Sonia corre •Ragazza interrotta• profile picture

Sonia corre •Ragazza interrotta•

I am here for Friends

About Me

Noi intendiamo il Punk come cultura di resistenza, non ha nulla a che fare con l’autodistruzione, l’apatia, l’abuso di droga e la violenza senza ragione, che i mass media cercano di associare a noi.
Affermiamo la creatività e il DIY come nostra arma principale. La musica, le fanzine, la pittura sono solo alcuni dei mezzi per esprimere i nostri sentimenti e diffondere le nostre idee.
La nostra estetica è parte della nostra cultura, la usiamo come mezzo per esprimere noi stessi, e non come una moda impacchettata e venduta dai ricconi della 'ribellione istituzionalizzata'.
Sappiamo che l’importante è essere coerenti quando c’è da mettere in pratica le proprie idee nella vita quotidiana.
La rivoluzione è il nostro primo passo verso il cambiamento, sbarazzandoci delle bugie e dei pregiudizi che abbiamo imparato fin da quando eravamo bambini. Respingiamo l’assurdo stile di vita che è limitato al nascere, crescere, studiare, lavorare, consumare, riprodursi e poi morire, dove le cose materiali hanno più valore dell’umanità, dove il fascismo, il razzismo e il sessimo solo valori normali. Non crediamo nella loro falsa democrazia che vuole mettere pace nel mondo con bombe.
Noi vogliamo essere una vera minaccia per questo sistema. Non pretendiamo di rinnovarlo, ma di distruggerlo, perché siamo convinti che dalle sue rovine fiorirà una vita piena di dignità e libertà per tutti.
Questa non è la fine, ma solo l'inizio.

"Il punk non è un tipo di musica: è una controcultura. Una controcultura che lavora sulla negazione, sulla costruzione di una qualità della vita negando la logica della merce, anche della merce ideologia, e proponendo invece una visione artistica, emozionale, personale e politica della vita.
E allora la musica, il look, la propria sessualità, perfino l’aggressività verso l’esterno, a difenderci dalla violenza pervasiva del conformismo sociale, diventano la nostra struttura espressiva, il nostro contenuto."

(Helena Velena)
Non esistono assoluti nel mondo, ad eccezione della Absolute Vodka.
Il resto, è del tutto soggettivo.
Eravamo polvere, polvere negli occhi di chi ci guardava.
Non cercavamo consenso, non volevamo comprensione, non bramavamo riconoscimenti. Anzi, facevamo del nostro peggio per disturbare chiunque.
Quasi tutti storcevano il naso di fronte alla nostra necessità di sconvolgere, scambiando per mania di protagonismo quello che era (ma lo era davvero? che illusione!) ossessione di bruciarsi i ponti dietro alle spalle per essere certi di non poter più tornare indietro.
Un piccolo giornalista di provincia ci definì i nuovi barbari, mentre un non ancora grande giornalista metropolitano ci accusò di girare con un topo di fogna sulle spalle alla ricerca di un bersaglio. Divertente o irritante che fosse, il disprezzo della gente per bene ci rassicurava e lo preferivamo sia ad una approvazione che avremmo scambiato per umiliante condivisione d’intenti, sia ad una indifferenza che avrebbe indicato in noi un’imbarazzante inoffensività.
E poi, lo ammetto, questo disprezzo era reciproco. Non potevamo essere compiacenti con chi sembrava più che rassegnato a morire democristiano. Anarchici? Sì, anarchici! Ma l’anarchia era più nei nostri cuori che nelle nostre teste. Non era quella di Bakunin o di Malatesta, non era l’adesione ad un progetto insurrezionale o ad un programma sociale. Non credevamo nel sole dell’avvenire e ci facevano ridere, ridere, ridere a crepapelle i militanti rivoluzionari dalle barbe bianche, sia che ci invitassero a criticare «l’epistemologia del dominio» dal punto di vista libertario sia che ci esortassero a fermare «l’imperialismo della borghesia» seguendo la strategia marxista-leninista.
Anche noi, come qualcun altro prima di noi, pensavamo che le persone serie hanno l’odore di carogna e seguivamo la nostra inclinazione al piacere, ovunque potesse condurci, senza preoccuparci né di Dio, né della Società, ascoltando soltanto la nostra inquietudine, noi stessi, la trasformazione che avveniva in noi.
Il rifiuto di questo mondo non nasceva dal lavorìo del nostro cervello, ma dal ribollire delle nostre viscere davanti all’orrore per il presente, davanti a questa ripetizione seriale di un’esistenza priva di significato, di bellezza, di autonomia, da trascorrere fra quaderni di scuola e pratiche d’ufficio, chiacchiere da caffè e tifo da stadio, il tutto inframmezzato da pause in discoteche e sotto gli ombrelloni; un’esistenza miserabile votata alla carriera, alla famiglia, alla pensione.
Guardavamo gli adulti, a cominciare dai nostri genitori, e sapevamo solo cosa non volevamo: mai e poi mai come loro!

