Nient'altro che "l'orario di apertura di un concerto": ventitrè e zeronove.
Quando, per intuizione di sguardi e di sorrisi,
ci siamo trovati a suonare assieme. Sopra un piccolo palco
in un piccolo locale di San Lorenzo - mentre musica si muoveva
libera tra le miscele di storie diverse: nel giro di un'altra primavera,
alle "ventitrezeronove" di quel nuovo inizio.
A quella tensione si mescolano le influenze di tre musicisti romani
Annalisa Baldi, Francesco Spaggiari e Fabiana Testa
con l'impegno di rinnovare, in questo progetto acustico,
l'emozione naturale che ci spinge a fare musica.
A raccontare, attraverso un repertorio conosciuto ed
arrangiamenti originali, il nostro modo di sentire il linguaggio canzone.
Questo "bisogno" di dire canzoni...
a chi sappia ascoltare, e a quanti dovranno imparare.
Ché tempo ce n'è...