hanno la stessa evidenza di quelle di chitarra, di voce o di tastiere. E’ un disco soprattutto costruito sul magico interplay che lega Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni, amici di lunga data, Lombroso dal 2003: è quasi impressionante ascoltare il disco e rendersi conto di come sia costruito sulla perfetta interazione tra i due protagonisti, come ogni strumento trovi spazio nei vuoti lasciati dall’altro, come tutto si completi in un sound incendiario e splendidamente definito (la produzione è ancora una volta di Taketo Gohara, che con questo lavoro si candida definitivamente a essere considerato uno dei migliori produttori indie-rock in circolazione).“Credi di conoscermi” è anche un passo in avanti sul fronte dei testi, firmati ancora una volta da Dario Ciffo e decisamente in crescita rispetto al precedente lavoro. La musicalità delle parole è qui messa al servizio delle canzoni, tratteggiando storie e situazioni personali in modo inconscio, e tuttavia aperto a diverse chiavi di lettura. Dall’iniziale “Si riparte da zero” al brano scelto come chiusura dell’album, la cover del grande successo di Patty Pravo “Il paradiso” – che qui occupa il posto che nel loro album d’esordio aveva un’altra straordinaria cover, “Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti - le canzoni si susseguono come i capitoli di un racconto, finendo per far affiorare parole e frasi sempre più “tangibili”. “Credi di conoscermi” potrebbe raccontare un’immaginaria giornata tipo di un Lombroso, ma anche rappresentare l’occasione per un dialogo allo specchio con la propria parte più nascosta.Registrato a Milano tra casa di Dario Ciffo e le Officine Meccaniche, mixato nei due luoghi già citati e presso gli studi Adesiva Discografica, prodotto da Taketo Gohara e i Lombroso, l’album è impreziosito dalla presenza di numerosi ospiti/amici, a sottolineare quanto i Lombroso siano una realtà particolarmente vivace e apprezzata sulla scena live: Roberto Dellera (Afterhours) suona il basso in “Sei qui”, Enrico Gabrielli (Mariposa) è al Wurlitzer su “Sempre un po’ più in là”, Matteo Castiglioni (Bugo) mette il suo basso su “Si riparte da zero” e “Sempre un po’ più in là”, Eros Cristiani suona la fisarmonica su “Ciuska”, Marco “Morgan” Castoldi suona il basso sulla title-track e sulla cover de “Il paradiso”, oltre a co-firmare “Tra cinque minuti”, già singolo del suo recente album “DaAadA” e qui riproposto dai soli Lombroso in una versione più coerente con il loro stile.Dicevamo che i Lombroso sono un mondo a parte. E forse sono loro stessi ad ammetterlo, quando cantano: «vorrei avere meno pensieri eccitanti/ proprio adesso che oramai sono già nel letto/ ed avere più pazienza per un libro/ ma non riesco a sciogliermi/ vivo tutto al limite». Una cosa è certa: il loro è un mondo che vale la pena di frequentare. Su disco e dal vivo. Non ve ne pentirete.LOMBROSO – una piccola bioI Lombroso sono un duo: Dario Ciffo alla chitarra e voce e Agostino Nascimbeni alla batteria e voce. Amici di vecchia data hanno deciso di volere suonare insieme in seguito ad una esibizione live improvvisata qualche ora prima di salire sul palco; dato l’esito entusiasmante i due decidono di non aggiungere nessun altro nella formazione e di dedicarsi immediatamente alla creazione di musica propria. La loro musica attinge a sonorità anni sessanta e settanta ma con un’attenzione particolare rivolta alla melodia tipica della forma canzone e verso una “ritmicità” incalzante che vuole coinvolgere chi si mette all’ascolto. Dario Ciffo, violinista degli Afterhours, ha alle spalle un’intensissima attività live sui palchi di tutt’Italia e ha avuto il piacere di collaborare e suonare con moltissimi artisti italiani e stranieri (David Byrne, Cristina Donà, Bluvertigo, Tiromancino, Scisma, Mercury Rev, Twilight Singers) Agostino Nascimbeni, in veste di batterista, ha fatto ballare per anni nei fumosi locali milanesi con “fedelissime” cover band dei Beatles e di rock n’roll degli albori. Ha inoltre accompagnato Will Young durante la tournee 2003-04. Il loro primo album intitolato “Lombroso”, è stato pubblicato da Mescal l’8 ottobre 2004. Undici canzoni dirette e concise come la natura della loro formazione. Dalla pubblicazione del disco, avvenuta nell’ottobre 2004, ad oggi, sono stati pubblicati tre brani tratti dall’omonimo esordio: “Attimo” – “Insieme a te sto bene” – “Il miglior tempo”. Gli ultimi due singoli sono stati affiancati da altrettanti clip che hanno saputo catturare l’attenzione dei media, curati e realizzati dal videomaker Giovanni Esposito...
Record Label: Y Records
Type of Label: Indie