Anni spesi a combattere la noia, il non-senso della gente uniformata.
Dipendente alle cattive idee e a tutta la bellezza di questo mondo.

My Interests

Musica. DIY. Amici. Concerti. Irlanda. Chaos. Viaggi. Birra. Praga. Praga. Praga. Praga...

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Avete mai confuso il sogno con la vita?
O rubato qualcosa pur avendo i soldi in tasca?
Siete mai stati giù di giri?
O creduto che il vostro treno si muovesse mentre invece era fermo?
..Forse ero pazza e basta.
Forse erano gli anni 60.
O magari ero solo una ragazza, interrotta.

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I'd like to meet:



...E anche te

Music:



STREET PUNK .

E parecchio 77
Poi i Corrs e i Cardigans, e quelli nessuno me li tocchi
E tanta tanta robaccia italiana: Rotten boi!s. Pubblico oltraggio. Veleno sociale. Disgorge. Spike of hate. Chain teaction. Eu's arse. Total revenge. Senza tregua. Mess mess mess. Diosfera corp. Punx army. Automatica aggregazione. Bearers of chaos. Gioventù bruciata. Bloody riot. Discard of system. Rebelde. Blue vomit. Duap. Mele marce. Negazione. Erode. FUG. Klasse kriminale. Razzapparte. Raptus. Peggio punx. Utopia concreta. DYS. Rappresaglia. The PEG’S. Wretched. Haine. MAB. Attaccabrighe. Nerorgasmo. Tear me down. Sbrokko atipico. Impact. Reazione. S-Contro. Skruigners. Stalag 17. Bleeding. Cheetah chrome motherfuckers. Nabat. PSA Punk Sound Against. Raf punk. Figli di Alex. Banda del rione. Messi in croce. Gavroche. Merdonald's. Cani. Declino. Alfatec. Fuori controllo...

Non ci vedi ma ci siamo, non ci senti però urliamo, e di sicuro c'hai paura di quello che siamo. Tu ci guardi da lontano, ti nascondi se passiamo, "scappa cara perchè quelli là c'hanno il moicano!". Stai tranquillo e senza offesa fai bene ad aver paura, ci avete creato voi e la lotta sarà dura. Devi stare sempre all'erta, il motivo lo sai già: il punk non è morto e non morirà.


Movies:


