Tutto e' cominciato nel lontano 30 luglio del 1975 quando 2 giovani sposini, teresa e giovanni decidono di mettermi al mondo. A volte mi chiedo come sarei ora se tutto cio' che mi e' successo nella vita fosse stato diverso. Me lo chiedo perche' chi scrive e' un ragazzo che sogna per vivere, e per continuare a farlo lotta ogni giorno studiando le varie strategie per non farsi cambiare dai sabotaggi della vita. Ho deciso di cambiare la biografia rispetto a come l'avevo scritta nel sito precedente, parlare in terza persona e' si piu' formale ma non mi piace pensare che un'altra persona sostiene di conoscermi come mi conosco io e cosi' senza veli vi racconto brevemente la mia storia... Ho sempre amato stare al centro dell'attenzione, sin da piccolo. Quando mia madre mi faceva salire sulla sedia a recitare la sua poesia preferita "pianto antico" davanti a tutti i parenti, "costretti" a subire l'intero calvario per poi alla fine applaudire. E' venuto su un ragazzo sostanzialmente timido, ma con una gran voglia di manifestare la propria esistenza al mondo.
Cominciai a suonare, senza troppe pretese, all'eta' di 14 anni, grazie ad un mio amico (antonio) che, ignaro del mostro che stava creando, decise di impartirmi lezioni di chitarra. Devo riconoscere che nei confronti del canto non avevo un gran dono, ma la grande passione per la musica che avevo dentro mi portava ogni giorno a studiare e, contemporaneamente, a inventare qualche vago surrogato di canzone per tirare fuori quanto avrei tanto voluto dire alla meravigliosa ragazza dei miei sogni.
Eh si, la musica e' stata per me negli anni il vestito piu' bello da mettere per le grandi occasioni, dove e' necessario fare bella figura, in particolar modo con le ragazze, con le quali ero sempre molto impacciato fino a quando non diventavo nilo, il cantante. Allora tutte mi si avvicinavano, anche solo per chiedermi qualche curiosita'.
Dopo un po' di tempo cominciai a suonare la tastiera. Ne comprai una da 700.000 lire, la gem dsk100, grazie alla quale riuscii a tirare su un gruppo musicale costituito da tutti gli amici del parco. Tra prove assordanti (non tanto per noi, ma per chi ci ascoltava) e risate a crepapelle, imparammo a suonare non poche canzoni, decidendo cosi' di girare vari locali. Dopo qualche tempo, entrai a far parte di gruppi piu' importanti, come tastierista e cantante.
La vita, pero', procedeva, scavando nella mia anima un incolmabile senso di vuoto, figlio di un pazzo bisogno di individualita' artistica. Il pianobar sembrava facesse al caso mio e, prima ancora di decidere se cominciare, a 16 anni mi esibivo nelle cerimonie di tutto l'hinterland napoletano ed oltre.
Sono passati molti anni prima di capire che la musica non era solo un vestito che velava la mia insicurezza: infatti, nel cercare me stesso, mi sono diplomato come perito elettronico ed ho frequentato 4 anni d'ingegneria (continuando comunque a suonare). Nel contempo, alimentavo svariate passioni, che nascevano quasi a consigliarmi di dimenticare il mio estro musicale, considerando tutte le sofferenze e gli insuccessi che probabilmente avrei dovuto affrontare. Cosi' segui' un corso di fotografia e camera oscura, specializzandomi ogni giorno sempre piu'.
Ma la musica e' una donna troppo gelosa per permettere a chi l'ama di guardare altri orizzonti e, nella consapevolezza che il destino di un'artista non puo' cambiare, una mattina decisi di abbandonare tutto, dalla ragazza con la quale stavo da 3 anni insieme ai 4 anni d'ingegneria. Una scelta che pietrifico' i miei, increduli davanti alla pazzia del figlio.
In un batter d'occhio spesi tutti i soldi che avevo conservato in tanti anni di pianobar, mettendo su una sala di incisione. Lo stile si e' raffinato nel tempo, trascorrendo numerose nottate per capire dove non funzionava il mio modo di far vivere le emozioni. Ne ho scritte davvero tante di canzoni ed ho composto molti arrangiamenti con il mio tanto amato sistema di registrazione pro-tools, fino a quando decisi di dare un nome a questa sala, che giorno dopo giorno acquistava sempre piu' credibilita' tra gli addetti ai lavori che ne usufruivano, e la chiamai egosound studio.
Capii che la strada dell'autoproduzione mi avrebbe portato lontano, e cosi' cominciai a progettare un futuro basato tutto sulle mie forze e sulla fonte inesauribile delle idee. Le canzoni cosi' post-prodotte nella mia sala d'incisione capitarono nelle mani di molti discografici italiani.
Nello stesso periodo seguivo un corso di regia cinematografica e studiavo hiphop a roma, conseguendo i rispettivi diplomi. Tornai, quindi, a napoli per curare la regia di numerosi videoclip e ad insegnare hiphop nelle scuole di danza: un periodo molto intenso nel quale imparai moltissime cose. Purtroppo, pero', il mondo della musica non e' mai stato un sentiero semplice dove alla fine trovi ad aspettarti una bella porta oltre la quale c'e' la tua felicita', anzi tutto cio' che fai non sai mai dove ti porta: sai solo che quello che hai scelto ti da' tanta carica e voglia di vivere ma anche tristezza e solitudine in una societa' che non da' spazio ai sogni e alla voglia di dire saro' un cantautore famoso. Ma la grande occasione si presento' nel marzo del 2003 quando contattai vanni giorgilli, autore di molte canzoni dance del momento e grandi collaborazioni con marcela morelo, che propose uno dei miei pezzi piu' frizzanti alla newmusic di milano. La canzone "mare" riscosse grande consenso da pippo landro (presidente della newmusic) che subito volle conoscermi. Nel giro di pochi giorni mi disse di ultimare il pezzo per la sua imminente uscita estiva. Cosi', dopo circa 5 giorni di mixaggi a roma, nello studio di ripetta, nacque la versione definitiva di "mare", cui seguirono a braccio anche le riprese del videoclip a taranto.
"mare" ha avuto un discreto successo, entrando in varie compilation italiane e straniere, passando in molte radio; il videoclip fu trasmesso dai canali musicali piu' autorevoli come videoitalia e all music. Dopo "mare" c'e' stato un anno e piu' di fermo, perche' mi veniva chiesto di continuare su un gusto estivo e felice che non sempre mi appartiene. I contatti con la newmusic si sono allentati ed io ho continuato a scrivere sommerso dalla sofferenza di non poter esprimere al grande pubblico le mie idee musicali... Fu una sera che, sentendomi solo e demoralizzato, scrissi la canzone "le voci di nessuno". Nello stesso periodo conobbi il l produttore e talent scout vittorio coppeto che apprezzando la mia musica decise di proporla ad alcuni discografici di sua conoscenza. Tra questi, interessante fu il consenso manifestato dalla interbeat di roma, che decise di produrmi.
Il 19 maggio 2005 e' stato presentato il singolo "le voci di nessuno", alla cui realizzazione ha lavorato un team di esperti professionisti (staff egosound studio), del calibro della giovane regista inglese "allison murray" e del noto coreografo romano cristian giunta. Il management e' stato affidato a vittorio coppeto. Incrociamo le dita!!!