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A Tribute to Blaxploitation!

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WORK IN PROGRESS...presto il file pdf delle trame scaricabile, da leggere comodamente a casa!........ WORK IN PROGRESS...the pdf file of movieplots soon to download!QUESTA RICERCA E' UN OMAGGIO AL CINEMA BLAXPLOITATION, AI SUOI PROTAGONISTI, ALLA SUA MUSICA... LE INFORMAZIONI SONO IN ITALIANO PERCHE' TROPPE VOLTE HO INCONTRATO DIFFICOLTA' A RECUPERARE MATERIALE PER QUESTO LAVORO NELLA MIA LINGUA. WEBLACK PUO' ESSERE CONSIDERATO UNO SPUNTO, UN INIZIO PER INTRAPRENDERE UN VIAGGIO DALL'ATMOSFERA E DAI SUONI PARTICOLARI... GLI AMANTI DEL FUNK, E DI UN CERTO TIPO DI CULTURA, CONOSCERANNO GIA' IL MATERIALE QUI PRESENTATO, TUTTI COLORO CHE INVECE IGNORANO L'ESISTENZA DI QUESTO FILONE, IMPARERANNO A CONOSCERLO E POI AMARLO! =) QUESTO OMAGGIO E' DA CONSIDERARSI COME UNA FONTE OPEN SOURCE, SARA' AMPLIATA, MIGLIORATA, ARRICCHITA, SPERO ANCHE E SOPRATTUTTO COL VOSTRO AIUTO... PEACE! Daverockinreal.com ________________________________THIS IS A TRIBUTE TO THE BLAXPLOITATION CINEMA, TO ITS HEROES AND MUSIC... ALL INFOS ARE IN ITALIAN, SIMPLY BEACUSE THERE AREN'T MANY SOURCES TRANSLATED IN MY LANGUAGE, SO I DECIDED TO GATHER INFOS AND WRITE SOMETHIN'... SO PLEASE EXCUSE ME!!! ANYWAY I WILL PUBLISH AN ENGLISH VERSION AS SOON AS POSSIBLE, PLEASE KEEP ON SUPPORTIN ME..CUZ I WOULD LOVE TO CONSIDER "WEBLACK" AN OPEN SOURCE ARCHIVE...TO MAKE IT BETTER, I NEED YOU! WAITIN FOR YOU, FOR YOUR WORDS...(leave a comment!!) PEACE, daverockinreal.com___________________________________In una società come quella in cui viviamo, così attenta a censurare i messaggi ritenuti “scorretti o pericolosi” (da chi e perché, questo è un altro problema…), presumibilmente contenuti nelle pellicole, nella musica e nelle varie espressioni d’arte, è difficile pensare che sia esistito un tempo in cui il razzismo non solo era vissuto con estrema normalità, ma addirittura divenne elemento portante di tutta una prima produzione cinematografica che si sviluppa intorno al 1920. Si tratta di quei films, ovviamente americani, in cui la comunità nera è ridicolizzata e umiliata attraverso stereotipi di rappresentazione che saranno utilizzati dal cinema per i successivi 50 anni! Sul grande schermo sono così rappresentati poveri schiavi, servi ignoranti, uomini selvaggi e violenti, autisti continuamente insultati, donne grasse e trasandate nel ruolo di mamme affaticate e infine, stupidi nullafacenti. Caricature queste di certo enfatizzate – ma non troppo – di quelle che erano le reali considerazioni e percezioni della società bianca nei confronti del popolo afroamericano. Bisognerà aspettare l’alba degli anni ’70, per assistere ad un cambiamento radicale nella tradizione della rappresentazione della comunità nera nei films, e più precisamente il 1971, quando il talentuoso regista Melvin Van Peebles realizza la prima pellicola prodotta da e per gli afroamericani. Il film si chiama “Sweet Sweetback’s Baadassss Song”, e già dal titolo risulta inaccessibile ai bianchi. Ma facciamo qualche passo indietro… E’ il 1967, quando arriva sul grande schermo il primo episodio del famigerato Ispettore Tibbs: “In the Heat of Night”, in Italia conosciuto come “La Calda Notte dell’Ispettore Tibbs”. Sidney Poitier interpreta la parte di un poliziotto al fianco di uno sceriffo ignorante e razzista, ed è la prima volta che un attore nero gioca un ruolo di rispetto in un film. In realtà c’erano stati anche due precedenti sempre con Poitier come attore, il primo, un thriller firmato Sidney Pollack dal titolo: “The Slender Thread”, ed il secondo – sicuramente più noto – “Guess Who’s Coming to Dinner”, “Indovina Chi viene a Cena”, in cui il giovane attore afroamericano interpreta la parte del fidanzato di una ragazza bianca appartenente ad una famiglia borghese, affrontando così i pregiudizi razziali di questa società. Sebbene questi films ottenessero un largo successo e i personaggi di Poitier suggerissero ai neri la possibilità di essere accettati dai bianchi, la reale condizione per molti afroamericani è ben diversa. In più, in queste pellicole i personaggi interpretati da attori neri risultano essere tollerati dalla gente bianca piuttosto che rispettati realmente. Idea questa, che incomincia a non soddisfare più l’audience afroamericano, influenzato anche da quelle che erano state le agitazioni sociali degli anni ’50 e ’60, e dall’attuale azione delle Pantere Nere. Il pubblico nero vuole che il cinema racconti le sue esperienze di lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile ricco di difficoltà e pregiudizi. Da questa necessità si sviluppano due filoni cinematografici: il primo, “politically correct”, al quale appartengono le commedie di Hollywood che mischiano umorismo a drammi umani, presentando a volte attori neri: Bill Cosby, Filp Wilson e Richard Pryor, iniziarono così la loro carriera. Elemento interessante di questi films è la colonna sonora, affidata