â—¦ ragazze interrotte.
â—¦ lola corre.
â—¦ cosa fare in caso di incendio?
â—¦ mamma dammi la benza: figli di odeon.
â—¦ "a" come anarchia.
◦ ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa.
â—¦ punk: attitude.
◦ la guerra degli antò.
â—¦ surf nazis must die.
â—¦ trainspotting.
â—¦ l'appartamento spagnolo.
â—¦ alien.
â—¦ beetlejuice.
◦ fucking åmål.
â—¦ punk rock holocaust.
◦ qualcuno volò sul nido del cuculo.
â—¦ threesome.
â—¦ essere john malkovich.
â—¦ il piccolo punk.
â—¦ bugie, baci, bambole e bastardi.
â—¦ dellamorte dellamore.
â—¦ working girl.
◦ punx creatività e rabbia.
â—¦ my own private idaho.
â—¦ noi i ragazzi dello zoo di berlino.
â—¦ spun.
â—¦ paura e delirio a las vegas.
â—¦ me without you.
â—¦ detroit rock city.
â—¦ fuori di cresta.
â—¦ the texas chainsaw massacre.
â—¦ american history x.
â—¦ jurassic park.
â—¦ 28 giorni.
â—¦ GIA.
â—¦ the million dollar hotel.
â—¦ resident evil.
â—¦ hard core logo.
â—¦ bella in rosa.
â—¦ the devil's rejects.
â—¦ sid & nancy.
â—¦ correndo con le forbici in mano.
â—¦ arancia meccanica.
â—¦ tank girl.
â—¦ edward mani di forbice.
â—¦ the breakfast club.
â—¦ pomodori verdi fritti alla fermata del treno.
â—¦ boys don't cry.
â—¦ tutti gli horror con la H maiuscola.

Television:

FANCULO LA TV.
A parte SEX & THE CITY.
Quando lo trasmettevano.

Books:


La ragazza interrotta.
Costretti a sanguinare.
Trainspotting.
Veronika decide di morire.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino.
Lumi di punk.
Il lercio.
Gran parte dei libri di Bukowski.

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È semplice per gli altri, a loro basta un BigMac e un paio di Nike e sono soddisfatti.
Io.. io invece non riesco a legare col 99% dell'umanità.
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“Personalità borderline”. Queste le accuse contro di me. Che significa "personalità borderline"? Pare che sia una via di mezzo tra la nevrosi e la psicosi: una psiche incrinata ma non sgretolata. Anche se, per citare il mio psichiatra post-Melvin : "E' la maniera per indicare le persone il cui stile di vita dà fastidio". Lui può dirlo perchè è un dottore, se lo dicessi io nessuno mi crederebbe. Mi chiedo spesso se sono pazza. Lo chiedo anche agli altri. "E' una cosa folle da dire, questa?" chiedo sempre prima di dire qualcosa che probabilmente non lo è. Comincio un mucchio di frasi con "Forse sono completamente fuori di testa", o "Forse mi manca qualche rotella". Se faccio qualcosa fuori dal comune mi chiedo: sei pazza? E' un luogo comune, lo so. Ma per me ha un significato particolare: i tunnel, le barriere di sicurezza, le forchette di plastica, il confine luccicante.. mai fisso.. che, come tutte le frontiere, chiede di essere varcato..
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Ci sono troppi muri nel mondo, troppi muri contro cui spingere la gente.. E c'è troppa gente che chiede di essere spinta, gente che.. ti implora di essere spinta, lo capisci? Ti scongiura di spingerla contro il muro! E allora io mi domando.. si, continuo sempre a farmi la stessa domanda: perchè nessuno ci mette me, con le spalle al muro!? Perchè nessuno mai allunga la mano, e mi strappa fuori la verità?
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Heroes:



My Blog

Vediamo chi sono questi punx europei..

Ieri ho postato in bacheca un pò di dischi punk giapponesi, sperando che qualcuno abbia avuto la curiosità di andarseli ad ascoltare (e se non l'ha fatto è un coglione, perchè meritano. Altrimenti non...
Posted by Sonia corre "Ragazza interrotta" on Wed, 19 Mar 2008 04:48:00 PST

Lo stupidario - versione integrale

IPSE DIXIT: Karol:" "Lui è quello con i capelli pelati"" "Prendi la calcolatrice e fai 30 diviso 3"" Riflessioni alcoliche: "Quella stella si chiama Apelle perchè sta vicino all'Apollo"" Riflessioni p...
Posted by Sonia corre "Ragazza interrotta" on Wed, 09 Apr 2008 03:49:00 PST