LA MUSICA… come definirla… situazione che ne genera altre… non vi è mai capitato di giungere in quello stato mentale tale da poterla sentire entrare attraverso le dita… come i raggi di superman ma al contrario… sentirla risalire lungo le correnti dello spirito riscaldando man mano la sua via… fino ad arrivare nel centro profondo del nostro io sopito, e risvegliare quella fiamma che troppo spesso tende a spegnersi e renderci automi… staccare il filo che collega il cervello ai movimenti e pensieri, e connettere invece con quel turbine di emozioni che ti si generano dentro…. la maniera di chiudere gli occhi per poter vedere meglio, vedere non come di norma in bianco e nero con limiti ben precisi, ma riuscire a tradurre i flussi musicali in scie multicolori che si possono quasi toccare e che ci accarezzano l’anima in modo soave, discreto, per non rovinare l’equilibrio di quel momento…. La maniera per estraniarsi da tutto e tutti… io e la quiete… quella esile pace conquistata dopo giorni , ore o minuti di dura lotta quotidiana… qualcosa che ci guida e ci culla… nelle cui spire si è salvi e protetti da tutto il resto e dove nulla ci può preoccupare e ferire.....
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Puzzle Bobble