per lo più ad artisti soul stile Motown, la cui musica viene spesso accettata dagli studios posseduti dai bianchi, il che dimostra l’aleggiare di una certa insoddisfazione per le produzioni musicali del tempo. La novità dal punto di vista musicale più che per la trama, è apportata dai films che costituiscono l’alternativa al primo filone: le pellicole catalogate oggi col nome di Blaxploitation, soddisfano finalmente l’audience di films made by and for blacks. Il termine Blaxploitation si riferisce ai films che ripercorrono le orme del filone di trashy exploitation degli anni ’60, con la differenza della partecipazione di attori neri. I primi esempi ricalcano tutti lo stile alla James Bond: è del 1969 “The Lost Man”, con colonna sonora di Quincy Jones (trombettista all’epoca della band di Lionel Hampton), e “Uptight” con commento sonoro prodotto da Booker T & MGs. Nel 1970 arriva nelle sale cinematografiche “Watermelon Man” di Melvin Van Peebles. La trama racconta la buffa storia di un bigotto bianco che svegliandosi una mattina scopre di avere la pelle nera…incredibilmente il film ottiene un largo successo, lanciando Peebles all’attenzione di Hollywood! Sperando che il successo ottenuto gli permettesse di realizzare qualcosa di più vicino alle sue esperienze, Peebles inizia a scrivere un film per l’audience nero, scoprendo però ben presto che le grandi case cinematografiche non lo avrebbero mai prodotto. “Sweet Sweetback’s Baadassss Song” (questo è il titolo della pellicola in questione), viene definito violento, crudele, rozzo e compromettente, ma Peebles va avanti ed oltre ad esserne scrittore, regista, attore e compositore della colonna sonora (in collaborazione con gli allora-esordienti Earth Wind & Fire), ne diventa anche maggior produttore. A riprese terminate, Peebles ha comunque molte difficoltà a far proiettare il film nella maggior parte dei cinema, decidendo così di rivolgersi ai pochi cinema in mano ad afroamericani a Detroit, San Francisco e New York. La risposta del pubblico fu incredibile, le sale furono affollate ad ogni spettacolo e i botteghini divennero scenari di lunghe code. Siamo nel 1971. Quasi simultaneamente, la Metro Goldwyn Mayer (MGM) lancia il primo film blaxploitation ( e forse rimarrà l’unico nel suo genere) prodotto con un largo budget: “Shaft”, erroneamente considerato il film simbolo di questo filone cinematografico… La verità è da ricercarsi nella condizione economica in cui riversa la grande industria di Hollywood. La MGM infatti viveva in questo periodo una forte crisi economica, che porterà il grande studio ad interessarsi e studiare il fenomeno dei films blaxploitation, pensando bene di realizzarne uno in grande stile Hollywood. Secondo i dettami dello studio per quanto riguarda la sceneggiatura: “un detective privato nero, bello e muscoloso chiamato John Shaft, si scontra con criminali di tutti i tipi, dimostrando la sua abilità tanto con le armi, quanto a letto con le donne”. Per il personaggio di Shaft, viene chiamato il fotomodello nero Richard Roundtree. La critica bianca accoglie benissimo il film, e lo considera specchio di quella che è la vita per strada, ma in realtà, altro non è che un buon thriller nel cui cast compaiono attori neri. Ciò che rende il film interessante ed indimenticabile è la colonna sonora realizzata da Isaac Hayes con magnifica sezione ritmica dei Bar-Kays. Il film infatti vince un Oscar per la colonna sonora, e memorabile ne è il ritiro da parte del grande Black Moses Hayes, che si presenta alla cerimonia con una maglia fatta interamente di catene! L’album vende milioni di copie, dettando le regole per la composizione delle soundtracks nei successivi films blaxploitiation….l’attacco clamoroso e sostenuto dell’hit hat e il wah wah della chitarra, fanno del movie-theme “Shaft”, un brano indimenticabile che diverrà un classico… Elemento fondamentale infatti dei films blaxploitation, è la colonna sonora che ha il compito di accompagnare le vicende quotidiane di super poliziotti, pushers, pimps e super donne, che in tutta risposta al vecchio stereotipo di rappresentazione, sono diventate bellissime, sensuali e cattive, pronte a sgominare intere bande di criminali in nome di una giustizia privata ben più efficace di quella “ufficiale”. Il 1972 è l’anno di maggior successo per questo filone cinematografico e la sua musica, dalla quale non si può prescindere per apprezzare a pieno questi films. Tra le più belle soundtracks mai scritte prima, sicuramente è da annoverare quella realizzata da Curtis Mayfield per “Superfly”….to be continued…<a

My Interests

...no more words to say, here it goes the movie list, enjoy as usual!...

I'd like to meet:

Tutti gli amanti del cinema, della musica, tutti coloro che amano GLI ORIGINALI!All those persons who love cinema, music and love the ORIGINOOO! - Sweet Sweetback's Baadassss Song - - Coffy Original Trailer - - Superfly Original Trailer - - Foxy Brown Opening Credit -- Sheba Baby trailer -

- CAR WASH trailer -

Music: